TRADUTTORI PER LA PACE

TRANSLATORS FOR PEACE

TRADUCTEURS POUR LA PAIX

ÜBERSETZER FÜR DEN FRIEDEN

TRADUCTORES POR LA PAZ



Carta
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CARTA DEI TRADUTTORI PER LA PACE

I promotori dell'associazione Traduttori per la Pace hanno concordato i seguenti principi ispiratori e obiettivi dell'associazione. Questo testo è stato letto e approvato dai firmatari e verrà distribuito a tutti coloro che desiderano aderire perché lo leggano e approvino prima della loro adesione formale.

1. Costituzione dei Traduttori per la Pace

Traduttori per la Pace è una libera associazione di traduttori di ogni paese e nazionalità. L'associazione è stata costituita dai sottoscritti promotori per diffondere, in tutte le lingue e attraverso qualsiasi canale, ogni messaggio contrario alla guerra, e in modo particolare all'utilizzo della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. L'associazione nasce nel contesto storico della guerra lanciata dai paesi dell'alleanza Nato contro la Serbia, come tentativo di risposta alla mancanza o alla distorsione delle informazioni che i promotori ritengono essere il frutto del muro propagandistico presente sia nei paesi dell'alleanza occidentale che in Serbia.

2. Il nostro impegno di volontariato

I promotori e gli aderenti ai Traduttori per la Pace si impegnano a dedicare una parte del proprio tempo alla traduzione e alla diffusione di ogni contributo utile ad affrontare e ad allargare il dibattito sulla guerra e in modo particolare su tutto ciò che le moderne guerre tecnologiche comportano in termini di costi umani, ambientali, di democrazia e di diritti dell'uomo.

Il nostro impegno di volontariato intende muovere dall'attuale conflitto nei Balcani per allargarsi agli altri conflitti a livello mondiale con un unico fondamentale impegno: favorire il più possibile la comunicazione e il dialogo tra i popoli e le etnie, offrendo le nostre competenze professionali e il nostro impegno umano.

I promotori intendono mantenere il proprio impegno anche quando i riflettori dei grandi mezzi di comunicazione sono spenti e i conflitti in ogni parte del mondo sono dimenticati. In particolare, con riferimento all'attuale conflitto, continueremo a contribuire alla traduzione di ogni informazione sulle sofferenze dei profughi albanesi e della popolazione serba anche quando l'attenzione dei mezzi di informazione sarà diminuita, nel caso si raggiunga, come ci auguriamo, una rapida soluzione del conflitto. In questo senso, massima attenzione verrà data ai documenti, provenienti da fonti accreditate, dedicati alle responsabilità in merito alle violazioni dei diritti umani e ai crimini contro l'umanità commessi dalle parti in causa in questa guerra e negli altri conflitti a livello globale.

3. Il nostro impegno professionale

I traduttori aderenti all'iniziativa si impegnano a svolgere il lavoro di volontariato con la massima professionalità, rispettando le informazioni del testo originale e traducendole nel modo più fedele e accurato possibile.

4. Scelta dei testi da tradurre

Ogni traduttore aderente all'iniziativa potrà scegliere in piena autonomia i testi da tradurre. I testi potranno provenire da giornali o riviste, da organizzazioni non governative, associazioni, ecc.

Verrà data la precedenza a testi non strettamente di attualità e che possano contribuire ad allargare il dibattito sulla guerra e sulle sue conseguenze e a informare la pubblica opinione perché prenda una posizione consapevole e informata contro l'utilizzo della guerra in ogni parte del mondo, favorendo al contrario lo sviluppo di ogni mezzo diplomatico e democratico per la risoluzione delle controversie, e in modo particolare il ricorso alle organizzazioni internazionali e l'adesione ai principi della legalità.

Non verranno tradotti testi in cui le informazioni non siano attribuite a fonti precise e verrà data preferenza a documenti provenienti da organizzazioni riconosciute per la loro attendibilità e per il loro impegno a favore della pace e del dialogo tra i popoli.

5. Principali campi di lavoro

I promotori identificano i seguenti principali campi di lavoro a cui dedicheranno il proprio impegno di traduzione e diffusione del proprio lavoro: Democrazia e diritti umani, Armamenti, Organizzazioni internazionali, Ambiente, Associazioni e Ong.

Particolare attenzione verrà data al ruolo attuale e futuro delle Organizzazioni internazionali per la risoluzione pacifica dei conflitti internazionali e, in modo particolare, al ruolo di un futuro Tribunale sui crimini contro l'umanità, che i Traduttori per la Pace auspicano venga costituito e reso operante al più presto.

6. Modalità di diffusione dei testi tradotti

L'associazione realizzerà una pagina web su cui verranno presentati i testi tradotti dai promotori e dagli aderenti. La pagina web verrà pubblicizzata nel modo più ampio possibile ai mezzi di informazione che potranno utilizzare liberamente e gratuitamente i testi tradotti ma che dovranno impegnarsi a citare la fonte della traduzione nonché l'associazione Traduttori per la Pace e il traduttore che ha svolto il lavoro.

I Traduttori per la Pace ritengono che le informazioni contrarie alla guerra debbano raggiungere il massimo numero di persone, per cui cercheranno di favorire, oltre ai normali canali quali Internet e la carta stampata, ogni occasione di diffusione del proprio lavoro di informazione (radio, televisione, ecc.).

7. Problemi di copyright

I testi non protetti da copyright verranno offerti sulle pagine del sito web dei Traduttori per la Pace e saranno disponibili per la lettura di chiunque acceda alle pagine. I testi protetti da copyright verranno invece presentati con una breve descrizione della fonte e dei contenuti e messi a disposizione degli organi di informazione che abbiano provveduto a ottenere i diritti di copyright dall'autore e/o dal giornale (o altro mezzo) che abbia pubblicato il testo originale.

I promotori di "Traduttori per la Pace"

Laura Cancellieri, Martina Ciabatti, Claudine Cocozza, Cristina di Gaetano, Giovanni Iacovoni, Fulvio Giglio, Barbara Lassandro, Angelo Magliocco, Claudio Maioli, Laura Martinelli, Valeria Poli, Alfredo Rocca, Andrea Spila, Stefano Spila, Cecilia Tavanti.
 
 

Roma, 24 maggio 1999