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Varcato
il portone,si attraversa l'atrio coperto,su cui si affacciano porte di
vani a piano terra e sotterranei. Passando sotto un arco scemo poggiante
su due colonne tonde semi incorporate nel muro,ci si trova nel
CORTILE, in cui si notano:
a
sinistra, due Portali, di buona fattura il primo e artistico il
secondo, sulle cui fronti è inciso lo stemma della famiglia De Sangro;
a
destra, una bassa gradinata di mattoni che mena al piano
rialzato,immettendo in stanze riservate alla gendarmeria e oggi come
sede del museo archeologico di Fiorentino;
Museo
Archeologico di Fiorentino |
Soffitto
ligneo presente nel piano rialzato |
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Atrio di
ingresso
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Lapide
presente all'interno dell'atrio del Castello |
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Scalone
principale
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Parapetto in
muratura della Loggetta |
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ancora
a destra ,subito appresso lo scalone principale, che per due ampie
rampe ed una Loggetta, porta agli appartamenti superiori ove il
feudatario e la corte principesca svolgevano la loro vita; più avanti
sempre sulla destra, sotto un arco a tutto sesto, una larga scalinata
per la quale si scende negli scantinati, una volta prigioni e
magazzini; oltre più sorge la TORRE QUADRA, sulla cui facciata
alla sinistra di chi guarda, in alto, si ammira la MERIDIANA,che
riporta l'importante storica iscrizione:
PAVL.III
-SS.PR.-1592
Meridiana
La
Corte scoperta, infine, si interrompe sul fondo ed origina un androne
coperto, una specie di portico, le cui due esterne addossate e per
le metà incorporate nel muro di destra e sinistra. Le colonne sono
tonde, a capitello rinascimentale piuttosto composito, e generano tre
archi a corda diversa, dei quali il centrale a tutto sesto e i due
laterali a pieno centro, su un corto piedritto.
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I
locali che danno sul portico erano assegnati un tempo al personale di
servizio.
Il
visitatore,dopo aver asceso lo scalone si trova sulla elegante e già
citata LOGGETTA,che si proietta sul descritto cortile.La
Loggetta appare subito coi suoi due specchi, cui fanno corona due
archi a pieno centro,divisi da una colonna a fusto liscio su base
quadrata,che poggia e fuoriesce da un parapetto in muratura, i cui
davanzali sono ricoperti di una lastra in pietra viva, sporgente ai
lati aperti.Sul corpo esterno del parapetto si ammira lo stemma
gentilizio in pietra dei De Sangro.
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Loggetta
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Cappella
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Alla
destra di chi giunge sulla Loggetta,si presenta una porta che immette
nelle stanze dell'ala Ovest del Castello.In quest'ala del palazzo, si
notano due ambienti particolarmente interessanti: la stanza del
Tesoro e la Cappella.
La
Stanza del Tesoro altro non è che il piano superiore della Torre
Quadra, la cui volta è a botte ogivale.
La
Cappella, presente in una sala quadrata attinente al stanza del
tesoro, sulla parete frontale a destra di chi entra,in testa alla
quale, infissa nel muro, vi è una targa rettangolare in pietra, su
cui è incisa la seguente iscrizione, a caratteri romanici:
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Piccola
e graziosa, La Cappella, arieggia, nell'assieme, il primo barocco.
Essa è semicircolare, siccome ricavata dalla torre di N.-Ovest, con la
quale fa corpo ed al cui restante vano interno si accede mediante una
porticina posta, a sinistra di chi entra, al limite della curva.
Al
centro della parete di destra, si scorge una cornice composita,
di forma ovoidale, che è rotta alla base da una foglia d'acanto ed è
sovrastata, sovrastando a sua volta, da un complesso ornamentale a
volute di largo respiro.
Dai
lati della strozza della foglia sopra rappresentata, si delinea una
cartella pendente, rotta a frastaglio, che si conclude su una foglia
di acanto.
Una
grande cartelle, poi, circoscrive nel suo corpo la più piccola
cartella avanti descritta, e la sormonta coi lobi superiori, la cui
punta delimita parte della cornice ad ovolo.
Tra
la foglia di acanto della cartella piccola ed il lobo centrale della
cartella grande, sbalza una mensola reggicandeliere, cui fa da
supporto decorativo una foglia d'acanto.
Due
eleganti roselle decorative,poste ai lati superiori della cornice,
completano il quadro.
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Cornice composita lato destra Cappella
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La Nicchia e
l'Altare della Cappella
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Testa cherubino |
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Di
prospetto alla porta sorge l'Altare, sul quale si eleva una Nicchia,
a sua volta dominata da una cartella con scritta.
L'altare
consta di una piccola mensa lignea poggiante su due mensole
inginocchiate; non si riconosce, sull' Altare, alcuna traccia
di Ciborio, se mai esisteva.Con ogni probabilità la pisside veniva portata
nella Cappella, forse custodita in una teca, solo in occasione
delle celebrazioni.
La
Nicchia è tutta d'azzurro cielo a pittura, trapuntata di
stelline, ed è delimitata da una doppia cornice, fiancheggiata da
lesena con finto capitello, ricco questo di foglie d'acanto e di altri
motivi ornamentali.Dalla gola delle due lesene, perfettamente eguali,
nasce un pendole con elementi vegetali, e più sotto sbalza una mensoletta
reggicandeliere, a sua volta retta dalla testa di un
cherubino, armonizzata tra due volute sporgenti e complete, le cui
spire fuoriescono a punta centrale. Sotto la testina dell'angioletto,
vi è una sobria foglia d'acanto a palmetta del tipo classico: il
pieno complesso, su di un piedistallo.
Sulla nicchia appare una
Cartella con
modanature,
rotta ed appena frastagliata, con cartoccio ad orecchio, nella quale è
incisa la seguente scritta:
ALTARE
PRIVILEGIATU IN PERPETUM
a
testimonianza dei particolari privilegi goduti dalla famiglia De Sangro,
anche nel campo ecclesiastico.
Nell'interno
della Cappella, sulla parete di sinistra vi era un affresco -
rappresentante la Sacra Famiglia nel Presepe - forse di Scuola
Seicentesca.
Si
ritiene, molto verosimilmente, che la Nicchia ospitasse la statua di
Sant'Anna, alla quale i De Sangro erano particolarmente devoti, e che
nei due specchi a muro incorniciati fosse affrescata l'effigie o
collocato il ritratto dei Santi Oderisco e Gemellina della Famiglia De
Sangro
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La
visita al Castello riprende e, dalla Cappella, si ripercorre il
cammino a ritroso, per ritrovarsi sulla Rappresentate loggetta dello scalone.
Precedendosi
oltre, compare un ampio pianerottolo, sul quale si affacciano una porta frontale e due ingressi laterali, che portano, sulla sinistra
alla SALA DEL TRONO .L'ingresso di destra era sormontato, in
tempi lontani da un fregio in pietra, i cui ornamenti magniloquenti
erano costituititi soprattutto di volute a spirale.
Varcata
quella soglia di destra, si percorre un lungo corridoio, in
fondo al quale vi è la descritta nuova Sala delle Udienze, ove
si ammira- sulla parete di sinistra entrando- un caminetto in
muratura, interamente rivestito e modellato da pietra marmorea, dalle
linee simmetriche ed armoniose, di tipica fattura rinascimentale.
Sulla sinistra del corridoio, in contiguità con la Sala delle
Udienze vi è la Stanza Da Letto.
La
pavimentazione dell'edificio era in parte in piastrelle quadrate e
maiolicate, a disegno fiorate, ed in parte in normali mattoni
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Veduta del
castello |
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Veduta
lato Ovest del Castello |
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