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SUA POSIZIONE E ALCUNI PALAZZI DI CARATTERISTICA IMPORTANZA

PESCOPAGANO: In ottima posizione panoramica si colloca sull'Appennino Meridionale della regione Basilicata in prov. di Potenza, sorge nel bacino del fiume Ofanto ed è protetto a Nord dalla gola del torrente "Guana", Il torrente "Guana",quello stesso che precipita scomparendo nell'orrido baratro delle "Cupe di Marzo", e ne riemerge poi per gettarsi nell'Ofanto, divide il paese in due parti.  Pressochè asciutto durante l'estate ribolle di acque durante l'inverno, iI che causò l'inondazione dell'8 maggio 1894 

Il nome dell'attuale centro abitato:PESCOPAGANO riflette per gli studiosi quello di Petra-Pagana dallo stesso significato di luogo costruito su una rupe, significato che si amplia nel tardo medioevo; le rinnovate esigenze di difesa infatti lo inquadrano come un impianto fortificato su una nuda rupe con un pagus unito e protetto da questo, secondo una struttura che in Italia meridionale prenderà le forme dell'incastellamento tra il IX e il X secolo a.C.

 Il Palazzo F. Laviano, sito in via Nazionale e costruito nella prima metà del secolo XIX, è uno dei più originali e pregevoli episodi dell'eclettismo tardo-neoclassico dell'architettura recente. Edificato in un momento in cui il linguaggio architettonico incappava in una crisi di creatività che si protrarrà fino agli inizi del '900, il palazzo presenta un sincretismo di stili e una fusione di antico e nuovo. Ciò nonostante, l'edificio è ben inserito nel contesto ambientale e conserva una posizione egemone nei riguardi dell'edilizia circostante. Si articola con andamento irregolare, su tre livelli ristrutturati all'inizi del '900 e risulta attribuito all'architetto M. Piacentini. Di rilievo il portale d'ingresso e il portone finemente lavorati con modanature in stile e affiancati da finestre rettangolari.

 Sempre su via Nazionale anche il palazzo Michelangelo Laviano, commissionato da Francesco Paolo Laviano nel XVIII secolo. L'edificio, di sobria e severa architettura neoclassica, si articola su tre livelli. E' caratterizzato dal semplice portale d'ingresso in pietra locale con archivolto strombato, affiancato da piccole luci rettangolari, e dai balconi timpanati in ferro battuto lavorato, e con mensole in pietra locale del secondo livello.

 Menzione a parte merita l'Abbazia benedettina di San Lorenzo in Tufara, splendido complesso in stile romanico, costruito dai Normanni intorno all'anno 1080 per volontà di Gianata di Balvano. Durante lo svolgimento di alcuni lavori di restauro, in seguito al terremoto dell'80, sono affiorati alla luce i resti dell'antico insediamento medievale costituito da fortificazioni, grance, mulini, abitazioni e gualchiere. Il patrimonio boschivo è di rilevantissime dimensioni: il solo bosco Le Rose si estende su una superficie di 610 ettari. Un ambiente oltremodo indicato per passeggiate naturalistiche.

(parte della base di questo testo estratto da LUCANIA.ORG)