Piramidi: introduzione e cenni storici
Piramidologia e piramidi si
riferiscono soprattutto alla Grande Piramide di Cheope che s’innalza per
ben 146,7 m e che misura alla base circa 230,5 m da ogni lato, è ancora
oggi oggetto di studio da parte di ricercatori di tutto il mondo. È un modello
in scala 1:43.200 (si
veda a questa
pagina) dell’emisfero boreale del mondo e alcuni la considerano
anche una specie di almanacco dei secoli. Secondo Cayce
essa custodisce la
storia del mondo fino all’anno 1998, in cui è iniziata la Nuova Era
dell’Acquario.
La riscoperta dell’energia
delle piramidi è storia abbastanza recente. Negli anni trenta il filosofo
francese Paul Brunton
ottenne dal Cairo
il permesso di trascorrere un’intera notte nella Camera del Re. Egli
fece un dettagliato resoconto dell’incredibile esperienza vissuta,
descrivendo numerose meravigliose visioni, proiezioni astrali e parlò
persino di una particolare iniziazione ricevuta nel sarcofago regale.
Contemporaneamente Antoine
Bovis, sensitivo e
radiestesista, dopo un viaggio ispiratore in Egitto iniziò i primi
esperimenti di mummificazione con modellini di piramide.
Nel 1949 Karl
Drbal, un
ingegnere in pensione, presentò all’Ufficio Brevetti di Praga il suo
"Congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette di rasoio",
costituito da un modello di Piramide tipo Cheope (cioè in cui la
misura dei lati della base si ottiene dalla formula hp/2,
dove h è l’altezza e p
il numero trascendente Pi-greco 3,14...). Solo
dopo 10 anni di sperimentazione, in parte compiuta personalmente da uno
dei membri, la commissione concesso il brevetto n. 91304.
Nel 1968 il premio Nobel
Dott. Luis Alvarez
organizzò una
spedizione in Egitto alla ricerca delle camere segrete della Grande
Piramide mediante la misurazione dei raggi
cosmici i
quali perdono energia attraversando gli strato rocciosi della piramide e
avrebbero così segnalato la presenza di eventuali spazi vuoti posti al
disopra della Camera del Re. I dati raccolti furono elaborati da un
computer del Cairo senza rivelare nulla di interessante. Lo stesso
esperimento valutato in seguito dal Dott.
Goneid diede
risultati del tutto differenti, tali far supporre la presenza di energie
sconosciute che
alterassero la registrazione dei dati. |