SALI 

 
 
Il castello di Sali ci appare oggi notevolmente mutato, in seguito ad un poco ortodosso rifacimento del complesso eseguito da Eusebio Saviolo che, nel 1910, acquistò dal Conte Costa Raoul de Beaurégard la tenuta.

Anticamente il castello doveva avere pianta quadrangolare, circondata da un fossato. Probabilmente possedeva tre torri quadre, mancanti della dotazione a sporgere.
Già nel '600 era ridotto a cascinale.

Citata per la prima volta nel 1178, Sali deriva dal Longobardo Sale e significa casa signorile. Il suo castello non ha avuto molta importanza militare e storica e molti documenti in merito sono andati ormai persi.
Nel 1335 Sali entrò a far parte dello Stato Visconteo, così come Vercelli, entranto poi nei conflitti tra i Visconti ed il Marchese del Monferrato Giovanni il Paleologo.
Durante questa guerra il castello ed il paese vennero devastati. Nel 1427 Filippo Maria Visconti cede Vercelli ad Amedeo VIII di Savoia. In questo modo Sali diventa parte dello Stato Sabaudo. Il castello è tuttora adibito a tenuta agricola.
Particolare visibile all'interno del portone di accesso. Oggi l'intera costruzione è adibita ad abitazione civili ed azienda agricola.

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