GennaMaria il complesso nuragico
La collina di Genna Maria (424 metri sul livello del mare) è un rilievo di natura calcarea, che si eleva rispetto al sistema morfologico a cui appartiene e che si sviluppa intorno, con basse colline arrotondate alternate ad avvallamenti ricchi di vigneti e oliveti che intercalano la coltura del grano; si trova quindi in posizione dominante, Gènna 'e Màri, la porta verso il mare, antico toponimo che i sardi attribuirono a questo osservatorio che nelle giornate consente di spaziare dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano, al monte Arci, alle Giare, al di là del Campidano, ai monti del Sulcis-Iglesiente scrutando verso Nord le vie d'accesso per il Gennargentu.
Oggi è una località di grande interesse per importanti testimonianze di epoca nuragica, parco archeologico di grande interesse culturale e naturalistico,episodio di architettura nuragica, intensamente vissuto nei momenti protostorici del Primo Ferro e nelle fasi storiche di età repubblicana e romana imperiale-tardo antica, in cui il monumento megalitico assume una diversa funzione sociale. Il nuraghe si presenta come un complesso nuragico articolato su un ampio arco cronologico-culturale che va dall'età del Bronzo antico-medio, attorno a cui sorgono le torri e il muro di difesa, che venne, in età del Ferro.
Complesso Nuragico
Attorno a un primitivo torrione centrale, si sviluppò nel Bronzo recente un bastione triblobato, con cortile interno di raccordo a cielo aperto che contiene un pozzo a canna cilindrica scavato nella roccia viva, importante riserva d'acqua per gli abitanti del villaggio. In un successivo momento la massa muraria del bastione fu rinforzata da un avvolgente poderoso rifascio, occludente le feritoie di tre torri perimetrali e di una lizza esterna turrita che delimita con pianta esagonale lo strategico baluardo sulla più alta quota di questa parte di Marmilla.Un villaggio della prima età del Ferro, edificato sugli spogli di smantellamento del castello centrale e del suo antemurale e negli spazi di risulta a ridosso dello stesso, con opifici aperti anche alla metallurgia, nella fase distinta dalle ceramiche a decorazione geometrica e, altrove dalle figurine bronzee che rappresentano e tramandano la società del tempo; Reperto Nuraghe
le tipologie abitative del villaggio presentano piante ellittiche, quadrangolari, rettangolari, articolate in diversi vani, veri e propri edifici complessi, ciascuno dotato di spazi residenziali e funzionali e necessari ai bisogni del nucleo familiare: riposo, preparazione e consumo dei cibi, deposito di utensili e provviste, attività artigianali a scala domestica. Per tutto l'arco della civiltà nuragica non si erano viste ceramiche così preziose: si arricchisce il repertorio delle forme con fiasche, brocchette, porta brace dagli spessori sottili e dalla superficie di un bel colore rosso levigata e lucente, con motivi decorativi geometrici eleganti. Reperto2
Interno abitazione Gli oggetti ritrovati negli scavi, lucerne, brucia profumi fittili a busto o testa femminile, rilevatori di un culto a Demetra e resti di
animali sacrificati, fanno pensare ad un uso successivo (III secolo a.C.) dei ruderi del nuraghe che avrebbe accolto una cella sotterranea ad uso di ripostiglio, che conteneva oggetti di culto dedicati appunto a Demetra e Core, legati al ciclo agrario come è attestato dai numerosi ex voto, specialmente lucerne a cucchiaio e monete e brucia profumi, spighe in lamina metallica, monili. Il culto di Demetra è perfettamente inserito nella Marmilla cerealicola ed ebbe lunghissima durata: dal IV sec. A.C. fino al VI-VII sec. d.C. Il Museo Archeologico di Villanovaforru, è una tappa importante nella visita dei beni archeologici della Sardegna.
Allestito in un edificio di interesse storico, utilizzato anticamente come Monte di Soccorso (XIX secolo), accoglie tutti i reperti provenienti dagli scavi di Genna Maria. adeguatamente accompagnati da pannelli esplicativi, rispettano le associazioni originarie che arredavano e rendevano funzionali a vari fini gli ambienti di una parte completamente scavata del villaggio.
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