Il neo Consiglio Comunale di Grado è stato
convocato d'urgenza ieri l'altro sera per decidere sulla scelta del
Parroco.
Non è, questa, una notizia di ogni giorno né di ogni luogo. È appunto
perché si offre ricca di curiosità e di elementi storici, per lo più
ignorati, troviamo opportuno illustrarla con qualche appunto aggiuntivo.
Anticamente avveniva che le popolazioni dei comuni erano investite
dell’autorità di scelta – che si esprimeva attraverso i capi-famiglia
– sul parroco che la Chiesa designava. L’ordinario diocesano, vale a
dire il Vescovo o l’Arcivescovo, allorquando si rendeva vacante una
parrocchia, indiva un concorso fra i sacerdoti della diocesi e tra i
candidati sceglieva quelli che riteneva idonei e presentava quindi la
lista di essi al comitato dei Capi-famiglia che decideva sul nominativo
di gradimento. Il privilegio veniva trasferito a Grado nel 1864 dai
capi-famiglia al Consiglio Comunale.
Fu Maria Teresa a decretare la cosa e a darne diretta notizia al podestà
di quel tempo Nicolò Corbatto. Ed è appunto da tale data e con la
medesima procedura che Grado si è venuta via via scegliendo i propri
parroci. Venendo a morte il 7 dicembre scorso Sebastiano Tognon, la
necessità della scelta si è ripresentata proprio in questi giorni ed è
appunto da tale ragione che il Consiglio Comunale si è riunito l'altra sera.
Da una indiscrezione ottenuta, sappiamo tuttavia che non si è dato il
caso stavolta di una lista di designati ma della presentazione di un solo
nominativo non avendo ritenuto l'ordinario diocesano altri candidati in
condizioni tali di idoneità da meritare la segnalazione. In modo che se
quel solo sacerdote proposto non fosse stato accettato, si sarebbe
ricreata l'esigenza di un nuovo concorso.
Ma sappiamo - per quanto la cosa resti sigillata ancora dal segreto, in
attesa che il nominativo prescelto riceva la dovuta ratifica da parte
dell'organo prefettizio – che ci si è trovati d’accordo l’altra
sera sull’unico candidato segnalato.
E’ quindi questione di un giorno o due e la nomina sarà resa pubblica.
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