- Poesia
Italiana
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- Sognando
l’orizzonte
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- L’uomo sogna che vola senz’ali
- pensieri
che si librano come aquile nel cielo
- che corrono come cavalli a briglia
sciolta.
- Come il vento che non conosce
frontiera,
- meteore che vagano nello spazio
infinito.
- Grattaceli costruiti di carta pesta,
- castelli costruiti nell’aria.
- Sogni di gloria che svaniscono come
nebbia al sole.
- Da piccolo sognavo d’arrivare
all’orizzonte;
- poi adolescente sognavo sogni proibiti
- di volare senz’ali e prendere la
luna con le mani;
- giochi di fantasia dei giovani.
- Quanti castelli di sabbia!...
- che il tempo e il vento hanno
cancellato.
- Nel libro di ognuno sta scritta la
storia,
- che il fato inesorabilmente ci
riserva;
- tragedia di crudeltà come la
chiamavano i Greci.
- Guerre e sofferenze sono maestre di
disciplina,
- e ogni mortale va incontro al suo
destino.
- Chi nasce è un gladiatore
nell’arena,
- si lotta per vincere e non morire;
- ma la vittoria è sempre dei più
forti.
- L’orizzonte pur camminando è sempre
lontano,
- il mare ci separa dalla meta;
- che pur nuotando non si arriva mai.
- La luna è alta e l’uomo non può
valicare il suo confine,
- allora si smette di sognare.
- È tempo di guardarsi allo specchio,
- e di rivedere la sua vita come un
film.
- Pensare al Creatore che ci ha fatto,
- prima che arrivi il fato dell’umana
sorte;
- che ci accompagna piano piano nella
fossa:
- è
che la storia presente va indietro nel passato.
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