VERCELLI - L'ABBAZIA DI S.ANDREA

 
 
 

L'Abbazia di S. Andrea

Il Sant' Andrea è il simbolo di Vercelli. Il suo rosone è praticamente conosciuto da tutti, così come il galletto segna-tempo in ferro battuto posto su di una torre della facciata.

Essa potrebbe avere una rete di tunnel che la collegherebbe a vari punti del sottosuolo cittadino, varie chiese e, forse, all'attuale palazzo Allario Caresana, di via Ferraris n77, (rione Monrosa), chiamato Palazzo Cantono di Ceva, che risale al secolo XVIII - XIX e che fu fatto restaurare da Giuseppe Locarni nel 1878.

La costruzione dell'abbazia iniziò nel 1219 e terminò nel 1227.
Il chiostro è del XV secolo. Nel 1802 fu chiuso al culto religioso per poi essere riaperto in un secondo tempo.

Fu restaurato tra il 1818 ed il 1840. Il salone dugentesco, coinvolto anch’esso da sotterranei che portano all’ospedale maggiore e al S.Andrea, è invece del 1224 (XIII).

Caratteristico di questa abbazia è il mistero dei simboli incisi sulle sue pietre.
Allo stato attuale, durante modifiche, rimodernizazzioni e rimaneggiamenti per adattare stanze del chisostro ad uffici per il ricevimento di persone da parte dei docenti della vicina università, si sa poco di preciso.

Molte stanze sono state murate, e le cripte sono state chiuse.
Quì a lato è raffigurato il rosone presente sul fianco. Come quello della facciata è elemento simbolico della costruzione.

Attualmente è impossibile verificare se vi sia veramente un tunnel o qualunque altro ambiente sotterraneo.

La leggenda più famosa vuole invece che l'abbazia sia stata costruita su di un vero e proprio lago sotterraneo. Si dice che esista una scalinata intagliata nella pietra che conduca ad una grotta grande quanto la costruzione in superficie. In questa grotta si troverebbe un lago con una barca legata su di una riva. Serviva per attraversarlo.
Dobbiamo a questo punto precisare che l'intera città di Vercelli sorge su falde acquifere e questa spiegazione portebbe essere l'origine di questa leggenda.

In merito aggiungiamo anche che la possibilità che l'abbazia sia stata costruita su di una falda acquifera non sia così remota. Infatti durante i recenti restauri, quando l'intera facciata venne imbragata dai ponteggi sul sagrato, si crearono alcune crepe nella struttura. C'è chi sostiene che le fondamenta della costruzione, potendo basculare sul cuscinetto sotterraneo d'acqua, si siano mosse come sempre mentre il resto della chiesa, bloccata in superfficie non fosse riuscita ad assecondarle creando le incrinature.

Anche la costruzione di elementi religiosi su zone d'acqua fa parte della superstizione architettonica.

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