di Angelo Manitta
Iacyr Anderson Freitas e la poesia di “Oceano Coligido”
 
La poesia brasiliana negli ultimi anni del XX secolo si è divisa in due posizioni diverse: gli epigoni delle avanguardie e coloro che se ne sono svincolati. Verso quest’ultima direzione è andato Iacyr Anderson Freitas, senza dubbio uno dei maggiori rappresentanti della poesia brasiliana contemporanea. Grande è la maestria tecnica del poeta e le sue sillogi possono essere lette come se fossero un unico poema. Ogni singola lirica mantiene un’unità di tono e ruota attorno al tema classico del viaggio, quasi odissea dell’uomo contemporaneo. Iacyr si esprime però attraverso una “poesia pura”, cioè spoglia del superfluo e dell’aneddotico, portando ad esiti molto interessanti. “Oceano Coligido”, cioè “Oceano raccolto”, è un’antologia della sua ventennale esperienza poetica ed è stata molto apprezzata dalla critica brasiliana con successo di pubblico, tanto da essere premiata dall’Unione degli Scrittori Brasiliani come la migliore opera pubblicata nell’anno 2000. «Raccogliere, nel simbolismo del mare e delle acque in movimento, significa dinamicità vitale e urto tra memoria e oblio» - afferma Fernando Fabio Fiorese nella presentazione, ma il termine portoghese ‘coligir’ ha una vastità semantica che è difficile rendere in italiano. Se nella poesia di Iacyr il mare fa da trait d’union, la morte sembra l’elemento risolutore, quasi il suggello del pensiero e della vita, espressione dell’assenza, del non essere, del negativo, ma pure dell’assoluto e dell’eterno, così come si può notare nella poesia che proponiamo al lettore.
Iniciação
 
Pousa o teu ouvido
no chão
a dureza do mundo
há muito te exiliou
do real convívio
os barulhos do mundo
pousa o teu ouvido no chão
escuta
o tempo que trascende
todas as gramáticas
todos os calendários
e que te espera
duro
       mineral
sob o lençol de todas as idades
 
qual uma árvore
crescida no porão                          
pousa o teu ouvido
e esquece
essa noite única
esse silêncio que atravessa
a soleira e o século
para testemunhar
o teu coração
que envelhece
Iniziazione
 
Poggia il tuo orecchio
sul piano
La durezza del mondo
da molto ti ha esiliato
dal real convivio
 I rumori del mondo
Poggia l’orecchio sul piano
e ascolta
il tempo che trascende
ogni grammatica
ogni calendario
E che ti aspetta
a forza
       Minerale
sotto il lenzuolo di ogni età
 
Quasi albero
cresciuto in uno scantinato
Poggia il tuo orecchio
e dimentica
Questa notte  unica
questo silenzio che attraversa
la soglia e il tempo
Per testimoniare
il tuo coraggio
che invecchia