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E' uno dei piu
importanti della Sicilia, per gli avvenimenti storici,
per il sapiente adattamento alla morfologia e altimetria
del posto. Una fortezza difesa da piu' cinte murarie e
dal mare che la circonda; esso ha costituito nei secoli
importante luogo di guardia e di controllo di uno dei
punti piu' caldi delle coste siciliane. Milazzo, Rometta,
Taormina e Tindari, erano infatti i posti strategici del
circuito difensivo bizantino. |
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Al periodo arabo
l'elemento piu' antico del castello, il "Mastio" conosciuto come "Torre
Saracena". Costruito da qualificate maestranze
arabe, è un tipico "donjon" dal corpo
parallelepipedo, a tre elevazioni, con piccole finestre e
spigoli in pietra lavica a formare decorazioni a spina di
pesce. |
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Particolare
interessante e' un disegno sitlizzato in pietra lavica in
uno spigolo delle mura medievali. Secondo alcuni è
l'occhio del falco Horo, simbolo egiziano di
inespugnabilita'. Secondo altri è uno "Scarabeo"; sui cui occhi il sole punta
dritto nel giorno dell' equinozio di primavera. Gli
abitanti potevano così sapere l'evolversi delle
stagioni, dovendo rimanere per lunghi periodi
all'interno. |
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Il castello
arabo-normanno fu oggetto di lavori di fortificazione
(1240) sotto la direzione di Riccardo da Lentini, cui si
devono le opere di architettura militare dell' epoca di
Federico II. La parte residenziale, adiacente al mastio,
risale proprio all'epoca federiciana. Il suo fulcro e'
un' ampia sala a pianta rettangolare, scandita da austeri
archi ogivali in pietra lavica. Le finestre ed il grande
camino, fanno capire la natura residenziale e privata di
questo ambiente, successivamente adibito a "Sala del Parlamento". |
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Una grandissima
cisterna seminterrata si trova nell' atrio del Mastio,
con acqua presente in ogni stagione ed una singolare
"camera delle torture" La cinta muraria di
forma trapezioidale, con torri angolari e mediane, va
fatta risalire all' epoca sveva. Sotto Alfonso il
Magnanimo, si costrui' la cortina di mura con cinque
torri semicilindriche (1450). |
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Tra le due torri
settentrionali fu aperto il varco di accesso con un
archivolto sormontato dallo stemma dei re cattolici;
all'interno delle mura furono ricavati corridoi e
depositi per armi e polveri. Per volere del vicere'
Ettore Pignatelli, si avvio' una nuova fase di
rifacimento delle strutture difensive, con la costruzione
della "cinta
muraria spagnola". Iniziata nel 1523, fu conclusa nel 1605. Gli
spazi interni delle mura, coperti da una volta a botte,
furono impegnati come magazzini. |
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Fra le cinte murarie,
quella aragonese e quella spagnola, era ubicata la "citta' murata", in cui sorgevano il Palazzo dei
Giurati e le atre residenze della citta'. Carlo V° nel
1535 e l' arch. Camillo Camilliani alla fine del XVI sec.
fecero ulteriori fortificazioni al castello.
Importantissimo e' in "Duomo Antico" la cui costruzione su progetto
attribuito al Camilliani, fu iniziata nel 1608 e si
protrasse con lavori di abbellimento fino ai primi del
XVIII sec. Restaurato di recente, ha una caratteristica
cupola, e molte tele si possono ammirare all' interno
dell' attulale Cattedrale di S. Stefano in Milazzo. |