di Angelo Manitta

Felipe Assumpção Gertum e il suo romanzo, affresco del Rio Grande 

Felipe Gertrum, nato nel 1958 nel Rio Grande in Brasile, ha seguito un corso di giornalismo presso la Facoltà di Comunicazione dell’Università Cattolica di Pelotas, città in cui ancora vive. Ha cominciato la sua carriera letteraria a 23 anni, pubblicando articoli di cronaca su alcuni periodici, e partecipando anche a diverse antologie. I sentimenti che gli sono peculiari, in una vera devozione verso la vita, fluiscono attraverso il suo primo romanzo: “Il paradiso di cristallo” (O paraíso de cristal), che ritrae un mondo più umano e più fraterno.
Casella di testo:

Felipe Gertum per fare apprezzare la buona lettura, ha creato nel 1989 il progetto “Scrittore fino a voi”, coinvolgendo 43 istituzioni pubbliche e private. Di recente ha lanciato un nuovo interessante progetto culturale: “Per leggere e ascoltare”. Il romanzo “Il paradiso di cristallo” è importante per essere testimone vivo di usanze familiari e sociali del Rio Grande, davvero una novità sia per il lettore che per quell’immensa nazione che è il Brasile, che conosce poco la realtà dei villaggi del Sud, le sue caratteristiche essenziali e conservatrici, i suoi lunghi passi sulla strada di un costante progresso, con la gloria del suo ricco folclore, i suoi ostacoli vinti e da vincere, le sue audaci ascese verso la perfezione. Il romanzo di Gertum è vita e documentario e, scritto in uno stile nuovo e scorrevole di incantata e ingenua semplicità, mostra verità irreversibili che a stento sembrano creazione artistica.