SALETTA |
Saletta |
Il castello |
La chiesa di San Benedetto |
Il tabernacolo |
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Insieme a Lucedio, Saletta è indubbiamente
il luogo più misterioso e ricco di fascino del Vercellese.
La storia
Dopo essere entrato nell'ordine degli Umiliati, Ranieri di Saletta, verso la fine del XIII secolo, donò i suoi possedimenti di Saletta al monastero di S. Martino di Lagatesco. Quest'ultimo vendette poi questi beni all'abbazia di S. Andrea per 625 lire imperiali. Anche il fratello di Ranieri, Martino di Saletta, dopo aver preso i voti divenendo vittorino nell'abbazia di S. Andrea, donò i suoi possedimenti alla stessa nel 1273. Grazie all'investitura di Papa Sisto IV, avvenuta nel 1481, del feudo di Saletta, passò al Marchese di Monferrato. Sarà poi Ferdinando, duca di Mantova e di Monferrato a cedere il feudo alla famiglia Ponzone di Milano, dalla quale fu alienato al marchese Giovanni Francesco Mossi nel 1625. La famiglia si estinse nel 1829 e le terre passarono per legittima successione alla famiglia Pallavicino. L'origine del nome
Le infinite leggende
Questa leggenda è alimentata dal fatto che il tempietto ha in effetti una stanza sotterranea molto suggestiva e musa ispiratrice di improbabili storie. Si racconta che sia luogo di macabri incontri notturni di misteriosi
membri appartenenti a qualche strana setta, che talvolta appaia il fantasma
di una bambina nei pressi del cimitero annesso alla chiesa, di strane cariche
di energia magica capace di essere assorbita dalla gente per venire rilasciata
durante il sonno provocando incubi e sogni lucidi.
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Un enorme ringraziamento ad Ernesto, webmaster del sito "I Misteri di Saletta", il quale ci ha concesso di utilizzare immagini ed informazioni presenti nel suo sito (http://www.geocities.com/Area51/dungeon/3902). |
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