IL TERRITORIO


lago govossai






falco
Il paese più alto della Sardegna, Fonni, è sito a un'altitudine di 1000 metri s.l.m., e conta circa 4670 abitanti. Il suo territorio, interessante soprattutto sotto l'aspetto paesaggistico, si estende per 112,30 Kmq, in gran parte sull'omonimo altopiano, caratterizzato da una superficie quasi orizzontale. Fonni si trova al centro della Barbagia di Ollolai e solo alla fine dell'ottocento si è giunti alla delimitazione dei suoi confini territoriali, che attualmente risultano così definiti: Mamoiada a nord-nord est, Orgosolo a est, Desulo a sud-sud ovest, Ovodda ad ovest. Fra i siti di particolare interesse vi è innanzitutto il monte S. Michele; tale rilievo si eleva ad ovest dell'abitato e dalla sua cime si gode una bella vista delle aree circostanti. Altro luogo interessante è la Valle del Rio Perdas Fittas, percorsa dal Riu Mattalè, che scende nella sua parte iniziale nelle filladi grigie del Gennargentu; la valle aspra e selvaggia, a V simmetrica, è stretta, profonda e ricoperta da una fitta vegetazione. A nord della località Perdas Fitas il corso d'acqua cambia nome prendendo quello di Riu Aratu o anche di Riu Perdas Fitas, quindi si getta nel lago di Gusana. Il monte Spada, che si eleva sul bordo settentrionale del massiccio del Gennargentu, per m. 1595, domina l'altopiano e le aree circostanti. Dalla sua cima si gode una splendida vista sul nuorese fino al Limbara, ma è noto soprattutto per le numerose piste da sci. Sul versante nord-est sgorga la sorgente di Orgosolo che ha una portata di 0.651 l/sec. Dal monte Spada si intravvede, oltre all'abitato, il lago artificiale del Govossai, un piccolo bacino di 2.52 Mmc di invaso utile realizzato nel 1953, a 915 m. s.l.m., sbarrando l'omonimo rio. Lo specchio d'acqua, il più alto dell'isola, è situato a monte di una stretta e profonda gola ed è circondato da bei boschi; nei pressi si trova la tomba dei Giganti di Bidistili. Il territorio di Fonni, pienamente inserito nello straordinario scenario del Gennargentu che come è noto rappresenta una delle aree naturalistiche più pregiate d'Italia, appare ricco della presenza di specie vegetali e faunistiche di particolare interesse naturalistico: oltre i 1200 metri troviamo i prati a timo, la ginestra, l'elicriso, vecchi esemplari di tasso; a circa 1000 metri, nella fascia delle quercie, resistono esemplari di roverella; scendendo di quota, nelle pendici più riparate permangono boschi di leccio, essenze arboree di noci, ciliegie, acero e splendide fioriture di peonia, genziana e rosa selvatica. Per quanto riguarda la fauna è da segnalare il muflone, simbolo di queste montagne, e il daino; altrettanto preziosi i rapaci, tra cui le aquile reali, i corvi imperiali e i falchi pellegrini, la poiana e altri uccelli quali l'astore, la pernice sarda e il grucione; numerosi gli anfibi e i rettili: l'euproto, la raganella sarda, la biscia, ecc.


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