La Zimmer Frei, protagonista di Parole Parole

Joseph Kosuth



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Orario: 10.00 - 18.00.
Chiuso lunedì.
Costo: Intero Lit. 5.000. Ridotto Lit. 3.000.
Telefono ed informazioni: 0461/985511 - 986138.
Comunicato Stampa

Parole parole parole
Galleria Civica di arte contemporanea e Castello del Buonconsiglio, Trento, 6 aprile - 16 giugno 2002

Note: Dal 6 aprile al 16 giugno è allestita presso la Galleria civica di arte contemporanea e il Castello del Buonconsiglio di Trento la mostra Parole parole parole. La rassegna, curata da Alessandra Borgogelli e Fabio Cavallucci, intende mettere in luce l’ampio uso del linguaggio verbale introdotto dagli artisti nelle opere degli ultimi decenni. Prende avvio con i rappresentanti delle varie correnti concettuali degli anni Sessanta (Joseph Kosuth, Lawrence Weiner, Alighiero Boetti, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari, Joseph Beuys, esponenti di Fluxus, ecc.), in cui la parola è usata in modo ancora scarno e asciutto, come intermediazione progettuale o addirittura con valenza tautologica. Talvolta però già tende a liberarsi dalla repressione della griglia tipografica riconquistando il fascino della grafia individuale o convertendosi in espressione sonora, anche grazie alla videoripresa che ne consente la registrazione. L’esposizione attraversa poi le generazioni successive in cui la parola acquisisce colore e movimento mediante led luminosi e più raffinate produzioni video. Talvolta, come nel caso di Luigi Ontani, pur non entrando direttamente nell’esecuzione dell’opera, l’espressione verbale diventa un gioco linguistico che dà l’input all’invenzione dell’immagine. Con i più giovani, da Tony Oursler a Tracey Emin, la parola, ormai smaterializzata, colorata o sonorizzata, si dilata nel mondo, si unisce al movimento e alla musica per dar luogo ad una sorta di performance globale. In questa babele post tecnologica resta spazio, talvolta, per la voce individuale, per frammenti di poesia quotidiana o per suoni che giungono dal profondo, fino a recuperare a volte un rumorismo viscerale, una specie di parola originaria, colta prima della sua significazione.
La mostra, che non ha alcun intento di completezza storica, intende evidenziare come nel complesso si sia assistito al passaggio da una parola scarna indirizzata a finalità teoriche o ideologiche, all’adozione di una parola vivace e poetica, ricca di sfumature retoriche, spesso in linea con il linguaggio pubblicitario. Si assiste anche a un progressivo e prorompente aumento dell’oralità, abbondantemente adottata dalle nuove generazioni anche grazie all’uso del video, delle tecnologie informatiche e dei progetti per il web.
Nel corso della mostra sarà organizzata anche una serata-evento nella sede della Biblioteca Comunale, il 19 aprile, sul tema degli sconfinamenti tra arte e poesia.
Immagini delle opere, testi dei curatori e interventi di specialisti, in italiano e in inglese, saranno contenuti nel primo numero della rivista della Galleria civica, che uscirà per l’occasione in ottomila copie distribuite in Italia a e all’estero.

Elenco degli artisti invitati:
Vincenzo Agnetti, Jean Michel Basquiat, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Francesco Dal Bosco, Mario Dellavedova, Wim Delvoye, Tracey Emin, Emilio Fantin, Graham Gillmore, Jenny Holzer, Emilio Isgrò, Joseph Kosuth, Barbara Kruger, Ketty La Rocca, Andrea Melloni, Mario Merz, Sabrina Mezzaqui, Randy Moore, Motomichi Nakamura, Maurizio Nannucci, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Tony Oursler, Nam June Paik, Erik Parker, Chéri Samba, Kiki Seror, Grazia Toderi, Ben Vautier, Mark Wallinger, Lawrence Weiner, Zimmer Frei.