Parchi Archeologici, Riserve Naturali

Provincia di Trapani
Complesso Arheologico Cave di Cusa

 

 
Complesso Archeologico

Sono una delle meraviglie della Sicilia la cui visita è indispensabile per chi voglia poi ammirare la grandiosità dei templi selinuntini. Si entra nell'aria archeologica e non si sa bene dove guardare: per ogni dove si estende un uliveto rigoglioso, le filiere interotte da alberi di fico e di mandorli. Li si può trovare nel cuore del parco un plurimillenario cantiere, testimonianza del duro lavoro delle maestranze selinuntine e dei loro schiavi. Una visita a Selinunte, il più vasto bacino archeologico del Mediterraneo, trova qui il suo ideale coronamento: da questo luogo, a circa otto km dalla città, venivano tratti i materiali per la costruzione dei grandiosi templi urbani.

Il calcare tufaceo, è stato il preferito dai selinuntini per l'edificazione dei propri monumenti e per il quale questo popolo nutriva un vero amore, tanto che sono gli unici ad averlo usato anche per decorare i propri templi. Il tipo di trasporto usato, dipendeva dalla pesantezza delle rocche: le più leggere (diverse tonnellate) erano trascinate su carri a due ruote, quelle più pesanti, invece, all'interno di una speciale struttura ideata dall'architetto Chersione, ovvero su slitte di legno trainate da buoi e schiavi. Il lavoro nelle cave fu iniziato nel VI secolo. Scalpellini, cavatori e schiavi vi si avvicendarono per circa duecento anni, abbandonandole dopo l'assalto e la distruzione di Selinunte da parte dell'esercito cartaginese nel 409 A.C.

Cave di Cusa

Oggi le cave appaiono abbandonate all'improvviso durante il lavoro, come se attendessero una ripresa, dopo circa 2.500 anni.

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