Turisti fai da te
a cura di Manuela Dutto
 
 
 
LA SILA… Grande e piccola!

Di tutti i rilievi appenninici meridionali, la Sila è certo quella che meglio conserva il ricordo della immensa foresta che copriva la penisola mediterranea; e quel ricordo è anche nel nome, dal latino SILVA. 
“Gran bosco d’Italia” è stato detto; le ombrose e vaste pinete e faggeti che la coprono nella solitudine fanno dimentiare la prossimità del mare. Più scoscesa sul versante tirrenico e dolcemente digradante sul lato ionico, spartiacque tra il golfo di Squillace e il margine meridionale di quello di Taranto, la Sila è un altopiano dai caratteri unitari, modulato su un’altitudine tra i 1.400 e i 1.800 m. (la massima elevazione è il M. Botte Donato m. 1928); la sua suddivisione in Sila Greca a Nord, Sila Grande al Centro e Sila Piccola a Sud è solo una pratica consuetudine…
Per visitare questa zona ancora lontana dai tradizionali circuiti turistici vi suggerisco due itinerari…

LA SILA GRANDE

(Circuito da Cosenza, km 212, 1 giornata)

Lasciata Cosenza ha inizio la salita verso la Sila, tra il verde, mentre alle spalle velocemente si allontana la valle del Crati. Sempre più ampia la vista sul capoluogo, e più in là sulla catena costiera, mentre vengono incontro uno dopo l’altro i primi piccoli centri silani, i cosiddetti “casali cosentini”: si tratta di paesi di origine medievale che la strada non tocca; hanno peraltro belle chiese. E’ il caso di S. Giorgio a Zumpano ( m, 429), dall’esterno trecentesco in severo stile cosentino, e racchiuso all’interno un trittico di B. Vivarini; o della chiesa di Santa Barbara a Rovito (m.744) dalla facciata tutta un traforo di portali e rosoni, o di quella di San Michele a Célico (m.750), quattrocentesca fuori e barocca all’interno (Célico, il terzo centro sul percorso, è il luogo natale di Gioacchino da Fiore sec. XII).
A balcone sulla conca cosentina è, Spezzano della Sila (m.800) diviso in frazioni (il Santuario di S. Francesco di Paola del 1455-58 presenta un interno barocco).
Il Valico Monte Scuro (m. 1618), crocevia panoramico su tutta la Sila Grande, è segnato dal ceppo commemorativo per N. Misasi, romanziere verista calabrese.
Lorica (m.1314)  è sulla riva del Lago Arvo (m. 1280) forse il più suggestivo dei bacini artificiali silani nel suo serpeggiare tra bastioni montuosi, come un fiordo avvolto da scure pinete.
Passata la casa cantoniera del Colle d’Ascione (m.1384), e varcata la valle del Savuto, si procede verso nord est alla volta del Lago Ampollino (m. 1279); all’estremità orientale è Trepidò Soprano, poche case tra il verde su un promontorio che domina il lago.
Sempre tra foreste di pini, passato il valico di Croce di Agnara e poi il Neto, si raggiunge San Giorgio in Fiore. Il ritorno avviene per un percorso più a settentrione; che raggiunge l’aperto e sereno lago di Cecita e quindi per  Campigliatello Silano e rientra a Cosenza.
 
 

LA SILA PICCOLA

(itinerario dalla stazione autostradale Lamezia Terme a Catanzaro, km 121, 1 giornata)

Come per la Sila Grande l’itinerario è di emozionante interesse paesaggistico, tra boschi e monti, ma con panorami più ampi e frequenti sui due mari, il Tirreno e lo Ionio.

Si indica come punto di partenza l’uscita Lamezia Terme- Catanzaro sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Nicastro (m 216) è una cittadina di stampo barocco, ricostruita dopo il terremoto del 1638; l’antico rione di S. Teodoro è dominato dai ruderi di un castello normanno-svevo; in qualche occasione le donne vestono il costume tradizionale.
A Platania (m 750), borgo di origine albanese a balconata sulla valle, si hanno le prime avvisaglie del paesaggio silano.
Dal Passo di Acquabona (m 1020), base escursionistica, è raggiungibile la cima del Reventino (m 1417) dalla quale si ha una vista che va dall’Etna al Pollino. 
L’itinerario procede per Soveria Mannelli (m. 774) dove un cippo ricorda la resa a Garibaldi di corpo borbonico (1860). Da Coraci, per un fitto castagneto, si raggiunge la sella di Bocca di Piazza (m 1267). Attraversando e costeggiando l’alta valle del Savuto, lungo un pittoresco percorso panoramico, si arriva alla cornice di conifere dell’altopiano dove si trova Villaggio Mancuso a 1289 m.s.l. Zaganise è su uno sperone roccioso in un paesaggio collinare di oliveti. Di qui un’eventuale deviazione per la bella strada panoramica, ritornando rapidamente in quota, consente di raggiungere la  stazione forestale del Gariglione a 1656 m.s.l. Il bosco del Gariglione è un’affascinante foresta di alberi immensi di varia essenza (il nome deriva da “cariglio”, voce dialettale per il cerro). Proseguendo per l’itinerario, l’ultima interessante tappa è Taverna, pittoresco centro sulle pendici meridionali della Sila Piccola, patria del pittore Mattia Preti, detto il “Prete Calabrese”, complesso artista del ‘600. Purtroppo le belle tele del Preti che erano nella seicentesca chiesa di S. Domenico e in altre chiese del luogo hanno dovuto essere ritirate. L’itinerario ha termine scendendo a Catanzaro.

INFORMAZIONI UTILI

REGIONE CALABRIA A.P.T.
Via Pietro Mancini, 3 - 87023 Diamante (CS)
Tel. 0985. 876.046

Bisignano - Ufficio Informazioni Pro Loco, viale Roma - Tel 
098.49.51.121
Castrovillari - Ufficio Informazioni Pro Loco, via Garibaldi 160 - Tel 
098.127.750
Sibari - Ufficio informazioni turistiche, via dell'Olimpo  - Tel 098. 
171.352
Corigliano Calabro - Ufficio informazioni IAT - contrada Torricella - 
Tel 098.385.10.81
Rossano - Ufficio informazioni Pro Loco - p.zza SS. Anargiri 22 - Tel 
098.352.11.37
Lonobucco - Ufficio informazioni Pro Loco - biblioteca comunale, via S. 
Giuseppe 13 - Tel 098.372.502

SITI CONSIGLIATI

www.sila.net
www.silajonica.com
www.castrovillari.it

www.digilander.iol.it/Aida1/index.html

www.geohotels.it/index.html
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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