Turisti fai da te
a cura di Manuela Dutto
 
 
 
LA SABINA

TANTI PICCOLI CENTRI VI ATTENDONO NEL VERDE CUORE DEL LAZIO.

La Sabina, che affonda le sue radici storiche in epoca anteriore ala fondazione di Roma, è una vera miniera di piacevoli sorprese. A RIETI, che gli antichi romani definivano, per la sua posizione geografica centrale nella penisola, “Umbelicus Italiae”, il centro storico è racchiuso all’interno di mura medioevale lambite dal fiume Velino, con la sua cattedrale, consacrata nel 1225, e il battistero del ‘300.
Richidete la guida turistica all’Azienda di promozione turistica di Rieti allo 0746. 20.11.46.

Ma la Sabina è soprattutto natura incontaminata, siti archeologici, borghi arroccati, antiche chiese e castelli disseminati nel territorio. Molte piccole località che meritano una visita.
A Torri in Sabina si possono vedere la chiesa medioevale di Santa Maria in Vescovio, che fu cattedrale dei Sabini fino al 1500, e il Forum Novum, l’antico mercato romano. A Farfa, l’Abbazia, che nel 775 ottenne da Carlo Magno il privilegio dell’autonomia da ogni potere civile e religioso, è un maestoso complesso che conserva ancora la cripta carolingia e posiede una biblioteca con ventimila volume e sessanta incunaboli. Non molto lontano, sempre sul percorso della Salaria, a Monteleone Sabino, si trova la chiesa romanica di Santa Vittoria, poco distante dai ruderi della Trebula Mutuesca. Chi volesse soggiornare in questa zona può trovare una buona offerta di agriturismi e Bed & Breakfast: a Fara Sabina, ad esempio, si può contattare l’Agriturismo la Raja (tel. 0765. 48.70.36) e a Monteleone Sabino “La casa di campagna” (tel. 335.39.47.85).

Spostandosi un po’ più a nord, ci si imbatte in un percorso di luoghi francescani. I santuari di Greccio, Poggio Bustone, della Foresta, di Fonte Colombo, sono concentrati nella Valle Sanata di Rieti e nelle sue alture, dove san Francesco si recò a pregare e a fare penitenza.
Il santuario di Greccio, abbarbicato sulla roccia e davvero suggestivo, è chiamato del Presepe, perché lì nel 1223 il poverello d’Assisi rappresentò con personaggi viventi la Natività. Anche da queste parti è possibile pernottare in mezzo alla natura: a Poggio Bustone presso il bed & breakfast “Buon giorno buona gente” (tel. 0746. 68.83.55) o l’agriturismo “Poeta” (tel. 0746.65.30.83.55); a Greccio da “Annamaria B & B (tel. 0746. 75.04.19) o al “B & B Oasisi” (Tel. 0746. 75.30.07).

L’intricato sistema di rocche, castelli e palazzi barocchi permette infine di fare un tuffo nella storia: di particolare pregio il Castello di Lambro, il complesso rinascimentale di Rocca Sinibalda e le torri e cortine merlate del Castello di Collalto Sabino, che si ergono a mille metri di altezza dai boschi nei pressi del Lago del Turano. Questo è un grande bacino idroelettrico a metà del quale si fronteggiano, il primo su una penisola e l’altro su un cucuzzolo roccioso, i due centri abitati di Colle di Tora e di Castel di Tora.
Lungo una decina di chilometri, questo lago è collegato con una galleria all’altro importante bacino della Sabina, il Lago del Salto. Ricco di insenature e fiordi che penetrano nelle valli scavate dai torrenti, è un bacino aritficiale che offre scorci suggestivi e un paesaggio incontaminato.
A circa metà strada fra i due laghi una possibilità di pernottamento è data dall’agriturismo “La Ferrera” di Varco Sabino (Tel. 0765. 79.01.10).

INFORMAZIONI UTILI

- UFFICIO INFORMAZIONI APT – Via Cintia 87 – Rieti – Tel. 0746.20.11.46

www.rietionline.tws.it
www.parks.it/riserva.laghi.l.ripasottile
www.ciaoweb.net/collianiene
www.digilander.iol.it/bianca1

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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