Remoti ricordi 
 
Sull’aia la fisarmonica cantava
mazurche e valzer,
rumore di bicchieri su parole
di nostalgici ricordi
sotto un cielo scuro con nidi di stelle.
Poco lontano luccicava il fiume.
Uno spicchio di luna biancheggiava la vigna.
L’acqua scorreva a valle,
mormorio dolce accompagnato dal sussurro
di foglie che giocavano tra loro.
Foglie d’alti pioppi, betulle e noccioli
che facevano da sponde,
sul prato in riposo carri e birocci.
Nella cascina in deposito bionde messi,
mucchi di pannocchie,
prugne violacee e susine rosse,
fresche formagge e il canto di galline.
Infieriva la guerra,
dal paese pareva lontana;
vita paesana, sana:
casa, lavoro, chiesa!
Domeniche d’anime in festa!