M° Cav. Bruno Linzaghi
ELEGIACO CANTO NATURALISTICO
CHE SI ELEVA DALLE OPERE PRIME DEL M° BRUNO LINZAGHI
Da non dimenticare le "luciferine
trasparenze", che sempre si leggono nella opere di questo "romantico
cantore" della natura cha da essa, sia in movimento o in attesa, ne estrapola
l'humus, desiderandolo, amandolo e facendolo suo.
Conchiglie madreperlacee, testimonianza di prece al mare ruggente di Poseidone, fichi
ancor lacrimanti di lattice, come vergognosi d'esser stati colti; gamberi invitanti ad un
commensale patrizio di luculliani richiami e la volutamente goffa e umile presenza del
pesce San Pietro, dignitoso esempio ittico di induplicabile voluttà gastronomica alle
mense.
Ciotole e vasellame d'altri tempi, ancora ebbri della posa di infantili labbra, atte al
suggello di un materno nettare; forse per l'Artista, ricordi che, solo un grande estro
può traslare in realtà. Quella realtà che vive e che, sempre è compagna di questo
grande esecutore d'Arte.
(Prof. Lorenzo Vigna)