La scarsità di informazioni ricavabili dalle recenti indagini archeologiche nel territorio della Trexenta è solo in parte bilanciata dal ritrovamento nel secolo scorso, di un modesto sepolcreto a Santo Stefano (Selegas), di una tomba bisoma nell’abitato di Sant’Andrea Frius e di alcuni preziosi oggetti di età altomedievale a Linna Pertunta, sempre a Sant’Andrea Frius. 

Selegas: ad una tomba di grandi dimensioni, costruita in mattoni, in cui fu ritrovato un orecchino a cestello, si addossavano tombe di dimensioni minori, prive di corredo. Apparentemente isolata invece la tomba a cassone con due inumati messa in luce nel 1923. Oltre ai consueti elementi di corredo personale (una fibbia, un anello, perline in pasta vitrea), sono stati riportati alla luce un coltello, due cuspidi di lancia, un’accetta. 

Sant'Andrea Frius: Sono stati rinvenuti materiali di particolare pregio (una brocca in bronzo, una fib­bia, un orecchino a cestello, un orecchino a globo). Si tratta di ex-voto riconducibili a un deposito culturale di età punica e romana.

Le testimonianze degli insediamenti sparsi nel territorio, si ricavano dal riuso degli edifici preesistenti. In effetti il giudizio negativo dell’ Angius. che nel secolo scorso considerava la Trexenta poco salubre, costellata di paludi e quasi totalmente priva di acqua potabile, sembra smentita, come si è visto, dalla presenza nel territorio di Senorbì e in quello circostante, di grossi insediamenti romani, la cui collocazione in aree prevalentemente pianeggianti, è determinata dalla vicinanza dì sorgenti. La solidità delle strutture antiche realizzate in malta cementizia, fa si che esse vengano riutilizzate in tutto o in parte per la costruzione di edifici di culto.

A San Basilio ancora ben apprezzabili sono un complesso di edifici dotati ancora in parte della copertura originaria. Attribuibile alla tarda età imperiale furono probabilmente sede dei complesso cenobitico bizantino da cui prende il nome il paese. La chiesa. costruita in prossimità delle strutture antiche nel XII o XIII secolo fu a lungo chiesa parrocchiale ed infine all’inizio di questo secolo l’area circostante ospitò il cimitero comunale.

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