FIAT

La Fiat era la maggior produttrice europea di trattori anche prima di acquisire nel 1991 il controllo della New Holland, settore agricolo della Ford. Impiantata a Torino nel 1899 da Giovanni Agnelli, Fiat è l'acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino. Il primo modello di trattore dell'azienda fu il 702, realizzato nel 1918 e basato sulle trattrici per cannoni della Prima Guerra Mondiale. Il 702 era azionato da un motore a valvole laterali da 6,23 litri (6230 cm3) che con la variante 703 fu prodotto in altri 2.000 esemplari. Nel 1929 la fabbrica vendeva trattori a un ritmo annuale di oltre 1.000 unità. Dopo una fase di depressione agli inizi degli anni '30 durante la quale furono venduti annualmente solo alcune centinaia dei modelli più piccoli, nel 1932 la Fiat riuscì a invertire la tendenza con il cingolato 700C. Nel corso del decennio la fabbrica adottò il sistema Borghetto il quale permetteva ai trattori di avviarsi a benzina e poi di funzionare a gasolio, un principio questo applicato anche ai cingolati International. Nel 1949 le vendite decollarono decisamente con una produzione di 1832 mezzi grazie a un vero gioiello, il 600 da 18 cavalli, al quale nel 1953 seguirono altri modelli diesel più piccoli. Nel 1955 la fabbrica iniziò a produrre anche modelli con trazione integrale. In seguito la produzione raggiunse un vero boom fabbricando ben 22.637 trattori nel 1959, 55.735 nel 1968; 78.934 nel 1976, 116.000 nel 1995, fino a raggiungere quota 1.500.000 nel 1980. Anche l'esportazione andava bene, passando dai 504 trattori nel 1948 ai 15.488 del 1955 e agli oltre 50.000 raggiunti per la prima volta nel 1976. I Fiat erano esportati negli Stati Uniti dalla fabbrica di macchine per foraggio Hesston, consociatasi alla FiatAgri nel 1977. Agli inizi degli anni '50 la Fiat aveva stretto legami commerciali con la francese SIMCA, che dapprima fabbricava auto Fiat e in seguito i trattori francesi SOMECA utilizzando progetti Fiat. Verso gli anni '70 tra le varie licenzatarie internazionali figuravano la rumena Uzina Tractorul Brasov (UTB), la turca Turk Traktor, la iugoslava Tovarna e l'argentina Fiat Concord. Dopo un cambio di strategia avvenuto nel 1974, la Fiat si unì alla Allis-Chalmers dando vita alla Fiat-Allis per fabbricare una linea di cingolati prodotti in Brasile, Stati Uniti e Italia, terne a ruote (Stati Uniti e Inghilterra), scavatrici (Italia e Brasile) e livellatrici e ruspe (Stati Uniti). Dal 1979 la Fiat rafforzò i rapporti con l'America del Nord vendendo in Europa sotto il suo marchio i grossi trattori Versatile canadesi con trazione a quattro ruote. Nel corso degli anni la Fiat ha rilevato molte altre piccole fabbriche di trattori, acquisendo così modelli e progetti sotto il marchio Fiat. Nel 1933 ad esempio aveva comprato la fabbrica di autocarri e trattori OM che all'epoca lavorava a stretto contatto con la Società Ligura Piemontese Automobili (SPA) già consociata dalla Fiat. La SPA costruiva dal 1926 trattori con trazione a quattro ruote su licenza Pavesi. Nel 1975 la Fiat ha rilevato la linea di produzione delle mieti-trebbia dell'azienda Laverda di Breganze. La Laverda costruiva motori ausiliari per macchine agricole fin dal 1935 più altra varia attrezzatura agricola prima di entrare nel settore delle motociclette. Nel 1984 la Fiat ha rilevato la francese Braud, leader mondiale nel settore delle macchine automatiche per la vendemmia. E infine nel 199 l'americana Case.

 

  1 Fiat 18 La Piccola    1957                            2 Fiat 702    1919                                  3 Fiat 700A    1927

       4 Fiat 700B    1930                                   5 Fiat 700B    1932                            6 Fiat cingoli 605C    1968

       7 Fiat 25R    1951                                      8 Fiat 600    1948                                  9 Fiat 703B    1924

 

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testo tratto da "Trattori classici nel mondo" di Nick Baldwin

Fonti fotografie: 1(TCM); 2(TAC); 3(ITD); 4(INT); 5(INT); 6(TAC); 7(INT); 8(INT); 9(INT).