ITAPAC

 

Ho di recente provveduto a riorganizzare la cantina ed ho trovato, tra le altre cose, alcune stampe di files che avevo messo da parte chissa' quanti anni fa e che non ricordavo certo di avere...

Il primo file e' il log di una chat fatta dal sottoscritto con un SYSOP di una BBS amatoriale di Milano (ricordo il nome ma non lo faro' perche' ho poi saputo che tale SYStem OPerator, un ragazzino di 14/15 anni era finito in guai grossi per qualche problema con il Videotel...e gli era stato interdetto l'uso del computer dal padre per non so quanto tempo...ma questa e' un'altra storia)...che su un amiga 500 senza HD gestiva tranquillamente il tutto.

Ebbene dopo aver pigiato [Y]ell at Sysop (chiama il sysop) e con molto social engineering (=leccaggio) mi ero fatto spiegare come (in linea del tutto teorica, e' chiaro!) entrare nella rete a commutazione di pacchetto italiana ITAPAC di straforo e poi con facilita' poter telefonare a banche dati di tutto il mondo al costo di una urbana (di notte uno scatto di 200 lire ogni 20 minuti!). Per i lettori pił giovani e' appena il caso di ricordare che in Italia di internet nemmeno si parlava e la telematica si faceva con delle BBS (Bulletin Board Systems) che ovviamente era molto meglio fossero a tiro di telefonata urbana. Ebbene una via di uscita facile era rappresentata da Itapac, appunto, che al numero 02-8559 rispondeva circa cosi':

 

ACP:** I T A P A C ** MILANO 32  PORTA: 7

spesso il numero era occupato ed una buona tecnica era quella del 197 (chiamata urgente...), bastard inside ma efficace.

A questo punto appariva un simpatico cursore (*) dopo cui bisognava inserire la sequenza NUI-NUA ovvero ad esempio:

NIV0OXX-22900113 [RETURN]  (XX e' camuffato)

Dove la prima e' la cosiddetta Network User Identifier ==> la password, mentre la seconda Network User Address e' l'indirizzo da chiamare.

Un paio di curiosita' sui numeri sopra elencati: il primo, narra una leggenda metropolitana, altro non sarebbe stato se non una password demo dell'allora SIP, utile a fiere e manifestazioni e copiata con un po' di    social engineering da finti tonti che si rivolgevano ai tecnici....si diceva poi che in realta' le stesse NUI fossero messe in circolazione da fonti interne alla ditta, questo perche' il 90-95% del traffico era si abusivo ma buono a giustificare l'esistenza in vita del servizio stesso, che veniva giudicato in base ai contatti e non ai profitti. Per quanto riguarda la NUA essa altro non era che la chat ante litteram SAMANTHA di Videotel, raggiungibile anche da Itapac. Questa chat era sempre zeppa e molto simpatica...e qui era cominciato il brutto vezzo di molti uomini di fingersi donne per prendere in giro gli allupati di turno...si diceva che un buon 80-90% degli utenti fossero finte donne!

Tornando alla NUA circolavano sempre su BBS come quella del giovane emulo di Mitnick liste di cosiddetti OD (= Out Dial), che si distinguevano in Locali e Globali. Gli OD altro non erano che computer collegati ad un modem in praticamente tutto il mondo, particolarmente gli Stati Uniti ed il Canada. Da ognuno di questi, comandato in remoto, era possibile inviare pochi comandi (d= dial e ATDP per comporre) ma sufficienti ad inviare telefonate Locali a BBS del luogo. I Globali, ovviamente, piu' rari di un C= 64 educator, permettevano di fare telefonate anche internazionali. Da qui il paradosso che c'era gente che per telefonare da Milano a Brescia faceva il giro del mondo via rete piu' una telefonata internazionale...ah, dimenticavo, Itapac andava da principio a 300 Baud (sisi...avete capito bene...), dopo poco a 1200 e poi, in pochi nodi anche a 2400 (per chi poteva permettersi un simile modem).

Alcune chicche: consigli su come procurarsi le NUI

"...il modo piu' sicuro e piu' facile e quello di copiarle alle fiere in cui Italcable o comunque operatori dispongono di collegamenti in rete di tipo X28 commutato. Avvicinatevi all'operatore e domandategli : "quello e' un MODIM?" , l'operatore (se avra' tempo) si impietosira' di fronte a tanta malcelata ignoranza e si sentira' tranquillo anche nel digitare la propria password. Voi, con allenato colpo d'occhio, dovete leggere la tastiera e memorizzare la NUI..." e poi prosegue " ...agli stand dell'italcable tutto cio' che trovate va' preso: quaderni, agende, block notes...".

Chissa' che pensavano i tecnici Italcable che alle fiere perdevano ogni tipo di oggetti personali...

I "siti" piu' richiesti erano, si dice, quelli del CERN di ginevra che pare fornisse un ingresso di straforo in internet (che nulla aveva a che vedere con quello attuale) e quello del Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano che pare fornisse accesso via modem a tutta Italia.

 

R00t_Sector aka Roberto Tomaiuolo

 

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