Turisti fai da te |
a cura di Manuela
Dutto
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I numerosi
turisti che ogni anno si recano in Sicilia prediligono la zona costiera
e le spiagge e diffidano dallo splendido entroterra. Proprio per questo
motivo vi consiglio questo itinerario nel cuore dell’Isola tra un verdeggiante
alternarsi di colline e di corsi d’acqua. Città come Enna, Caltanissetta
e Piazza Armerina rivivono infatti le gesta dei Normanni e dei Romani.
Le tracce di questo passato remoto sono ancora presenti nel colorito folklore
locale, nella cultura e nello spirito di vita degli abitanti.
DA ENNA… A …. ENNA PASSANDO PER: Calascibetta, Aidone, Morgantina, Piazza Armerina, Barrafranca, Pietraperzia E Caltanissetta. ENNA La città
è arroccata su un piano di roccia calcarea in posizione dominante
sul lago presso il quale, secondo la mitologia, il dio degli Inferi Ade
rapì Kore obbligando la madre Demetra a scendere a patti con lui.
Dalla città si ha una vista a 360° sulla Sicilia.
Da visitare: Il duomo:
Si trova nel centro del nucleo storico e fu edificato nel XIV Sec., rifatto
due secoli più tardi, conserva ancora le absidi e un portale a sesto
acuto nel trasetto della struttura originaria. Degne di nota sono il portale
del ‘500 sormontato dal bassorilievo con la "Leggenda di S. Martino", le
colonne interne in pietra lavica, il soffitto a cassettoni del ‘600, la
Cappella della Visitazione, la "Nave d’Oro" sulla quale la Statua quattrocentesca
della Madonna viene portata in processione per le vie della città
il 2 luglio di ogni anno.
CALASCIBETTA Si tratta
di un borgo medioevale perfettamente conservato. Ha origine nel XI sec.
quanto Ruggero il Normanno vi si accampò durante l’assedio di Enna.
Vi consiglio una bella passeggiata tra vicoli e piazzette fiorite per un’esperienza
ricca di fascino.
AIDONE Anche questo borgo ha origini normanne. Si formò in funzione di castello del XII Sec. (ancora visibile sul promontorio roccioso). Il paese conserva l’impianto medioevale. Non mancate la visita al Museo Archeologico Regionale che ospita collezioni comprendono materiali preistorici, protostorici e greci. MORGANTINA Fu edificatoa
in età arcaica e distrutta dai Morgeti. Fu infatti ricostruita nel
V Sec. a. C. grazie al tiranno Agatocle di Siracusa, e conobbe una fase
di grande splendore nel IV e II sec., grazie alla sua favorevole posizione
di crocevia tra le strade che collegavano la costra settentrionale della
Sicilia con il Nord Africa. Fu distrutta dai mercenari di Roma nel
211 a.C. e non si riprese più. Dopo secoli di abbandono è
stata riportata alla luce grazie agli scavi condotti a partire dal 1955.
PIAZZA ARMERINA Situata
in una delle zone più belle dell’entroterra siciliano, fra boschi,
alture e corsi d’acqua, Piazza Armerina è stata abitata fin dall’VIII
secolo a.C. E’ stata occupata dai romani che vi hanno lasciato uno dei
loro più pregevoli monumenti: la villa del Casale. La cittadella
invece risale alla dominazione normanna. La città presenta inoltre
elementi di derivazione araba.
La villa del Casale: E’ uno dei
più bei simboli dell’epoca romana nonché il simbolo di Piazza
Armerina. Ha una magnifica struttura architettonica e delle bellissime
decorazioni. E’ stata edificata tra la fine del III e la prima metà
del IV secolo, è una splendida residenza patrizia che si estende
su tre diversi livelli costruttivi e conta 40 locali (quasi tutti decorati
a mosaico), organizzati secondo zone funzionali.
BARRAFRANCA Barrafranca è un piccolo centro popolato in età pre-ellenica e monumentalizzato successivamente dagli arabi. In passato ebbe importate funzione strategica e oggi è un centro agricolo basato sulla coltivazione di cereali. Da notare la chiesa Madre e l’impianto urbano ortogonale. PIETRAPERZIA Ha origine
dallo sviluppo di un piccolo insediamento normanno dell’XI secolo. Di quest’epoca
è anche il castello di cui non rimangono che le rovine. Ha conosciuto
un forte sviluppo urbanistico, agricolo e amministrativo nel Cinquecento
per volontà di Matteo Barresi che aveva posto il centro del suo
Feudo nella vicina Barrafranca.
CALTANISSETTA La sua storia
risale all’XI secolo, quando Ruggero il Normanno sottrasse il primitivo
insediamento degli Arabi espugnando la fortezza di Pietrarossa e fondando
l’abbazia di S. Spirito, i due poli tra i quali il tessuto urbano si è
maggiormente sviluppato. Di notevole importanza sono le manifestazioni
della Settimana Santa, in un succedersi di rappresentazioni sacre e processioni.
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