La Quercia Vallonea Più vecchia d'Europa, Sec. XII D.C.


 

Storie e leggende d'Oriente. Il genio della lampada, il diavolo e il libro del comando: bene e male, religione e potere, paura e saggezza contadina. Una leggenda per capire semantica e semiologia, e come avrebbe detto C. G. Jung l'uomo e i suoi simboli.

 

Il libro del comando: maschere e leggende di Palazzo Gallone

di Rocco Martella

Una ballata dionisiaca di maschere, sull'arco poste a mò di chiave, ad onor di quel chimerico Principe che, fuggito al Turco rapitore, ritornò in Tricase portando seco i misteri del "Libro del Comando", simbolo della potenza ottomana che soggiogar voleva ogni cosa. Pattuiva il Turco le anime delle vergini per desiderio del caprone, che allo svoltar di ogni pagina, in una segreta Tenda e con una segreta formula: "Comandi padrone" rispondeva. Ed una Chiesa di lati otto i Tricasini, che dalle mura vigilavano il Turco aggressore, videro sorgere dalla notte al dì. In nella Terra di Tricase un vociare: "E' solo opera del diavolo". E tutti furon presi da sconforto e scoramento. Ma il Principe difensore, che ragion conosceva di tanta potenza, il servo nel campo ottomano inviò a che il "Libro del Comando" trafugar dovea. Questi incuriosito e di nascosto, aspettò che il Turco Achmet II del Libro si servisse e:

- "Comandi padrone"

- "Voglio che il mare in soli tre giorni, sia in sotto il palazzo del Principe". I diavoli cominciarono a lavorare alacremente.

Il furbo servitore rimasto solo, al "Libro del Comando" si appressò e, pur col batticuore, lo spalancò:

- "Comandi padrone" disse il diavolo.

 Ma il "padrone", che in terra rotolò per lo spavento, nulla comandò.

- "Comandi padrone" ripetè il caprone.

Il servo, riavutosi e resosi conto dell'opportunità, balbettò:

- "Torte de rena...e...e...e... sarcine d'acqua"(1).

I diavoli, intraprendendo questo lavoro faticosissimo quanto inconcludente, chiamati all'ordine dal Turco impaziente, più non ce la fecero e scoppiarono (scattera)(2).

Per la rabbia buttarono in mare anche le campane della Chiesa dei diavoli(3). Nei giorni di tempesta il loro cupo scampanellare si può ascoltare in su la punta Castello, nei pressi del Canale del Rio impronta del lavoro del diavolo.

 

Note:

(1) "Torte de rena...e...e...e... sarcine d'acqua"= Torte dal verbo italiano torcere;  e immagginate l'impossibilità di torcere la sabbia (rena) e fare delle fascine d'acqua (sarcine d'acqua).

(2) Scattera= modo dialettale per dire scoppiare, perdere la pazienza e buttare tutto all'aria, forte stress. Esempio "Mai scattatu"=mi hai stressato.

(3)  Detta anche "Chiesia Nova" è la Chiesa della Madonna di Costantinopoli sorta nel 1684 per volontà della famiglia Jacopo Francesco Arborio Gattinara Marchese di San Martino.

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