Dichiarato Monumento Nazionale dalla Direzione generale delle antichità e Belle Arti il 22 agosto 1902. Imponente, sobrio, a forma di quadrilatero irregolare, avente agli angoli quattro torri rotonde merlate a coda di rondine, tutte munite di feritoie.

   Veduta frontale del castello

 

Nell'interno e al centro del Castello, nel cortile scoperto, sorge la Torre Quadra, non merlata che presenta una configurazione Normanna (costituisce il Maschio o Mastio del Castello), su di essa svetta un archetto in muratura, testimonianza della sottosante Cappella,  mentre, tra le torri del lato sud vi è la piccola Torre quadra merlata.

Piccola Torre Quadra

 

La Torre di N. Ovest è sormontata da un piccolo campanile aperto, su due colonnine in mattoni, con struttura ad arco, che, per la sua posizione, figura quale punto trigonometrico nelle vecchie mappe topo-geografiche dell'Istituto Geografico Militare.

 

 

Veduta Torre di N.Ovest  e cammino di ronda

 

Nato come tenimento fortificato,nel corso dei  secoli è stato adibito a dimora dei duchi De Sangro,principi di San Severo.Dal 1400 il maniero ha cambiato il suo aspetto originario,tanto che oggi difficilmente sono individuabili le varie destinazioni d'uso.Il Fossato,che in tempi lontani circoscriveva il castello in tutti i suoi lati e che era pieno d'acqua e profondo circa sei metri,lo recinge oggi per tre quarti e mezzo della sua estensione; è delimitato da un parapetto in muratura,che si distende nella parte frontale principale,fino ad incorporarsi ed a limitare una elegante loggetta ad archi colonnati attaccata alla torre di Sud-Est.

Loggetta

La Loggetta è coperta,perché a corpo rientrante,ma essa dà luce alla nuova grande sala delle udienze,mentre si proietta esternamente sull'ampia Piazza Paolo De Sangro,mediante una balconata a due ringhiere in ferro.Sul pavimento, a sinistra di chi si sporge,si nota una botola quadrata,attraverso la quale ed a mezzo di una scala a semicerchio si accedeva al frantoio e al forno sottostanti.

Fossato sul lato Nord del Catello

 

Dagli altri lati il fossato degrada dolcemente oltre la torre di sud-ovest, dall'intorno e dal fondo della quale ci si addentrava in una galleria ,oggi non più esistente,attraverso cui anticamente,i De Sangro si recavano dal Castello alla Cappella Del Rosario della Chiesa Matrice di San Nicola. 

L'ingresso esterno principale,sul lato Est,si presenta con due gradi pilastri attaccati al parapetto del fossato;in apparenza semitorri o colonne spaccate,hanno una feritoia-spia sulla propria rotondità,in cima presentano una modanatura semplice,che richiama il capitello composito.L' ingresso del Castello era una volta fiancheggiato da due garitte,poste al limite del fossato, proprio dove nasceva il ponte levatoio,che era azionato mediante catene in ferro,scorrevoli lungo i fori , oggi ancora riconoscibili.Il ponte levatoio fu sostituito, dopo il 1780, con quello fisso esistente,lastricato  di pietra viva,costeggiato da due spallette e poggiante su due arcate piatte, con i timpani pieni.

 Sulla Torre di Nord-Est si nota all'esterno il fregio della famiglia Gianvilla,feudatari di Torremaggiore nel sec.XIV.

Ingresso

Ponte fisso di ingresso

Torretta quadra e aggetto a rettangolo

 

La mezza facciata a Sud presenta tra le finestre un aggetto a rettangolo -che fa pensare ad una torretta di osservazione di ruta o ad una colombaia militare -alto un tre metri e sporgente circa cm. 30 sorretto da beccatelli.

Tra le Torri Sud-W. e S.-Est,come si è detto, sporge la la TORRETTA QUADRA, un raro esemplare architettonico dell'Italia Meridionale la cui merlatura alla ghibellina come le altre torri,si conserva pressoché intatta.

Questa sporge dall'edificio circa due metri,la stanza del piano superiore,una volta era usata dalla gendarmeria.

 

Bifora Aragonese vicina  alla torre quadra