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 LE  MENZOGNE  DELLA  STORIA     
 

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Vogliamo solo la verità


NON VOGLIAMO RISCRIVERE LA STORIA,
MA SOLTANTO FARLA CONOSCERE.
TUTTA.

 

"Una società che manchi di riferimenti veritativi e quindi anche di fiducia fondamentale nella ragione e, conseguentemente di riferimenti etici, è una società senza fondamento. Nella società senza fondamento, tutti, ma soprattutto i giovani, è come se vivessero sull'orlo di un baratro".

Fides et Ratio di
Giovanni Paolo II

Partecipa alla nostra iniziativa segnalandoci le menzogne sui libri di testo.

 facoltativo




7. Guerre civili

7.1. ELEMENTI DI STORIA XX SECOLO di Augusto Camera e Renato Fabietti IV edizione Zanichelli
Premessa agli allievi

“Durante la redazione di questo terzo volume ci siamo chiesti più volte se la durezza degli eventi esposti , le atrocità, i genocidi, l'uso sistematico della menzogna , i lager di Hitler e i gulag di Stalin, il groviglio, insomma degli aspetti più negativi delle vicende umane (che in nessun caso abbiamo voluto nascondere o attenuare), non potesse in ultima analisi indurre i giovani lettori a concludere che tutti gli uomini, tutti i partiti, tutti i vessilli vanamente drappeggiati di ideali, sono ugualmente abietti, e che dunque l'unica scelta valida è il perseguimento del proprio interesse particolare. Una così disperata conclusione – che disconoscerebbe quanto di grande hanno fatto gli uomini nella loro travagliata storia - è lontanissima dal nostro pensiero vorremmo invece che la considerazione realistica di quanto è accaduto e accade, nel bene e nel male, mettesse bensì gli studenti al riparo dalle facili, fragili e mediatiche illusioni di un mondo banalmente rosa, ma rafforzasse nello stesso tempo in loro l'impegno a concepire la vita come una severa milizia”.
Non è una premessa agli allievi, ma a un manipolo di futuri militanti
 

7.2. ELEMENTI DI STORIA XX SECOLO di Augusto Camera e Renato Fabietti IV edizione Zanichelli
Pag. 1569

"[…] I partigiani esercitarono le rappresaglie sempre e soltanto sui nemici nazisti e fascisti fatti prigionieri, non mai sulla popolazione civile, neppure quando questa si dimostrava attesista e opportunista."
Per quello che ci riguarda, trattandosi di un capitolo delicato della storia nazionale, è bene sottolineare che non c'è nel nostro dossier alcun intento di equiparare fascismo e antifascismo, ci mancherebbe altro. Ma la verità storica non dovrebbe farsi condizionare da considerazioni politiche. L'antifascismo resta il fondamentale strumento con il quale si è affermata la democrazia in Italia. Non crediamo abbia bisogno di bugie per confermarsi tale. Tanto per citare solo uno degli episodi ignorati, il 7 febbraio 1945 un gruppo di partigiani italiani della brigata comunista Garibaldi compiva il triste eccidio di Malga-Porzus a danno di 19 partigiani della brigata cattolica Osoppo, che ostacolavano l'attuazione del progetto jugoslavo, teso all'annessione di territori italiani alla Jugoslavia comunista di Tito. Per non parlare del 'triangolo della morte', dove neanche i preti furono risparmiati.

"[…] è anzi importante rilevare come i combattenti anti-fascisti si preoccupassero di non compromettere invano la popolazione civile"
Sappiamo quanto è sofferto il dibattito sulla nota azione terroristica di via Rasella, ma non si può certo dire che ci si sia preoccupati di ”non compromettere invano la popolazione civile”, dal momento che – come è ampiamente noto - vi persero la vita civili italiani, tra cui anche un bambino.