Giuseppe Manitta
Matteo Cavallaro: Maximilien Robespierre tra rivolta e rivoluzione (Giarre 2001)
 
Matteo Cavallaro è uno tra i saggisti più in vista della riviera ionico-etnea. Si è occupato di storia, teatro e letteratura popolare. Tra i volumi si ricordano gli studi sull’area ionico-etnea, divisi in tre volumi, dei quali già due sono stati editi, il dramma “Maddalena”, i saggi su Santo Calì ed Edoardo Pantano.  L’ultima opera è l’ottimo saggio su Robespierre che tratta la rivoluzione francese attraverso il grande carisma del personaggio politico. Un’opera molto approfondita che parte dagli inizi della carriera politica del rivoluzionario, dalla sua adesione ai giacobini per giungere alla sua morte. Matteo Cavallaro analizza le dichiarazioni dei diritti, le costituzioni europee in rapporto a quella francese e tutto il sistema politico di Francia con le sue strutture. Ma l’occhio del critico si sofferma soprattutto sulle idee filosofiche del personaggio, analizzando anche l’influsso che ebbe il maestro Rousseau sul discepolo. Trova ampio spazio nel saggio pure l’analisi della società francese, della politica e della sua corruzione nel periodo prerivoluzionario per giungere ad una descrizione più dettagliata della grande rivoluzione. Ma l’analisi di Robespierre non si ferma solo sulla sua ideologia politica, bensì anche sulle sue virtù, sulle sue idee religiose. Coglia-mo ora che il rigore morale del rivoluzionario non bisogna identificarlo, come hanno fatto diversi storici, in freddezza e insensibilità, ma in obiettività e rigore. Matteo Cavallaro, che si mostra come sempre storico meticoloso e puntuale, alla fine si sofferma sul discorso di Robespierre del 26 luglio 1794 alla Convenzione, in cui dice di voler «soffocare gli orribili fermenti di discordia con cui si vuole incendiare questo tempio della libertà e l’intera Repubblica». Un discorso, questo, di fronte al quale non c’è alcun dubbio, come afferma lo stesso Cavallaro, che si tratta del suo testamento spirituale. Il saggio si mostra in ogni sua parte profondo nel contenuto e semplice ed espressivo nello stile, come difficilmente capita in questi casi.