16 febbraio A.D. 1957

 

VITA NUOVA

 

I gradesi esultanti preparano
solenni accoglienze a Mons. Fain


 

Un manifesto del Comune di devoto ossequio al nuovo Arciprete

 

Con la morte di mons. Sebastiano Tognon, Arciprete Decano di Grado, si era presentato un problema non indifferente da risolvere per la successione, anche per il particolare carattere che riveste nell'isola lagunare la persona e l'autorità del Parroco il quale, in una località abbarbicata tenacemente a nobilissime tradizioni, vi interpreta le glorie di un Patriarcato, che nei secoli l'hanno resa famosa.

La nomina di mons. Silvano Fain, risaputa tempestivamente, ha portato un fermento di vera letizia nel buon popolo gradese soddisfatto che un procedimento alquanto complesso avesse avuto una conclusione tanto sollecita e felice.

 

Mons. Silvano Fain nasce a Cormons il 19 giugno 1921. Entrato nel Seminario di Gorizia nell'ottobre del 1932, assolse agli studi ginnasiali e teologici e venne consacrato sacerdote da S.E. mons. Carlo Margotti il 4 giugno 1944.
Durante l'anno scolastico 1944-45 fu prefetto generale del Seminario Teologico Centrale di Gorizia e inoltre catechista dell'Istituto per Geometri, sempre nel capoluogo isontino.
Dal 1945 al 1949, ospite a Roma del Seminario Francese, frequentò il Pontificio Ateneo “Angelicum” conseguendo nel luglio del 1947 la laurea “magna cum laude” in teologia, dissertando una tesi su San Girolamo e Ruffino d’Aquileia. Continuò poi per un successivo biennio gli studi al Pontificio Istituto Biblico, ottenendo l'abilitazione all'insegnamento della Sacra Scrittura.
Rientrato in diocesi occupò diversi e delicati incarichi. Per quanto riguarda l'insegnamento fu catechista all'Istituto Tecnico di Gorizia, insegnante di scienze bibliche nei Corsi Teologici e di francese ed altre materie nel Ginnasio-Liceo del Seminario. Qui da professore fu nominato in seguito pro-Rettore.
Il 17 aprile 1951, a soli 30 anni, venne elevato alla dignità di canonico teologo del Capitolo Metropolitano Teresiano di Gorizia.
Divenne segretario del Comitato per l'Anno Mariano, esaminatore prosinodale, convisitatore per le visite pastorali, segretario della Commissione per le Conferenze del Clero, consigliere della Pia Opera Diocesana per le Vocazioni e il Seminario, censore dei libri, promotore di giustizia del Tribunale ecclesiastico metropolitano.
Nel 1952 e ‘53 mons. Fain si fece particolarmente notare per praticità organizzativa rivestendo la carica di segretario per il Congresso Eucaristico diocesano e per le celebrazioni del bicentenario dell'Arcidiocesi di Gorizia. I suoi molteplici contatti con tutte le autorità misero in risalto le sue doti di intelligenza, prudenza e capacità. Nel maggio 1954 fu nominato presidente dell'Opera Pontificia di Assistenza, fu in continuo movimento, in un susseguirsi interminabile di viaggi e di attività benefiche, provvedendo al funzionamento della mensa pontificia ed all'assistenza degli operai dei corsi di addestramento professionale e di tanti cantieri di lavoro; non ultima l'attività a favore delle colonie marine montane dei bambini della diocesi. Grande merito di mons. Fain fu la ideazione e costruzione del grandioso complesso della Colonia alpina dell’O.D.A. a Forni di Sopra.