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Valdemes Menezes e l’amore per l’Europa
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«Per favore, viaggia con me, quasi in un reportage dell’anima perché sono sentimentale e voglio morire bambino» – dice l’autore. Mi fermo in particolare sulla sua visita italiana. Nella tappa turistica non poteva mancare Venezia, ma «quale delusione! È uguale alle altre città!» declama. Non lo incantano le sue bellezze artistiche, né le sue calli e il suo mare. A Firenze grande impressione suscita invece la Basilica di Santa Croce, dove si trovano i monumenti funerari dei più grandi geni italiani da Galileo a Michelangelo, da Foscolo a Machiavelli, da Rossini a Dante. Ma sono Pisa, la città della torre pendente, e Roma a lasciarlo incantato. Quello che lo lascia perplesso però è che in Vaticano, uno stato religioso unico, non è possibile entrare con bermuda, né le donne con vesti succinte o scollate. Eppure - commenta Menezes - molte statue all’interno sono nude e col ‘pisello’ di fuori. Ma si tratta di opere d’arte! – ironizza. Valdemes Menezes ha pubblicato diversi volumi, tra cui O Pistolão, O Portão de Deus, O Grande Momento, A invasão do Brasil. «Egli ha talento e sa raccontare una storia, cosa che è molto più rara di quanto non si immagini» scrive Pedro Cavalcanti, editore della rivista “Veja”. Mentre Leonard Smeele aggiunge: «Valdemes conosce le ore amare delle grandi città». |
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