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LA
SABINA
TANTI PICCOLI CENTRI VI ATTENDONO
NEL VERDE CUORE DEL LAZIO.
La Sabina,
che affonda le sue radici storiche in epoca anteriore ala fondazione di
Roma, è una vera miniera di piacevoli sorprese. A RIETI, che gli
antichi romani definivano, per la sua posizione geografica centrale nella
penisola, “Umbelicus Italiae”, il centro storico è racchiuso all’interno
di mura medioevale lambite dal fiume Velino, con la sua cattedrale, consacrata
nel 1225, e il battistero del ‘300.
Richidete
la guida turistica all’Azienda di promozione turistica di Rieti allo 0746.
20.11.46.
Ma la Sabina
è soprattutto natura incontaminata, siti archeologici, borghi arroccati,
antiche chiese e castelli disseminati nel territorio. Molte piccole località
che meritano una visita.
A Torri
in Sabina si possono vedere la chiesa medioevale di Santa Maria in Vescovio,
che fu cattedrale dei Sabini fino al 1500, e il Forum Novum, l’antico mercato
romano. A Farfa, l’Abbazia, che nel 775 ottenne da Carlo Magno il privilegio
dell’autonomia da ogni potere civile e religioso, è un maestoso
complesso che conserva ancora la cripta carolingia e posiede una biblioteca
con ventimila volume e sessanta incunaboli. Non molto lontano, sempre sul
percorso della Salaria, a Monteleone Sabino, si trova la chiesa romanica
di Santa Vittoria, poco distante dai ruderi della Trebula Mutuesca. Chi
volesse soggiornare in questa zona può trovare una buona offerta
di agriturismi e Bed & Breakfast: a Fara Sabina, ad esempio, si può
contattare l’Agriturismo la Raja (tel. 0765. 48.70.36) e a Monteleone Sabino
“La casa di campagna” (tel. 335.39.47.85).
Spostandosi
un po’ più a nord, ci si imbatte in un percorso di luoghi francescani.
I santuari di Greccio, Poggio Bustone, della Foresta, di Fonte Colombo,
sono concentrati nella Valle Sanata di Rieti e nelle sue alture, dove san
Francesco si recò a pregare e a fare penitenza.
Il santuario
di Greccio, abbarbicato sulla roccia e davvero suggestivo, è chiamato
del Presepe, perché lì nel 1223 il poverello d’Assisi rappresentò
con personaggi viventi la Natività. Anche da queste parti è
possibile pernottare in mezzo alla natura: a Poggio Bustone presso il bed
& breakfast “Buon giorno buona gente” (tel. 0746. 68.83.55) o l’agriturismo
“Poeta” (tel. 0746.65.30.83.55); a Greccio da “Annamaria B & B (tel.
0746. 75.04.19) o al “B & B Oasisi” (Tel. 0746. 75.30.07).
L’intricato
sistema di rocche, castelli e palazzi barocchi permette infine di fare
un tuffo nella storia: di particolare pregio il Castello di Lambro, il
complesso rinascimentale di Rocca Sinibalda e le torri e cortine merlate
del Castello di Collalto Sabino, che si ergono a mille metri di altezza
dai boschi nei pressi del Lago del Turano. Questo è un grande bacino
idroelettrico a metà del quale si fronteggiano, il primo su una
penisola e l’altro su un cucuzzolo roccioso, i due centri abitati di Colle
di Tora e di Castel di Tora.
Lungo una
decina di chilometri, questo lago è collegato con una galleria all’altro
importante bacino della Sabina, il Lago del Salto. Ricco di insenature
e fiordi che penetrano nelle valli scavate dai torrenti, è un bacino
aritficiale che offre scorci suggestivi e un paesaggio incontaminato.
A circa
metà strada fra i due laghi una possibilità di pernottamento
è data dall’agriturismo “La Ferrera” di Varco Sabino (Tel. 0765.
79.01.10).
INFORMAZIONI
UTILI
- UFFICIO
INFORMAZIONI APT – Via Cintia 87 – Rieti – Tel. 0746.20.11.46
www.rietionline.tws.it
www.parks.it/riserva.laghi.l.ripasottile
www.ciaoweb.net/collianiene
www.digilander.iol.it/bianca1 |