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 LE  MENZOGNE  DELLA  STORIA     
 

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NON VOGLIAMO RISCRIVERE LA STORIA,
MA SOLTANTO FARLA CONOSCERE.
TUTTA.

 

"Una società che manchi di riferimenti veritativi e quindi anche di fiducia fondamentale nella ragione e, conseguentemente di riferimenti etici, è una società senza fondamento. Nella società senza fondamento, tutti, ma soprattutto i giovani, è come se vivessero sull'orlo di un baratro".

Fides et Ratio di
Giovanni Paolo II

Partecipa alla nostra iniziativa segnalandoci le menzogne sui libri di testo.

 facoltativo




4. Comunismo

4.1. ELEMENTI DI STORIA XX SECOLO di Augusto Camera e Renato Fabietti IV edizione Zanichelli
Pag. 1641

“E di fatto il Pci, nonostante la professata democraticità, conserva intatto almeno fino al 1948 un apparato paramilitare, clandestino, nelle intenzioni ma in realtà pubblicamente noto, forse destinato alla difesa in extremis qualora si ripetano situazioni simili a quelle del 1922..."
Al di là dei continui accostamenti e della stravaganti similitudini dell'autore (il parallelo con il '22 e le venature giustificazioniste dell'apparato paramilitare), il testo lascia intendere surrettiziamente che della Gladio Rossa, per fare soltanto un esempio di un bollente dibattito storico-politico, tutti sapessero. Invece se ne parla solo qui, e solo così…

[...] “Incoraggiati e finanziati dalla Nato, coloro che temono l'eversione comunista ed intendono preservare l'Italia dal destino dei Paesi satelliti dell'Urss, organizzano segretamente Gladio, una formazione militare che assume il compito di preparare la resistenza e la lotta contro eventuali colpi di mano comunisti… Così fra Gladio, i Servizi segreti deviati, gli ambienti neofascisti e persino gli ambienti del terrorismo nero si poteva facilmente stabilire e si stabilì effettivamente, una più o meno organica solidarietà."
L'autore sa, prima della commissione Stragi e della magistratura italiana, come andarono le cose.
 

Pag. 1674

"[…] Il tracollo del comunismo in URSS e nei paesi satelliti contribuì certo a ridimensionare il vecchio PCI e, almeno in un primo tempo, il nuovo PDS (i cui militanti venivano spesso detti tendenziosamente "ex-comunisti" anziché democratici di sinistra)."
Non riconoscere le "mutazioni" storiche dei partiti e dei suoi militanti è pratica molto diffusa in Italia. E anche su questo stesso testo per altri partiti politici.

“Il sillogismo implicito, insomma, assumeva nella conoscenza di molti una formulazione di questo tipo: “la Prima Repubblica è stata una vergogna; la prima Repubblica è nata dalla Resistenza; la Resistenza è stata una vergogna, ergo rivalutiamo il fascismo. A questo revisionismo inconsapevole della gente si saldava da tempo sia il revisionismo critico messo in cantiere da alcuni storici di professione, come il citato Renzo De Felice […].
Se De Felice fu chiaramente uno storico di professione, c'è da domandarsi quale sia il mestiere di Camera e Fabietti.
 

4.2. IL DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA di Tullio De Mauro edizione 2000 Paravia-Mondadori
Pag. 532

“Comunismo: dottrina politica, economica e sociale che propugna un sistema basato sulla proprietà e sulla gestione comune dei beni e dei mezzi di produzione/attuazione sul piano politico di tale dottrina e regime che ne deriva”.
 

4.3. CORSO DI DIRITTO PUBBLICO di Giuseppe Ugo Rescigno IV edizione riveduta 1998/99 Zanichelli
Pag. IX Premessa

“Un secondo avvertimento, che mi pare opportuno porre in premessa, riguarda il contesto teorico entro cui si colloca questo libro. Come è evidente, esso è il marxismo.”
 

Pag. X

“Questo avvertimento conduce immediatamente a una terza riflessione che riguarda la cosiddetta teoria marxista dello Stato (o meglio, secondo quanto oggi sostengono i più, la cosiddetta teoria marxista dello Stato). Il lettore può facilmente immaginare il mio sconcerto allorché, dopo una diecina d'anni che mi pareva nelle mie lezioni di aver esposto e sviluppato la teoria marxista sullo Stato, ho appreso da Bobbio, e con lui da una valanga di convertiti, che una teoria marxista sullo Stato… non esiste. Ho raccolto dunque le mie povere lezioni e ne ho concluso che forse sono del tutto sbagliate, ma, insomma, sicuramente esistono. E siccome sono del parere che si tratta di una ricostruzione secondo il marxismo dello Stato italiano di oggi entro la problematica generale sullo Stato, questo libro è anche e inevitabilmente, almeno come pretesa, un tentativo di dimostrare che una teoria marxista esiste”.
Ma esiste la possibilità di studiare liberamente per uno studente non marxista?
 

Pag. XI

“Questo libro, nel bene e nel male, non sarebbe stato scritto così com'è se non ci fosse stato il 1968… Quale che sarà il futuro, ho già ricevuto la mia parte di fortuna, quando per alcuni mesi in quella primavera del 1968 tutto sembrò possibile e vicino”.