di Pacifico Topa

L’amore quale nucleo della poetica di Aldo Fornari (Alla donna del mio tempo, ed. Menna, Avellino1997; Poesie per il falco, Avellino 1997; Alla mia donna, Avellino 1996; La vita accanto, Avellino 1998) 

La poetica di Aldo Fornari ha una sua particolare caratterizzazione, perché ha, come nucleo centrale, l’amore. Le composizioni si imperniano in un alternante desiderio di affetto invocato dalla persona amata. Le schermaglie amorose con cui l’autore si cimenta, suscitano interesse e stimolano comprensione, perché espresse con foga virulenta, ma anche con passionalità; persistente ardore. “La vita accanto” ha una sua configurazione sentimentale, soffusa di tristezza nel timore di non essere ricambiato; si ha l’impressione di incontrare un animo arrovellato dal desiderio, assillato dal timore, disperatamente bisognevole di affetto. La “bella donna” è sempre al centro delle attenzioni, delle invocazioni e costituisce elemento preminente nella dialogica poetica di Fornari. Lo stile è quanto mai forbito, ammiccante, pacato, oppure caldo, pregno di mestizia, disperato, corrispondente ai diversi stati d’animo dell’autore che vive la sua passione in prima persona. Una forma dialogica indiretta con cui si sviluppa la raccolta, attingendo titolazioni comuni, spunti realistici. Il rammarico della lontananza, la tristezza dell’addio, le divagazioni immaginifiche alle quali Fornari si abbandona, lasciando che i versi scorrano, talvolta dolcemente, altre volte impulsivamente, ma sempre pregni di quella sensualità che lo affascina. L’amore è simboleggiato da una fiera crudele che si diletta a torturare la sua preda. Obbiettivo di Fornari è quello di accaparrarsi il consenso del lettore, cercando con ogni maniera di estrinsecare quello che il cuore gli detta. “Alla mia donna” è arricchita dalla raffigurazione femminile ed è la conferma che la bellezza suscita, stimola, accende passioni e desideri. «Nei tuoi occhi, come nel mare notturno / vado a immergere i miei…», sintomatica espressione che evidenza un quasi morboso bisogno di un incontro. In questa raccolta non mancano note di nostalgia, di velato romanticismo, di rimembranza, elementi che non possono mancare in chi ama perdutamente e vuole che questo suo amore trovi rispondenza e condivisione… «Vorrei che tu ricordassi», un verso ribadito più volte a dimostrazione del bisogno di evocazione. Ma la mestizia riaffiora nei pensieri più tristi… «Ricordo il tempo / che mise il tuo viso / tra le mie mani / mi ricordo di ieri / per non dimenticarti». È ossessivo questo pensiero ribadito in più modi. S’intravede nei versi quella contenuta sensualità che è frutto di una passione sincera, una passione che coinvolge. “Poesie per il falco” è la sublimazione dell’amore, è una insistente dichiarazione, il falco è la potenza dell’amore che supera tutti gli ostacoli. Nella “Donna del mio tempo” c’è la documentazione delle attenzioni, addirittura «le occasioni dei sensi» ne è la riprova e nulla c’è da aggiungere a quanto già detto se non che Fornari ha codificato la passione amorosa.