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LA
SILA… Grande e piccola!
Di tutti i rilievi appenninici
meridionali, la Sila è certo quella che meglio conserva il ricordo
della immensa foresta che copriva la penisola mediterranea; e quel ricordo
è anche nel nome, dal latino SILVA.
“Gran bosco d’Italia” è
stato detto; le ombrose e vaste pinete e faggeti che la coprono nella solitudine
fanno dimentiare la prossimità del mare. Più scoscesa sul
versante tirrenico e dolcemente digradante sul lato ionico, spartiacque
tra il golfo di Squillace e il margine meridionale di quello di Taranto,
la Sila è un altopiano dai caratteri unitari, modulato su un’altitudine
tra i 1.400 e i 1.800 m. (la massima elevazione è il M. Botte Donato
m. 1928); la sua suddivisione in Sila Greca a Nord, Sila Grande al Centro
e Sila Piccola a Sud è solo una pratica consuetudine…
Per visitare questa zona ancora
lontana dai tradizionali circuiti turistici vi suggerisco due itinerari…
LA SILA GRANDE
(Circuito da Cosenza, km 212,
1 giornata)
Lasciata Cosenza ha inizio la
salita verso la Sila, tra il verde, mentre alle spalle velocemente si allontana
la valle del Crati. Sempre più ampia la vista sul capoluogo, e più
in là sulla catena costiera, mentre vengono incontro uno dopo l’altro
i primi piccoli centri silani, i cosiddetti “casali cosentini”: si tratta
di paesi di origine medievale che la strada non tocca; hanno peraltro belle
chiese. E’ il caso di S. Giorgio a Zumpano ( m, 429), dall’esterno trecentesco
in severo stile cosentino, e racchiuso all’interno un trittico di B. Vivarini;
o della chiesa di Santa Barbara a Rovito (m.744) dalla facciata tutta un
traforo di portali e rosoni, o di quella di San Michele a Célico
(m.750), quattrocentesca fuori e barocca all’interno (Célico, il
terzo centro sul percorso, è il luogo natale di Gioacchino da Fiore
sec. XII).
A balcone sulla conca cosentina
è, Spezzano della Sila (m.800) diviso in frazioni (il Santuario
di S. Francesco di Paola del 1455-58 presenta un interno barocco).
Il Valico Monte Scuro (m. 1618),
crocevia panoramico su tutta la Sila Grande, è segnato dal ceppo
commemorativo per N. Misasi, romanziere verista calabrese.
Lorica (m.1314) è
sulla riva del Lago Arvo (m. 1280) forse il più suggestivo dei bacini
artificiali silani nel suo serpeggiare tra bastioni montuosi, come un fiordo
avvolto da scure pinete.
Passata la casa cantoniera del
Colle d’Ascione (m.1384), e varcata la valle del Savuto, si procede verso
nord est alla volta del Lago Ampollino (m. 1279); all’estremità
orientale è Trepidò Soprano, poche case tra il verde su un
promontorio che domina il lago.
Sempre tra foreste di pini, passato
il valico di Croce di Agnara e poi il Neto, si raggiunge San Giorgio in
Fiore. Il ritorno avviene per un percorso più a settentrione; che
raggiunge l’aperto e sereno lago di Cecita e quindi per Campigliatello
Silano e rientra a Cosenza.
LA SILA PICCOLA
(itinerario dalla stazione autostradale
Lamezia Terme a Catanzaro, km 121, 1 giornata)
Come per la Sila Grande l’itinerario
è di emozionante interesse paesaggistico, tra boschi e monti, ma
con panorami più ampi e frequenti sui due mari, il Tirreno e lo
Ionio.
Si indica come punto di partenza
l’uscita Lamezia Terme- Catanzaro sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Nicastro (m 216) è una
cittadina di stampo barocco, ricostruita dopo il terremoto del 1638; l’antico
rione di S. Teodoro è dominato dai ruderi di un castello normanno-svevo;
in qualche occasione le donne vestono il costume tradizionale.
A Platania (m 750), borgo di
origine albanese a balconata sulla valle, si hanno le prime avvisaglie
del paesaggio silano.
Dal Passo di Acquabona (m 1020),
base escursionistica, è raggiungibile la cima del Reventino (m 1417)
dalla quale si ha una vista che va dall’Etna al Pollino.
L’itinerario procede per Soveria
Mannelli (m. 774) dove un cippo ricorda la resa a Garibaldi di corpo borbonico
(1860). Da Coraci, per un fitto castagneto, si raggiunge la sella di Bocca
di Piazza (m 1267). Attraversando e costeggiando l’alta valle del Savuto,
lungo un pittoresco percorso panoramico, si arriva alla cornice di conifere
dell’altopiano dove si trova Villaggio Mancuso a 1289 m.s.l. Zaganise è
su uno sperone roccioso in un paesaggio collinare di oliveti. Di qui un’eventuale
deviazione per la bella strada panoramica, ritornando rapidamente in quota,
consente di raggiungere la stazione forestale del Gariglione a 1656
m.s.l. Il bosco del Gariglione è un’affascinante foresta di alberi
immensi di varia essenza (il nome deriva da “cariglio”, voce dialettale
per il cerro). Proseguendo per l’itinerario, l’ultima interessante tappa
è Taverna, pittoresco centro sulle pendici meridionali della Sila
Piccola, patria del pittore Mattia Preti, detto il “Prete Calabrese”, complesso
artista del ‘600. Purtroppo le belle tele del Preti che erano nella seicentesca
chiesa di S. Domenico e in altre chiese del luogo hanno dovuto essere ritirate.
L’itinerario ha termine scendendo a Catanzaro.
INFORMAZIONI
UTILI
REGIONE CALABRIA A.P.T.
Via Pietro Mancini, 3 - 87023
Diamante (CS)
Tel. 0985. 876.046
Bisignano - Ufficio Informazioni
Pro Loco, viale Roma - Tel
098.49.51.121
Castrovillari - Ufficio Informazioni
Pro Loco, via Garibaldi 160 - Tel
098.127.750
Sibari - Ufficio informazioni
turistiche, via dell'Olimpo - Tel 098.
171.352
Corigliano Calabro - Ufficio
informazioni IAT - contrada Torricella -
Tel 098.385.10.81
Rossano - Ufficio informazioni
Pro Loco - p.zza SS. Anargiri 22 - Tel
098.352.11.37
Lonobucco - Ufficio informazioni
Pro Loco - biblioteca comunale, via S.
Giuseppe 13 - Tel 098.372.502
SITI CONSIGLIATI
www.sila.net
www.silajonica.com
www.castrovillari.it
www.digilander.iol.it/Aida1/index.html
www.geohotels.it/index.html
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