Dopo il duello


Knvies aprì lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre per mettere a fuoco la stanza in cui si trovava.
Non conosceva quel posto e non si ricordava nemmeno di essersi coricato.

Inoltre sentiva il suo corpo bruciare. Muoversi gli procurava terribili fitte di dolore e nonostante avvertisse tutto quel caldo, stava tremando incontrollabilmente.

All'improvviso si accorse che qualcuno era li con lui. Non capì subito di chi si trattasse, ma avvertiva il calore delle sue mani contro la sua pelle, e qualcosa che gli stava stringendo la gamba.

Cercò di mettersi seduto, ma una terribile morsa dolorosa lo bloccò ancor prima che potesse fare qualcosa.

Alla fine lo riconobbe. "Va .... sh ...?" chiese appena in un sussurro, cercando di reprimere un urlo.

"Knives ...." rispose Vash. Poi vendendo la sofferenza dipinta sul volto del fratello "Resisti ancora un po' ..... ho quasi finito ...."

Knives pensò che il viso del fratello fosse insolitamente triste, come il suono della sua voce.

"Cos .... cosa ci faccio a letto? ....... ferite ..... perchè .... Ho tanto freddo Vash ....." disse in mezzo ai violenti tremiti.

"Hai la febbre molto alta. Non agitarti Knives. Ho quasi finito ............. mi dispiace ....."

Knives non capì quell'ultimo 'mi dispiace'. Cosa dispiaceva a Vash? Non ricordava di averlo mai visto così angosciato e non ricordava assolutamente perchè fosse ferito.

Prima che Vash finisse di medicarlo, Knives si era addormentato di nuovo.

Vash prese una pezza umida e con molta delicatezza, la passò sul petto e sul volto sudati del fratello.

Poco dopo Knives si destò nuovamente dal suo sonno agitato a causa della febbre.

"Sai Vash. Ho fatto uno strano sogno. Ero diventato crudele e spietato e tu eri andato via. Avevo raccolto intorno a me uomini meschini assetati di sangue perchè ti facessero soffrire. Alla fine ti avevo rincontrato e tu mi hai ....." le lacrime inondarono i suoi occhi impedendogli di continuare.

Vash abbracciò forte il gemello, che tremava ancora. "Non preoccuparti, Knives. Hai fatto solo un brutto sogno. "

Knives gli sorrise fiducioso e si riaddormentò tra le sue braccia.

"Mi prenderò cura io di te, Knives. Da ora non sari più solo, te lo prometto."