Turisti fai da te
a cura di Manuela Dutto
 
 
 
LA SICILIA TRA STORIA E NATURA

I numerosi turisti che ogni anno si recano in Sicilia prediligono la zona costiera e le spiagge e diffidano dallo splendido entroterra. Proprio per questo motivo vi consiglio questo itinerario nel cuore dell’Isola tra un verdeggiante alternarsi di colline e di corsi d’acqua. Città come Enna, Caltanissetta e Piazza Armerina rivivono infatti le gesta dei Normanni e dei Romani. Le tracce di questo passato remoto sono ancora presenti nel colorito folklore locale, nella cultura e nello spirito di vita degli abitanti.
La storia del popolamento di questa terra risale al XIII Sec. a.C.. La Sicilia era allora abitata dai Sicani, una popolazione indigena che con l’arrivo dei Siculi fu costretta ad abbandonare i villaggi costieri e ripiegare sui rilievi interni. Dopo l’invasione Greca del VII Sec. a.C., ci fu la romanizzazione e la formazione dei grandi latifondi, secondo un'’rganizzazione delle campagne che sarà per la maggior parte disintegrata dall’arrivo dei Normanni. E' di quest’epoca la formazione dell’insediamento d’altura che caratterizza ancora oggi l’altopiano siciliano.

L’ITINERARIO
DA ENNA… A …. ENNA PASSANDO PER:
Calascibetta, Aidone, Morgantina, Piazza Armerina,
Barrafranca, Pietraperzia E Caltanissetta.
- Percorso in auto circa 82 km.

ENNA

La città è arroccata su un piano di roccia calcarea in posizione dominante sul lago presso il quale, secondo la mitologia, il dio degli Inferi Ade rapì Kore obbligando la madre Demetra a scendere a patti con lui. Dalla città si ha una vista a 360° sulla Sicilia. 
Fondata nel 664 a.C. ha vissuto insieme agli altri centri siciliani il susseguirsi degli eventi storici: romani, arabi, Normanni. Questi ultimi vi costruirono una roccaforte e entro il trecento aveva già acquisito l’attuale assetto urbano. 

Da visitare:

Il duomo: Si trova nel centro del nucleo storico e fu edificato nel XIV Sec., rifatto due secoli più tardi, conserva ancora le absidi e un portale a sesto acuto nel trasetto della struttura originaria. Degne di nota sono il portale del ‘500 sormontato dal bassorilievo con la "Leggenda di S. Martino", le colonne interne in pietra lavica, il soffitto a cassettoni del ‘600, la Cappella della Visitazione, la "Nave d’Oro" sulla quale la Statua quattrocentesca della Madonna viene portata in processione per le vie della città il 2 luglio di ogni anno.
Il castello di Lombardia: Utilizzato come cornice per spettacoli teatrali, il castello ha una storia millenaria. Fu edificato nel XII sec. da Federico II di Svezia su una precedente fortificazione araba. Dei 20 torrioni ne rimangono purtroppo solo sei, ha una struttura interna tipicamente militare con cortili aperti uno dentro l’altro per scopi difensivi. 
Vi consiglio il panorama dalla "Torre Pisana".
Non lontano dal castello restano le tracce del "Tempio di Cerere" ancora in uso, secondo Cicerone, nel I secolo a.C.
La torre di Federico II: E’ semplice ed essenziale ed è insieme al Castello di Lombardia, il simbolo architettonico di Enna. E’ alta 24 metri e al suo interno si trovano tre grandi ambienti sovrapposti. Si raggiungono i piani superiori con una scala a chiocciola ricavata nel muro (raggiunge uno spessore di 3 metri).
Non mancate una visita al Museo Alessi e al Museo Archeologico regionale con importanti ritrovamenti archeologici dell’area e oggetti liturgici e preziosi del tesoro del Duomo, come la preziosa "Corona della Madonna".

CALASCIBETTA

Si tratta di un borgo medioevale perfettamente conservato. Ha origine nel XI sec. quanto Ruggero il Normanno vi si accampò durante l’assedio di Enna. Vi consiglio una bella passeggiata tra vicoli e piazzette fiorite per un’esperienza ricca di fascino.
 
 

AIDONE

Anche questo borgo ha origini normanne. Si formò in funzione di castello del XII Sec. (ancora visibile sul promontorio roccioso). Il paese conserva l’impianto medioevale. Non mancate la visita al Museo Archeologico Regionale che ospita collezioni comprendono materiali preistorici, protostorici e greci.

MORGANTINA

Fu edificatoa in età arcaica e distrutta dai Morgeti. Fu infatti ricostruita nel V Sec. a. C. grazie al tiranno Agatocle di Siracusa, e conobbe una fase di grande splendore nel IV e II sec., grazie alla sua favorevole posizione di crocevia tra le strade che collegavano la costra settentrionale della  Sicilia con il Nord Africa.  Fu distrutta dai mercenari di Roma nel 211 a.C. e non si riprese più. Dopo secoli di abbandono è stata riportata alla luce grazie agli scavi condotti a partire dal 1955. 
Si trova in una posizione isolata e solitaria al centro del suo pianoro protetto da una corona naturale di colline. Oggi si visitano l’Agorà, un grande spazio pubblico organizzato su due livelli. Al suo interno si trovano: il Mercato, la stoà e un gymnasium (di epoca romana). Il teatro, ben conservato, e un edificio adibito a granaio pubblico con fornaci. Sulla collina si trovano i quartieri residenzaili, edificati su terrazzamenti dove sorgevano case di lusso datate al III secolo a.C..

PIAZZA ARMERINA

Situata in una delle zone più belle dell’entroterra siciliano, fra boschi, alture e corsi d’acqua, Piazza Armerina è stata abitata fin dall’VIII secolo a.C. E’ stata occupata dai romani che vi hanno lasciato uno dei loro più pregevoli monumenti: la villa del Casale. La cittadella invece risale alla dominazione normanna. La città presenta inoltre elementi di derivazione araba.
Degni di una visita, il Duomo del 1604, il settecentesco Palazzo di Città,  la seicentesca Chiesa di S. Rocco.
Il 13 e il 14 agosto di ogni anno vi si corre il suggestivo Palio dei Normanni, ispirato all’ingresso in città del conte Ruggero il Normanno dopo la liberazione della Sicilia dalla dominazione araba.

La villa del Casale:

E’ uno dei più bei simboli dell’epoca romana nonché il simbolo di Piazza Armerina. Ha una magnifica struttura architettonica e delle bellissime decorazioni. E’ stata edificata tra la fine del III e la prima metà del IV secolo, è una splendida residenza patrizia che si estende su tre diversi livelli costruttivi e conta 40 locali (quasi tutti decorati a mosaico), organizzati secondo zone funzionali.
Dall’ingresso si incontrano le terme, le latrinae, una grande palestra e il grande  peristilio con colonne corinzie e mosaici naturalistici. Tutta la villa è decorata con mosaici che rappresentano scene di vita e scene mitologiche dai Sacrifici a Diana, al mito di Orfeo, alle fatiche di Ercole a Ulisse e Polifemo.

BARRAFRANCA

Barrafranca è un piccolo centro popolato in età pre-ellenica e monumentalizzato successivamente dagli arabi. In passato ebbe importate funzione strategica e oggi è un centro agricolo basato sulla coltivazione di cereali. Da notare la  chiesa Madre e l’impianto urbano ortogonale.

PIETRAPERZIA

Ha origine dallo sviluppo di un piccolo insediamento normanno dell’XI secolo. Di quest’epoca è anche il castello di cui non rimangono che le rovine. Ha conosciuto un forte sviluppo urbanistico, agricolo e amministrativo nel Cinquecento per volontà di Matteo Barresi che aveva posto il centro del suo Feudo nella vicina Barrafranca.
 

CALTANISSETTA

La sua storia risale all’XI secolo, quando Ruggero il Normanno sottrasse il primitivo insediamento degli Arabi espugnando la fortezza di Pietrarossa e fondando l’abbazia di S. Spirito, i due poli tra i quali il tessuto urbano si è maggiormente sviluppato. Di notevole importanza sono le manifestazioni della Settimana Santa, in un succedersi di rappresentazioni sacre e processioni.
Il nucleo centrale della città è di impianto seicentesco impostato su due assi viari che si incrociano in piazza Garibaldi, dove si trova la Cattedrale (XVI Sec.). Su corso Umberto I si trova la Chiesa di S. Agata, che con la sua facciata barocca, fa da scenografia alla strada più elegante della città. Al suo interno si trova una pregevole Pala Marmorea che ha per tema la gloria di S. Ignazio.
Il Castello di Pietrarossa fu edificato dagli arabi, ma rafforzato dai Normanni e dagli Aragonesi. Oggi rimane solo qualche rudere, ma la rocca merita comunque una visita per una passeggiata panoramica.
L’abbazia di S. Spirito fu edificata alla periferia di Caltanissetta nell’XI Sec. per volontà di Ruggero il Normanno. La struttura presenta pianta triabsidata propria degli edifici sacri del romanico siciliano.
 

I N F O R M A Z I O N I
- ENNA: UFFICIO INFORMAZIONI AAPIT, Via Roma 411/413. Tel.: 0935. 58.28.28
- ENNA: AZIENDA AUTONOMA,  Piazza Colajanni, 6. Tel.: 0935. 52.61.19 – 50.08.75
- AIDONE: UFFICIO INFORMAZIONI PRO LOCO, Via Mazzini, 1. Tel.: 0935. 86.557
- PIAZZA ARMERINA: AZIENDA AUTONOMA, Via Cavour, 15. Tel.: 0935. 68.02.01
- CALTANISSETTA: UFFICIO INFORMAZIONI, C.so V. Emanuele, 109. Tel.: 0934. 42.95.32
 

SITI CONSIGLIATI
www.deltaenna.it
www.apt-enna.com
www.piazza-armerina.it

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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