- La
prima silloge di Monica Balestrero, giovane poetessa e pittrice
romana, dal titolo “La valigia del pellegrino”, si preannuncia
un interessante viaggio esistenziale in cui la poesia diventa
emblema assoluto di interiorità e riflessione. Lo stesso
prefatore Andrea Panerini afferma che quella della nostra autrice
è «poesia di viaggio, poesia del ritorno. Triste e allegra,
piena di speranza o di sconforto... la strada poetica poi diventa
percorso di vita, di esperienza, di sofferenza». L’intera opera
è suddivisa in nove parti nelle quali il cammino alla ricerca
dell’Io è affidato al pensiero, unico mezzo per raggiungere
l’infinito, che comincia il suo viaggio ideale «oltre le
barriere / leggero e sicuro / osando più in alto». La speranza
di aurore di salvezza, di pace, la ricerca della vera luce, della
pura Essenza, infonde sublimità e continuità all’opera. Se
nell’allegoria della nave il lirico greco Alceo si soffermava
solo sulla distruzione della nave nera, in “Nave alla deriva”
di Monica Balestrero il tutto è intriso di speranza. Se da una
parte il dolore distrugge e ferisce, dall’altra l’amore e
l’amicizia ne guariscono le ferite: «Del mio animo angosciato /
in questo viaggio della vita / ascolto e trascrivo, / rapida sulle
pagine, / il tormento e la speranza: / ombre e luci di una vita
vera». L’opera si conclude con il “Ritorno”, in cui
l’anima traduce il suo ciclo vitale nella contemplazione del
reale, spingendosi sempre di più verso la propria essenza: sono
rimasti solo i ricordi di un viaggio che si conclude tra le «ombre
di un passato / rapidamente sfuggito / nel tempo di un volo di
fantasia». Lo stile semplice permette una facile lettura,
l’aulica espressività funge da catarsi e, benché venga
utilizzato esclusivamente l’acrostico, non si scade mai nella
banalità né la lettura viene distratta da imperfezioni
stilistiche. La poesia di Monica Balestrero ha racchiuso in versi
la sublimità dell’esistenza in uno sfiorire e rifiorire
d’immagini apparendo allo stesso tempo realistica e ideale,
intrisa di misticismo e di fascino.