Il mulo e il somaro
 
Satollo un mulo con le dolci biade,
d’altro non si dava mai pensiero:
sol disprezzare un povero somaro
che mangiava paglia e un po’ di fieno:
«Ma com’è brutto! Specie quando raglia,
sempre che dimena quella coda
vedendo innanzi a sé un po’ di paglia…».
Egli l’udì; ragliando ancor più forte,
giurò di vendicarsi fino alla morte:
«Sei proprio un mulo per davvero!
Sparli di me, povero somaro,
solo perché mangio un po’ di fieno…
Se ti guardassi invece la tua coda,
di me più non diresti una parola.
Per tutti hai da dire bastardo mulo:
anche a tuo padre dai calci in culo!».