di Gennaro Casillo

Il Giubileo del 1975 fu indetto da Paolo VI ed ebbe un successi insperato. Il Giubileo sembrava infatti una consuetudine fuori moda. "Rinnovamento e riconciliazione" fu la risposta del Papa che incentrò tutti i discorsi dell’anno precedente proprio sul significato di questo avvenimento. Vennero a Roma 9 milioni di pellegrini, sebbene, dalla Pentecoste del 1973, il Giubileo fosse lucrabile in tutte le chiese del mondo. Paolo VI tenne due udienze pubbliche alla settimana, nell’Aula Nervi e in Piazza San Pietro, coinvolgendo anche 120 mila persone alla volta. L’apertura e molte cerimonie furono trasmesse in tutte le case dalla televisione. Furono proclamati 13 nuovi beati, tra cui Giuseppe Moscati, e sei nuovi santi, tra cui Elisabetta Seton, la prima santa dell’America settentrionale. Famoso fu l’incontro con il metropolita Melitone, rappresentante del Patriarca di Costantinopoli, cui il Papa baciò i piedi come segno di umiltà e richiesta di perdono.