Uomini Illustri. . .   

  Gaetano Morizzi

  Nacque a Tresilico il 19 febbraio 1794, cognato di Rosa Vorluni,  studente di chirurgia. Si sposò ben due volte, la prima con Rosa Pugliese (con la quale ebbe quattro figli), e, dopo la morte di quest'ultima con D. Raffaella Vorluni (con la quale ebbe dieci figli). Fu Sindaco nel  1819, si laureò in medicina, medico di professione, venne a morte il 2 febbraio 1853... Miracolato dalla Madonna, per riconoscenza, oltre che per fede si è dedicato alla cura dei bisognosi prestando la sua opera gratuitamente, e con la mediazione di Rosa Vorluni tra la Madonna e lui ha guarito molte malattie incurabili. Autore di un importante manoscritto dal titolo "Fiori di Grazie", dove racconta  tutta la storia: dall'origine del culto della Madonna del Pilar,    in cui erano raccolte anche delle poesie, per impegnare la devozione, ed aumentare la gratitudine verso La Gran Madre di Dio.

  Francesco Vorluni

  Nacque a Tresilico il 17 aprile 1812 e vi morì il 26 gennaio 1886. sposato con Domenica Pignataro, aveva ricoperto anche lui la carica di Sindaco. Cognato di Morizzi, fu poeta. Della sua produzione appare un sonetto dedicato alla Vergine delle Grazie, pubblicato nel manoscritto,di cui sopra; altri tre sonetti, di cui due "in lingua sicola"  e un Madrigale (vv. 8), tutti relativi al medesimo argomento sacro.

  D. Giosofatto Matalone

  Canonico, nato a Tresilico intorno al 1784 ed ivi deceduto l'11 settembre 1840. Svolgeva le sue mansioni nella vicina Terranova e dal  Grillo fu detto "esimio latinista" . Nel medesimo grillo ci è dato rinvenire la traduzione ad opera di D. Zerbi di un suo "Parvum Poema", di ben 148 versi, componimento compreso nel manoscritto di Morizzi.

  D. Domenico Lombardo

  Canonico, discepolo del ,Matalone ed anche lui egregio latinista. Nato a Tresilico l'1 aprile 1819, veniva a morte, nella contrada di Oppido denominata Vagliano,il 12 marzo 1887. Gli si deve una traduzione in lingua italiana delle favole di Fedro. Nel manoscritto di Morizzi sono raccolte, di sue opere, un'ennesima traduzione del  Parvum Poema del Matalone (vv. 223), un sonetto, una cantata (vv. 60), la Visione (vv. 126), Ode (vv.66), e La Vergine simboleggiata (sonetto).

  Giuseppe Maria Carbone

  Nacque a Tresilico il 3 giugno del  1798, sposò D. Maria Rosa Santagati ed ivi svolse la professione di medico chirurgo, Sindaco di Tresilico, venne a morte l'11 agosto 1863 e di lui ci rimangono un sonetto in lingua ed un altro in dialetto calabro, entrambi facenti parte della raccolta Morizzi. 

  Domenico Carbone

  Nato a Tresilico il 30 dicembre 1823, sposò Francesca Gangemi e vi decedette il 25 dicembre 1882. Medico chirurgo.. Di lui si ricorda addirittura un poema, comprensivo di ben 925 versi, dal titolo "Amalia di Castelli", pubblicato assieme ad altre 21 poesie nel 1859. Di Domenico Carbone si ritrova nel manoscritto del Morizzi un "Ode" di 104 versi.

  Luigi Carbone

  Fratello a Domenico, pure lui medico, fu, secondo il solito Grillo, "anch'esso autore di parecchi opuscoli in prosa e in versi". Nato a Tresilico l'1 aprile 1843, sposò Irene Donnarumma e vi decedette il 19 maggio 1926.

  D. Filomeno Carbone

  Sacerdote e fratello del precedente, nacque il 21 giugno 1838 e morì il  21 dicembre 1895. Di lui appare edito appena un sonetto dal titolo "Lo stato di Tresilico", che risulta compreso nella pubblicazione intitolata "Agli uomini onesti d'ogni paese" di F.S. Grillo(Palmi, Tip. G. Lopresti, 1908, p. 12).

 Ferdinando Carbone

  Nato a Tresilico l'8 luglio 1801 da Domenico e Caterina Carbone, sposò Maria Antonia  Grio ed ivi morì il 31 dicembre 1882. Fu Sindaco e, di sue composizioni, si conoscono soltanto delle Terzine e un sonetto, entrambi presenti nella raccolta del Morizzi e dei quali solo le prime pubblicate dal Grillo.

 Domenico Carbone Grio

  Figlio del precedente, nacque a Tresilico l'1 maggio 1839 e morì a Reggio il 4 ottobre 1905. Celebre scrittore e scienziato, scrisse e pubblicò un'infinità di opuscoli e di volumi, il più noto dei quali resta, naturalmente, quello sui terremoti di Calabria e Sicilia nel  XVIII sec., che ne consacrò la fama.

  D. Giosofatto Tedesco

  Medico, nato intorno al 1787 e morto il 16 aprile 1850. Sposo di Caterina Lamantea e sindaco del suo paese, di sue composizioni si conoscono appena un sonetto, dedicato alla Madonna delle Grazie e pubblicato dal solito Grillo ed un'Anacreontica (vv. 36) compresa nella raccolta Morizzi. Il Grillo lo disse "medico reputatissimo e filosofo".

  Giuseppe Stilo

  Figlio di Francesco e di Teresa Collufio, nacque a Tresilico il 31 marzo 1818 e morì a Oppido il 25 dicembre 1883. Allievo del Matalone, si laureò in medicina a Napoli e svolse le mansioni di direttore dell'ospedale di Oppido. L'Aliquò Lenzi (Gli scrittori calabresi, Reggio C. 1955, vol. III) afferma avere egli scritto e pubblicato "molte Relazioni mediche ed una biografia di Mons. Francesco Maria Coppola, Vescovo di Oppido"  (le cui spoglie mortali, insieme a quelle di S.E. Mons. Teta,  oggi vengono custodite nella cripta, sull'altare maggiore, della meravigliosa Cattedrale, appena restaurata, di Oppido.

 Pietro Stilo

  Figlio del precedente e di C ristina Pignataro, nacque a Tresilico il 12 gennaio 1847 e morì tragicamente a Messina,con tutta la famiglia, nel frangente del terremoto del 1908. Di professione colonnello medico, secondo il medesimo Aliquò Lenzi, avrebbe scritto e pubblicato "Notizia sul corredo medico nelle spedizioni militari", un'opera che si riferisce alla spedizione libica.

 Giosafatte Tedeschi

  Nacque a Tresilico il 26 luglio 1871 da Giuseppe e da Angiolina Palermo e morì a Roma il 4 aprile 1941. Poeta assai lodato in vita e brillante conferenziere, s'impose all'attenzione dei critici per aver, primo, effettuato la traduzione dei Fiori del male  di Charles Baudelaire. La produzione poetica dei Tedeschi risulta  assai numerosa e presente in parecchie antologie e riviste, delle quali ricordiamo: M. Moles, Scrittori,  vol. III, Roma 1931; La coltura regionale, Polistena; Alborì, Cittanova. il poeta tresilicese pubblicò in volume le seguenti opere:I fiori del male (traduzione integrale) Messina 1930; Il cantico dei cantici (poema lirico; pref. di F.S. Alessio), Palmi 1926; Leggende silvestri, Messina 1926; a Carlo Magno (poema in forma di lettera), Messina 1928; episodi di Guerra (sonetti, con lettera di S.E. Paolo Boselli); La pipa di pace - Dal Longfellow (poemetto);Per una festa di beneficenza (monologo in versi martelliani); Oppido Mamertina (scherzo in versi per filodrammatica); Romanticismo ostinato (versi).

  Geppo Tedeschi

  Figlio del precedente e di Carmelina Tedeschi, poeta futurista ed ermetico vivente, amico di Marinetti e di Boccioni, nacque a Tresilico l'11 agosto 1907, morì a Roma nel marzo del 1994. Ha conseguito molti quotati premi nazionali e internazionali. Il suo nome è presente in varie storie letterarie e le sue composizioni figurano in diverse antologie scolastiche. Alcune sue liriche sono state tradotte in inglese, tedesco, francese, portoghese, spagnolo e giapponese. E' anche pittore. Alcune Opere edite sono: Il Golfo di Genova, La terra dei vivi (Genova 1932); Un saluto (Messina 1933), Il Golfo della Spezia (1933), Idrovolanti in siesta sul golfo di Napoli (Napoli 1938), Corti Circuiti (pref. di Marinetti-Lanciano 1938), Il suonivendolo 8pref. di A. Baccelli-Lanciano 1939), I canti con l'accelleratore ( Lanciano 1940), Gli adoratori della Patria (pref. di Marinetti Lanciano 1941), Ruralismo calabrese (Faenza 1942), Liriche epigrafiche (pref. di G. Lipparini-Milano 1951), Rosolacci tra il grano (Milano 1952), Canne d'organo (pref. di Lipparini-Milano 1957), Zufoli sul colle (Roma (1959), ed altre ancora.

 

(da "Un Paese un Culto"  Tresilico e la Madonna delle Grazie, a cura di Rocco Liberti,

         Tresilico (RC), GM Edizioni, Giugno 1979) 

 

    

                                                                                             

 HOME PAGE

Copyright © - 2002  Gianluca Surace tutti i diritti riservati - sito ottimizzato per I.E. 800 x 600