Torre sul promontorio innanzi Cala
Domestica
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In
uno dei tratti di costa più incontaminati e selvaggi di tutta la
Sardegna, reso unico dalla presenza affascinante e malinconica dei
ruderi delle antiche miniere ora dismesse, si apre Cala Domestica. Si
tratta di uno stretto fiordo dalle acque trasparenti, incuneato tra
due promontori ricoperti di macchia mediterranea, che culmina in una
spiaggia con dune di sabbia bianchissima. Reso celebre dallo spot
pubblicitario di un noto liquore, fino al 1940 la cala fu utilizzata
come porto d'imbarco dei minerali provenienti dalla vicina miniera di
Acquaresi: un trenino (si può ancora notare parte del tracciato dei
binari) portava il carico fin sull'arenile dove veniva imbarcato sulle
bilancelle che lo traghettavano fino a Carloforte, porto in cui
potevano attraccare navi più grandi dirette verso il continente. A
proteggere lo strategico scalo, verso la fine del Settecento venne
eretta la Torre (che si può ammirare dalla foto) sulla penisoletta
che chiude la spiaggia verso sud. Di forma cilindrica, in pietra
calcarea e tufo, l'edificio misura circa 12 m di diametro per
un'altezza di circa 11 m. Durante la seconda guerra mondiale fu
utilizzata come punto di osservazione: la scala a pioli in metallo che
conduce all'ingresso risale a quel periodo.
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