La Pantasima. E' una tipica rappresentazione popolare che si tiene nell'ambito delle feste patronali della Valle del Velino: la Pantasima. Si tratta di un grosso fantoccio costruito con un'intelaiatura di canne ricoperte di carta sottile di vario colore, all'esterno del quale sono
applicati numerosi giochi pirotecnici. Le sembianze del fantoccio sono sempre femminili, con grossi seni dai quali si liberano strisce
di fuoco. Durante la festa viene portato al centro del paese e al suono della banda viene fatto danzare da un uomo posto al suo interno; la Pantomima termina, poi, con il rogo del fantoccio, al quale assistono gli
spettatori disposti in circolo. La pantasima si muove in modo ironico e scherzoso, è quindi una rappresentazione gioiosa che propizia un felice andamento delle sorti della società.
Le scintille che si sprigionano dalle mammelle possono essere interpretate come la fertilità della terra. Fondamentale è la presenza del fuoco che esercitava nella
cultura passata un'azione protettiva contro tutto ciò che veniva considerato dannoso, specialmente nei lavori agricoli. Per ballare
all'interno della Pantasima si deve partecipare ad un'asta i cui proventi vengono poi utilizzati per pagare le spese della festa. Per
la cultura di questi luoghi "far ballare" la Pantasima ha lo stesso valore che portare la statua del Santo durante le processioni delle feste patronali: assicura la protezione divina. |
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