Monologo di un’anima
 
Ehi, tu! Dove vai, piccolo uomo? Torna ai tuoi simili. Non scappare dalle tue origini, non vergognarti del tuo passato perché ti è appartenuto. Non fuggire dal futuro perché è inevitabile e sarebbe da stupidi farselo costruire da qualcuno che non ti conosce. La tua prima responsabilità è la tua vita e quella degli altri. Guarda il mondo da una piccola finestra, e vedrai che dietro quel cupo e fetido cemento c'è una distesa di verde immensa e arieggiata. In lontananza c’è il sole che illumina la strada e porterà alla felicità, seguila. Sarà il tuo cuore a guidarti poiché nessuna verità è più giusta della sua. Sentirai gli angeli cantare davanti a quell’azzurro intenso e travolgente, in cui ti sembri perdere. In realtà non perderai mai l’orientamento perché anche di notte il buio non sarà mai così nero; una stella ti indicherà il percorso e ti proteggerà con la sua forza cosmica. Io sto partendo, ho già fatto le valigie, mezze vuote perché non serve molto per la felicità. Quando sarà il momento giusto anche tu mi seguirai, saprai quand’è il momento; la mia ombra di luce ti accompagnerà quando la tua comincerà a risplendere da sé.