Arthur Rimbaud, poeta francese

Arthur Rimbaud

(Charleville 1854 - Marsiglia 1891)

Poeta francese

 

Arthur Rimbaud può essere considerato uno dei padri della poesia moderna. La sua vita avventurosa e "maledetta" lo portò a bruciare ogni ispirazione poetica all'età di soli 19 anni: ma nel breve corso della sua adolescenza lasciò la testimonianza di una poesia totalmente nuova.

Con l'opera di Rimbaud la parola varca, forse per la prima volta, il limite del suono e del segno scritto per entrare nell'inesplorato mondo dell'inconscio e del sogno, dove i sensi liberati partecipano alla costruzione di una nuova, terribile e paradisiaca al tempo stesso, realtà.

Tutta l'opera poetica di Rimbaud fu composta durante l'adolescenza.

Condannando i poeti che l'avevano preceduto, salvo poche eccezioni tra cui Charles Baudelaire, che egli definì il "primo veggente" ma del quale criticava la mancanza di audacia formale, Rimbaud si proponeva di afferrare l'essenza del reale attraverso un metodo preciso che espresse già nel 1871 nella famosa Lettera del veggente indirizzata a Georges Izambard, suo professore di retorica: per Rimbaud, l'autentica lucidità, prerogativa del poeta veggente, può essere raggiunta soltanto superando i limiti imposti dalla coscienza chiara delle cose attraverso un "lungo, immenso e ragionato sregolamento di tutti i sensi".

Tale procedimento, che comporta la sperimentazione di tutte le tecniche allucinatorie compresi alcol e droga, condanna il poeta a una posizione sociale di marginalità ma gli evita di cadere nei luoghi comuni, nei percorsi abituali del pensiero, e gli consente di trovare la misteriosa chiave della realtà.

 

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