Le notevoli capacità portanti, ottenibili in qualsiasi tipo di terreno, consentono una vasta applicazione:

• fondazioni di edifici, ponti, viadotti, muri di sostegno, elettrodotti, ciminiere;
• fondazioni di opere civili, ove la morfologia del terreno e/o difficoltà esecutive (trovanti rocciosi, lapidei, calcareniti) impediscono l'impiego di attrezzature di notevole ingombro (es., pali di grande diametro);
• sottofondazione di edifici in calcestruzzo armato con fondazioni insufficienti;
• sottofondazioni di edifici in muratura che per la loro vetustà richiedono un consolidamento delle fondazioni ed una bonifica di base;
• fondazioni e sottofondazioni di edifici in zone sismiche, i micropali ad iniezioni ripetute sono particolarmente indicati anche per la loro grande deformabilità e modesta rigidezza che consente la dispersione dell'energia impressa dal sisma;
• ancoraggi attivi o passivi per diaframmi, pareti consolidate, muri di sostegno;
• ancoraggi pretesi per la creazione di archi di scarico di terreno precompresso all'estradosso di gallerie dissestate; ancoraggio di piedritti ed arco rovescio di gallerie in terreni spingenti;
• armature al taglio di versanti instabili con conseguente bonifica del terreno, particolrmente per ammassi rocciosi molto fessurati.

1a FASE

Si esegue dapprima la perforazione con il sistema e l'attrezzatura più idonea al tipo di terreno da attraversare; generalmente la perforazione viene eseguita con sonda a rotazione e circolazione d'acqua o di fluidi bentonitici (in qualche caso cementizi), utilizzando carotieri semplici o triconi; in casi particolari si usa la rotopercussione con martello fondo foro per spurgo d'aria.

2a  FASE

Raggiunta la quota prevista, si introduce nel foro un tubo di armatura che costituisce il mezzo d'opera indispensabile per le iniezioni nonchè il principale elemento resistente della sezione trasversale. La parte inferiore del tubo è dotata di "valvole di non ritorno" a manicotto di gomma o a bottone ad opportuni intersassi (generalmente 50 cm).

3a FASE

Si inietterà, dalla valvola più profonda, a bassa pressione, una miscela cementizia che va ad occupare lo spazio anulare compreso tra le pareti del foro e la superficie esterna del tubo e contemporaneamente fa risalire in superficie i detriti di perforazione, comunemente detta "formazione della guaina", ha lo scopo di impedire il rifluimento verticale delle miscele che vengono successivamente iniettate ad alta pressione. La guaina può anche essere eseguita prima dell'introduzione del tubo, iniettando la miscela attraverso le aste di perforazione.

4a  FASE

Dopo che la guaina ha iniziato la presa, si procederà alle iniezioni ad alta pressione delle miscele cementizie per la formazione del "bulbo", utilizzando in successione tutte le valvole a partire dalla più profonda. Tale tecnica ha lo scopo di ottenere attorno al tubo la formazione di sbulbature che nel loro insieme costituiscono l'elemento di trasmissione dei carichi dal micropalo al terreno.

Realizzazione di Micropali plurivalvolati ad iniezioni ripetute per consolidamento e ristrutturazione del Mulino Bianco sale di produzione , stabilimento Acquacalda di Lipari - Pumex S.p.A.	Particolare dell'inserimento del paker nel tubo valvolato