Le radici bibliche del Giubileo

di Roberto Luongo

Del grande evento del Giubileo se ne parla ovunque, dalle riviste ai quotidiani, dai libri ai testi sacri.

Proprio la Bibbia, infatti, è piena di insegnamenti riguardo ad esso.

Nel capitolo 25° del libro del Levitico, è esposto sotto diversi aspetti:

 

L'ANNO DI RIPOSO PER LA TERRA

Quando il Signore, in presenza di Mosé, detta le leggi sul Monte Sinai, lo informa di comunicare agli Israeliti che quando saranno entrati nella terra promessa, dovranno onorarlo lasciando che quella terra riposi periodicamente. Per ben sei anni potranno seminare e raccogliere i loro prodotti, ma il settimo dovrà essere consacrato al Signore. Dovrà, quindi, essere un anno di riposo completo per la terra. Non si dovrà né seminare, né, persino, mietere quel che crescerà naturalmente dall'anno precedente, né vendemmiare le viti che daranno grappoli senza essere state coltivate. Tuttavia, di tutto questo che la natura stessa vi avrà fornito lo potrete consumare dividendolo con i vostri servitori e le vostre serve, i vostri operai e stranieri. Si raccomanda, infine, che questo cibo naturale sia dato in pasto anche al bestiame, proprio o selvatico che sia.

 

L'ANNO DELLA LIBERAZIONE

Allo stesso tempo, continuò dicendo che dopo aver fatto trascorrere sette periodi di sette anni, ossia quarantanove anni, il dieci del settimo mese, in occasione del grande giorno del perdono dei peccati, bisognerà che faranno risuonare su tutta l'estensione della loro terra, il suono del corno, in modo tale da dichiarare il cinquantesimo anno "santo" e da proclamare la liberazione per tutti gli abitanti della loro terra. Inoltre - dice - chiamerete quell'anno Giubileo. Naturalmente non si dovrà né seminare, né mietere, ma solo tutto ciò che sarà cresciuto spontaneamente potrà essere per loro alimento. In quest'anno, ancora, ciascuno entrerà in possesso delle proprie terre. Conclude, infine, invitando a rispettare questi suoi ordini e assicurando che durante il corso del sesto anno la terra produrrà raccolto per tre anni, in modo tale da consentirgli di sopravvivere durante l'anno di riposo della terra.

 

IL DIRITTO DI RISCATTO DELLE TERRE

Per iniziare, il Signore fa presente che ogni terreno non potrà essere venduto definitivamente perché la terra appartiene a Lui e loro come stranieri la abitano. Di conseguenza fissa una serie di norme da rispettare. Quando uno dei connazionali, caduto in miseria, sarà obbligato a vendere anche uno solo dei propri territori, dovrà riscattarlo uno dei parenti più prossimi che abbia il diritto di riscatto. Qualora si verificasse che non ci fossero tali parenti e il proprietario stesso trovasse i mezzi per riscattare il proprio terreno, egli dovrà calcolare l'ammontare dovuto al compratore in base agli anni che restano al prossimo Giubileo, e di conseguenza saldare il debito per diventarne nuovamente il proprietario. Se non dovesse disporre di questi mezzi, tornerà il proprietario originario solo in occasione del Giubileo successivo.

 

I PRESTITI AI POVERI

Quando un connazionale o anche uno straniero, caduto in miseria, non potrà tener fede ai suoi impegni nei vostri riguardi, bisognerà che gli veniate in aiuto, perché possa continuare a vivere al vostro fianco. Non bisognerà, quindi, imporre interessi di nessun genere. Sia se gli prestate del denaro, sia se gli date del cibo, non esigete che vi siano restituiti con un supplemento. Fate questo per dimostrare la vostra fedeltà a Dio.

 

IL DIRITTO DI RISCATTO RELATIVO ALLE PERSONE

Quando un connazionale, caduto in miseria, dovrà vendersi a voi come schiavo, non bisognerà sfruttarlo come tale, bensì bisognerà trattarlo come un salariato o uno straniero che abita in mezzo a voi. Egli, comunque, resterà con voi fino al prossimo Giubileo. Solo a quel punto sarà reso libero insieme alla sua famiglia e tornerà in possesso dei propri beni. Nel caso si avrà bisogno di schiavi o schiave, bisognerà farlo presso le popolazioni straniere. Dio, infatti, dice che gli Israeliti sono suoi servi perché Lui li ha liberati dall'Egitto e per questo essi non devono essere trattati come gli schiavi. Nel caso, invece, in cui uno straniero, residente nel vostro paese, si arricchisca e uno dei vostri connazionali si vende a lui, quest'ultimo potrà essere riscattato da uno dei suoi fratelli, zii o cugini. Potrebbe anche riscattarsi da sé, se avesse i mezzi. In questo caso valuterebbe con il compratore il numero di anni compreso tra quello in cui si è venduto e quello del Giubileo. Se un vostro connazionale non è riscattato in un modo o nell'altro, potrà comunque ottenere la libertà sua e dei suoi figli, durante il prossimo Giubileo.

 

IO SONO IL SIGNORE VOSTRO DIO

 

"Gli Israeliti sono miei servi! Essi sono miei servi, perché li ho liberati dall'Egitto! Io sono il Signore vostro Dio!"

Così si conclude il capitolo della sacra Bibbia in cui si parla del Giubileo.