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Poesia
Italiana
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Salomè
- Spronata da madre impura che,
- rutilante di orpelli, ti ordinò
- secca: “Convinci mio marito!”
- per vendicarsi dell’acerba
- critica di un uomo santo, danzasti
- Salomè in un cerchio di faci,
- crotali, lascive mani protese,
- avvolta solo in sette veli dei
- colori dell’iride.
- Li toglievi lentamente, girando
- con voluttuose movenze, uno dietro
- l’altro, come petali da un fiore.
- E al patrigno convinto la testa
- chiedesti del profeta.
- Ma chinandoti a baciarne la fredda
- bocca sull’aureo vassoio, scopristi
- forse di avere sacrificato solo un
- tenero, innocente agnello.
- E per vincere lo sgomento, il
rossore
- e il pentimento, ti rifugiasti,
- nuda, nella più segreta delle tue
- stanze, a piangere non vista
- le più amare lacrime della tua vita.
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