-
-
-
ALTRE
FOTO DI ARTENA
-
Artena, pittoresca cittadina,
addossata sul fianco settentrionale dei Monti Lepini a 468 metri sul livello
del mare ed in prossimità dell'antica Via Latina, ha origini antichissime.
-
Alcuni vogliono che la città
volsca da cui ebbe origine, costruita sul piano della Civita, si chiamasse
Vitellia, Eccetra, Corbio, Ortona e Artena.
-
L'acropoli volsca, a 630 metri
sul livello del mare, conosciuta più comunemente con il nome di
"Piano della Civita" o più semplicemente con quello di "Civita"
conserva notevoli avanzi di mura poligonali o ciclopiche, di opere di terrazzamento
e di edifici del periodo volsco,
-
Gli studiosi sono in disaccordo
nello stabilire quale fosse il nome dell'importante città situata
in quei luoghi, le cui radici erano certamente nell'antico Latium, fra
le valorose popolazioni volsche, che nel V e IV secolo a.C. osteggiarono
l'espansione di Roma.
-
Fu distrutta dai Romani nel
404 a.C. e solo agli inizi del Medioevo, più in basso della Civita,
nasce e si sviluppa Montefortino, che alla fine dell'VIII secolo e inizi
del IX era un castello fortificato, più volte nominato durante le
guerre tra le fazioni che devastarono la Campagna Romana fin oltre il Cinquecento.
-
Nei secoli VIII-X faceva parte
del patrimonio ecclesiastico, dipendendo direttamente dalla Santa Sede,
la quale aveva l'obbligo di proteggere, governare e amministrare i vari
possedimenti.
-
Il castello e il territorio
di Montefortino furono luogo di numerose e sanguinose faide tra le famiglie
di signorotti che si avvicendarono nella proprietà, in particolare
i Conti e i Colonna. Ultima e più disastrosa distruzione del castello
fu quella del 23 aprile 1557, poiché papa Paolo IV Carafa, nemico
acerrimo dei Colonna, ordinò l'assalto e l'incendio del castello.
Gli abitanti dichiarati ribelli furono diffidati pena la morte, e le terre
saccheggiate e distrutte. Alla distruzione del paese, seguì il rito
della semina del sale: un gesto simbolico che doveva significare la scomparsa
totale di Montefortino.
-
Alla morte del papa i Colonna
rientrarono in possesso delle loro terre, e gli abitanti di Montefortino
rimpatriarono e sulle rovine riedificarono le loro case. Nella non facile
opera di ripristino i Montefortinesi furono assistiti dal benefico interessamento
della marchesa Vittoria Colonna, ma nel 1614, gli eredi Colonna, dovendo
fronteggiare un grave debito vendettero Montefortino al cardinale Scipione
Borghese.
-
Terminarono così le
tremende contese tra nobili famiglie romane, e anche il castello di Montefortino
ebbe un unico principe, che seppe governare saggiamente e prudentemente.
Infatti, sotto il principe Cardinale Scipione Borghese il castello godette
un lungo periodo di pace e di tranquillità.
-
Nel 1656 il paese fu gravemente
colpito da un'epidemia di peste che decimò una buona parte della
popolazione, infatti morti furono 163 e i guariti 57.
-
Nel 1702 un gruppo di banditi
e omicidi, i più reduci dalla galera, fece un'incursione nel paese
arrecando danni alle persone e alle cose, e per ristabilire l'ordine Clemente
XI inviò Mons. Alessandro Falconieri quale commissario straordinario
con l'incarico di condurre un'azione energica per stroncare l'attività
dei malfattori, Mons. Falconieri riuscì nell'intento e catturò
con un grande esercito quattro banditi, che si erano rifugiati a Montefortino.
-
Il 13 febbraio 1873 Montefortino
cambia nome in Artena. L'ultimo avvenimento per Artena avvenne il 31 gennaio
1944, quando le armate alleate bombardarono il paese.
-
|