Sabato  2  Febbraio  1957

IL GAZZETTINO


JUS PATRONATI

 

Spetta al Consiglio Comunale di Grado
di decidere sulla scelta del parroco

 


Un antico privilegio che hanno anche altri comuni della provincia  -  Proposto un
solo nominativo che è stato accettato - La nomina sarà comunicata quanto prima


Il neo Consiglio Comunale di Grado è stato convocato d'urgenza ieri l'altro sera per decidere sulla scelta del Parroco.
Non è, questa, una notizia di ogni giorno né di ogni luogo. È appunto perché si offre ricca di curiosità e di elementi storici, per lo più ignorati, troviamo opportuno illustrarla con qualche appunto aggiuntivo.
Anticamente avveniva che le popolazioni dei comuni erano investite dell’autorità di scelta – che si esprimeva attraverso i capi-famiglia – sul parroco che la Chiesa designava. L’ordinario diocesano, vale a dire il Vescovo o l’Arcivescovo, allorquando si rendeva vacante una parrocchia, indiva un concorso fra i sacerdoti della diocesi e tra i candidati sceglieva quelli che riteneva idonei e presentava quindi la lista di essi al comitato dei Capi-famiglia che decideva sul nominativo di gradimento. Il privilegio veniva trasferito a Grado nel 1864 dai capi-famiglia al Consiglio Comunale.
Fu Maria Teresa a decretare la cosa e a darne diretta notizia al podestà di quel tempo Nicolò Corbatto. Ed è appunto da tale data e con la medesima procedura che Grado si è venuta via via scegliendo i propri parroci. Venendo a morte il 7 dicembre scorso Sebastiano Tognon, la necessità della scelta si è ripresentata proprio in questi giorni ed è appunto da tale ragione che il Consiglio Comunale si è riunito l'altra sera.
Da una indiscrezione ottenuta, sappiamo tuttavia che non si è dato il caso stavolta di una lista di designati ma della presentazione di un solo nominativo non avendo ritenuto l'ordinario diocesano altri candidati in condizioni tali di idoneità da meritare la segnalazione. In modo che se quel solo sacerdote proposto non fosse stato accettato, si sarebbe ricreata l'esigenza di un nuovo concorso.
Ma sappiamo - per quanto la cosa resti sigillata ancora dal segreto, in attesa che il nominativo prescelto riceva la dovuta ratifica da parte dell'organo prefettizio – che ci si è trovati d’accordo l’altra sera sull’unico candidato segnalato.
E’ quindi questione di un giorno o due e la nomina sarà resa pubblica.