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La via che si snoda sul ghiacciaio non presenta difficoltà di rilievo fino alla prima forcella. Superata quest'ultima, il sentiero si inerpica tra rocce affioranti e blocchi di ghiaccio insidiosi, la scivolata è in agguato ed è per questo che procediamo legati di conserva.
Faticoso, lo sbalzo di quota si fa sentire ma teniamo comunque un buon ritmo e in poco meno di 2 ore siamo alla gengiva in buona compagnia.
Primo tempo del calvario, quasi 40 minuti per attaccare. Ci rendiamo conto che essendo una montagna così accessibile, anche persone non proprio esperti rocciaioli provano la salita e le loro manovre evidentemente impacciate rallentano la colonna in modo mostruoso.
Fortunatamente, solo un brevissimo tratto dell'attacco è in comune con la nomale (relazione )quindi quando finalmente partiamo ci ritroviamo finalmente in montagna.
Il primo tiro passa in un diedrino
dove le prese a vasca sono piene di ghiaccio vetrificato, risultato, 5+
superato in artificiale.
Finalmente torniamo al sole,
la sensazione del vuoto mi galvanizza e non vorrei essere in nessun altro
luogo ma... prima sorpresa: la sosta che stando alla relazione doveva servire
anche per la discesa, fa paura anche per la salita. Rinforzare è
la parola d'ordine anche perché i chiodi sono pochi e ....
Però saliamo su una roccia
bellissima,
a tratti placca, a tratti
lavorata, fino alla seconda sorpresa: la via esce sulla normale quindi
inizia la coda tipica delle casse del supermercato. Inoltre, a ragione
o a torto, le guide con clienti si comportano come il direttore ma
con un filo di mal celata arroganza. E si che ad essere incazzati dovremmo
essere noi visto che le loro informazioni si sono rivelato una bufala.
Passa sotto, scavalca una corda, inventa una sosta intermedia, briga, forca arriviamo all'attacco della via di discesa (posta tra le due punte del dente) dove in collaborazione con un gruppo di quattro persone di Torino, attrezziamo velocemente le doppie (4) e riguadagniamo la gengiva.
Sosta di rito e poi giù per la via del ritorno resa ancora più insidiosa dal caldo del primo pomeriggio.
Comunque in anticipo di un'ora rispetto alla tabella di marcia arriviamo alla funivia. Alla sera tempo ancora galattico, ma al mattino veniamo rimbalzati ancor aprima di partire da un fantastico temporale che finirà solo verso venerdi.