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  BENVENUTO NEL MONDO DI  ANIMALIA

 

                                                                                                                                                                     

 

 

 

L'ACQUISTO

Convivere con uno o più pappagalli può regalare moltissie soddisfazioni : come il piacere di ammirarli in tutta la loro bellezza, di ascoltarne il canto oppure di sentirli parlare.

Ma come scegliere tra le tante specie ?

Il mio miglior consiglio è quello di acquistare pappagalli di allevamento e non di cattura. Ormai, se ne trovano di quasi tutte le razze in Svizzera, e bisogna fare il possibile per cercare almeno di ridurre il numero dei pappagalli catturati in natura.

I pappagalli di allevamento si possono acquistare direttamente presso gli allevatori. Sconsiglio di acquistarlo tramite un negozio a meno che il venditore non sia veramente competente. Purtroppo troppa gente tende a vendere in negozi questi magnifici uccelli solo per scopo di lucro, senza tenere a conto delle loro reali esigenze. Fatevi sempre dare lo scontrino o una fattura che attesti l'acquisto, la provenienza e la salute dell'uccello e una dichiarazione di nascita in cattività.

               prima di acquistare un pappagallo, è bene pensarci e tenere conto di:

  1. tipo di pappagallo ? (canterino, parlatore, tranquillo, ecc.)
  2. ogni pappagallo ha la sua personalità, che potrebbe non concidere alle caratteristiche della sua specie
  3. le vacanze
  4. sporcano
  5. possibilità che gridi

Bisogna inoltre sapere che di qualsiasi specie di uccello o pappagallo di tratti, tutti hanno bisogno di cure e attenzioni, sia fisiche (mangiare, movimento, ecc..) sia psicologiche !

Il miglior acquisto è quello di un piccolo pappagallo allevato a mano e svezzato ! Se non si è più che sicuri ed esperti meglio non tentare di terminare lo svezzamento.

 

 

 

ALIMENTAZIONE

Questo è un argomento molto frequente.

Cosa devo dare da mangiare al mio pappagallo ?

L'errore più comune è di dare solo semi di girasole, che con il tempo causano problemi al fegato. Per convertire da una dieta di solo girasole ad una più variata e completa, bisogna procedere gradualmente. Non togliere all'improvviso i semi, ma diminuire la quantità dei semi fino ad eliminarli quasi del tutto. I pappagalli tendono ad essere molto diffidenti verso i cibi nuovi, e se non accettano subito un alimento, insistete, e magari alla quinta o decima volta che gliela offrite l'accetteranno.

Un pappagallo si può stimolare a  mangiare qualcosa con il gioco, oppure assaggiando qualcosa di fronte a lui, e dimostrandogli quanto è buono.

Tra le sementi più gradite agli Psittacidi, troviamo l'avena, la canapa, il miglio bianco, la scagliola, il panico sciolto e in spighe. Varie specie gradiscono molto il grano, il mais, il riso.

Inoltre è indispensabile il cibo fresco ; verdure (lattuga, cavolo, carota, cetriolo e ogni altro ortaggio gradito) e la frutta (mele, banane, uva, ...) e ogni tanto il biscotto all'uovo o il pastoncino all'uovo.

In alcuni negozi esistono anche i pellettati. Mangime compresso in pellet con già tutto integrato. Personalmente io preferisco l'alimentazione fresca e non preconfezionata.

Ecco cosa si può dare oltre a i semi misti appositi per ogni specie :

  • zucca a pezzetti, riso, peperoncini rossi piccanti e fagioli.
  • fagioli misti, pastina e piselli crudi.
  • Insalata di banana, arancia, mela e noci a pezzi.
  • uno o due cucchiai di yogurt magro, e un frutto o una carota grattugiati.
  • insalata di carote, riso.
  • pasta cotta

In quantità limitata :

  • Noci, nocciole, mandorle , frutta secca. Yogurt magro, formaggio, uovo sodo con il tuorlo ben cotto.
  • Il mais, ed è ottimo da mischiare a insalate,  riso ed anche alla frutta.

La dieta base dovrebbe contenere un totale di circa il 15% di proteine ed il 5% di grassi per i pappagalli di piccola e media taglia.

I Cacatua hanno un fabbisogno di grassi di circa l'8%, e le Are di circa il 22%.

I grassi vengono forniti somministrando quotidianamente una quantità maggiore di noci e nocciole.

L'acqua deve essere cambiata almeno una volta al giorno, ma anche più spesso se vedete che n le avere a disposizione del grit (sassolini silicei), un osso di seppia e carbone vegetale. E' anche buona norma somministrare a seconda del bisogno, anche integratori vitaminici e minerali.

Costruzione di una gabbia per piccoli esotici granivori

Per costruire una buona gabbia per uccelli esotici granivori occorre tenere conto di alcuni fattori importanti

  • lo spazio a disposizione
  • le dimensioni degli uccelli da alloggiare
  • il loro habitat naturale

Lo spazio a disposizione in casa è molto importante in quanto permette di decidere quanto può essere grande al massimo la gabbia; teniamo conto che tanto più grande è la gabbia, tanto meglio saranno alloggiati i nostri piccoli amici pennuti.

Come indicazione possiamo tenere conto che lo spazio minimo di vita richiesto da un uccello esotico per mantenersi in buona salute è circa 7 volte la sua lunghezza. E' chiaro quindi che per un uccellino lungo 10 cm la gabbia dovrà essere almeno lunga 70 centimetri.

Altro fattore importante di cui tenere conto è l'habitat di provenienza di un soggetto: è chiaro che un soggetto proveniente da praterie aperte, savane o brughiere necessiterà di spazi di volo più grandi di soggetti che vivono in fitti sottoboschi o in foreste tropicali.

Di seguito illustrerò la costruzione di un gabbione di 150x50x50 che sono le dimensioni delle gabbie tipo in cui alloggio i miei riproduttori.

Materiale occorrente

  • 8 Liste di legno di lunghezza 150 cm di spessore 20 x 40 mm
  • 3 Liste di legno di lunghezza 37 cm di spessore 20 x 40 mm
  • 13 Liste di legno di lunghezza 42 cm di spessore 20 x 40 mm
  • 4 Liste di legno di lunghezza 46 cm di spessore 20 x 40 mm
  • 2 listelli di legno di lunghezza144cm x altezza 3 cm x spessore 1 cm
  • 2 listelli di legno di lunghezza 46 cm x altezza 3 cm x spessore 1 cm
  • 1 lastra di compensato marino di 144 x 48 x spessore 1 cm
  • Viti da legno di 4,5 x 60 mm
  • Rete zincata di passo 1 x 1 cm
  • Chiodi a cavalletto per fissare la rete
  • Filo di ferro
  • Chiodi di varie dimensioni

Attrezzature

  • Sega (meglio il seghetto alternativo o ancor meglio una circolare)
  • Cacciavite a croce (meglio un avvitatore)
  • Trapano con punta da legno del 3,5 mm
  • Martello
  • Cesoia per metallo

I° fase - Costruzione dei pannelli

Davanti

Come si vede in figura si assemblano 2 listelli lunghi 150 cm con 3 listelli lunghi 37 cm; l'assemblaggio avviene con due viti per angolo (in cui siano stati praticati preventivamente due fori di invito di 3,5 mm).Al rettangolo di dimensioni 150 x 45 cm si applica un equivalente pezzo di rete utilizzando i chiodi a cavalletto.

Al centro ed agli angoli superiori dei lati stretti si praticano due fori nella rete di circa 15 x 10 cm, che fungeranno da sportelli di accesso.

Dietro

Come si vede in figura  si assemblano 2 listelli lunghi 150 cm con 3 listelli lunghi 42 cm; l'assemblaggio avviene con due viti per angolo (in cui siano stati praticati preventivamente due fori di invito di 3,5 mm).Al rettangolo di dimensioni 150 x 50 cm si applica un equivalente pezzo di rete utilizzando i chiodi a cavalletto.

Lati

Come si vede in figura si assemblano 2 listelli lunghi 46 cm con 2 listelli lunghi 42 cm; l'assemblaggio avviene con due viti per angolo (in cui siano stati praticati preventivamente due fori di invito di 3,5 mm).Al rettangolo di dimensioni 150 x 50 cm si applica un equivalente pezzo di rete utilizzando i chiodi a cavalletto.Si ripetono le operazioni due volte.

Sopra e sotto

Come si vede in figura si assemblano 2 listelli lunghi 150 cm con 3 listelli lunghi 42 cm; l'assemblaggio avviene con due viti per angolo (in cui siano stati praticati preventivamente due fori di invito di 3,5 mm).Al rettangolo di dimensioni 150 x 50 cm si applica un equivalente pezzo utilizzando i chiodi a cavalletto. Si ripetono le operazioni due volte.

Cassettino

Come si vede in figura si assemblano 2 listelli lunghi 144 cm con 2 una feritoia lato 5 cm nella quale si inserisce il cassettino.

III^ fase - Posizionamento degli sportelli

Si ritagliano 3 pezzi di rete di 20 x 12 cm. Ogni pezzo va posizionato su una delle aperture fatte sul davanti e legate per un lato piccolo alla struttura con filo di ferro in modo da permettere il movimento a cardine. Sulla battuta si applicano due mollette o delle molle per gabbie da conigli reperibili in ogni ferramenta.

Infezioni

In questo gruppo sono comprese le malattie causate da protozoi, muffe, bacteri, virus.

Malattie da protozoi

I protozoi sono organismi unicellulari, quelli che più frequentemente infettano gli animali sono i Coccidi.

Nei canarini l’infezione è molto rara il sintomo più evidente di essa è la diarrea, a volte sanguinolenta; altri sintomi possono essere l’anemia e la corizza (starnuti).

La diagnosi è facile ma può essere fatta solo osservando le feci al microscopio.

Rimedi: la cura più appropriata è costituita dalla Sulfochinossalina. Esistono in commercio vari preparati per l’ornitologia pronti all’uso.

Malattie da muffe

Le muffe sono organismi vegetali, sia monocellulari sia pluricellulari, appartenenti al vastissimo ed eterogeneo gruppo dei "Funghi" (MICETI)

Le micosi più diffuse sono:

La CANDIDOSI: è una delle micosi più diffuse. L’agente è un micete non sporigeno simile, all’osservazione microscopica, al lievito di birra, che vive dappertutto come saprofita.

La stagione più propizia per l’infezione è l’inizio dell’estate.

I sintomi sono rappresentati da una patina biancastra che invade la rima del becco, le pareti della bocca e delle vie interne e causa nella maggior parte dei casi la morte del nidiaceo.

La MICOSI 80 (proventricolite) : Si tratta di un’infezione localizzata nello stomaco ghiandolare.

La malattia colpisce sia i nidiacei sia gli adulti ma mentre in questi ultimi decorre spontaneamente nei primi porta alla morte.

Nei nidiacei un sintomo di questa micosi è la cessazione dell’accrescimento verso il 3° giorno e la morte dopo altri 2-3 giorni ("Crisi del settimo giorno"), nonostante le feci normali, una piccola localizzazione di grasso sul groppone e la mucosa della bocca normalmente rossa.

Si aggiunga che talvolta la morte avviene a gozzo pieno. Perciò 3-4 sintomi molto indicativi.

Rimedi: sia per la candidosi sia per la micosi 80 sono risultate efficacissime queste due sostanze:

Nistatina: l’unico preparato disponibile è il Mycrostatin (sciroppo della ditta Squibb, da somministrare per bocca alla dose di 1-2 gocce 3-4 volte a giorno per 5-7 giorni.

Anfoteracina B: un ottimo preparato contenente questa sostanza è il Fungilin della ditta Squibb, da somministrare 3 ml in litro d’acqua per un periodo di 10 giorni.

Malattie da batteri

I batteri sono forme di vita unicellulari di dimensioni estremamente piccole. Vengono classificati in base alla forma (Cocchi se rotondi, Bacilli se a bastoncino, Spirilli se incurvati) e alle numerose proprietà che il bacteriologo riesce a mettere in evidenza. Fra queste proprietà ricordiamo soltanto la differente colorabilità con il metodo di Gram, in base a questa vengono distinti in Gram-positivo e Gram-negativi.

I GRAM-NEGATIVI: sono le malattie più diffuse e che incidono maggiormente sulla mortalità dei nidiacei. I nidiacei muoiono nei primi giorni dopo la nascita, oppure i novelli si ammalano dopo qualche settimana dallo svezzamento, oppure avvengono le due cose insieme. Le malattie da Gram-positivi più diffuse sono essenzialmente la Colibaccillosi, la Salmonellosi e la Pasteurellosi.

Colibaccillosi: è dovuta al bacterium coli, un microrganismo che, in gran numero di varietà, è ospite abituale dell’intestino di quasi tutti gli animali. Distinguiamo tre differenti forme di colibaccilosi,: la forma dei neonati, la forma dei novelli e la forma degli adulti.

Forma dei neonati: è più frequente all’inizio della stagione delle cove. I sintomi più sicuri sono il nido e il petto della madre sporchi di feci e umidicci, l’addome dei nidiacei gonfio e teso per la presenza di liquido (ascite), l’arresto della loro crescita e il successivo rapido dimagramento e disidratazione e, infine, la mucosa della bocca pallida (nella Micosi 80 è normale). In queste condizioni il più delle volte i genitori, ancorché ottimi imbeccatori cessano di alimentare i nidiacei.

Forma dei novelli: la malattia può comparire anche durante e dopo lo svezzamento, generalmente non oltre la muta. Il soggetto ha l’addome gonfio, teso, rossastro o scuro. La magrezza del petto e le penne sollevate sono i sintomi che devono indurre l’allevatore ad ispezionare l’addome e gli permettono di rendersi conto della malattia già in atto.

Forma degli adulti: è la meno grave, si manifesta più spesso nel periodo delle cove, sia nei maschi che nelle femmine. I sintomi sono l’evidente malessere (impallamento e dimagrimento) e l’addome più o meno gonfio e scuro con le anse intestinali delineate.

Rimedi: fra i farmaci più indicati citiamo la Zoomicina N-orale, della ditta Glassovet (2 ml su 100 di acqua oppure una goccia direttamente nella bocca); l’Anticol della ditta Chemivit alla dose di 0.5 gr su 100 di acqua; il Bimixin sciroppo della ditta Usofarmaco (5/10 ml per litro).

Il trattamento con questi farmaci va ripetuto per 3/4 giorni.

Malattie da virus

I virus (virus=veleno) sono microrganismi estremamente diversi da tutti gli altri. Hanno dimensioni piccolissime. La loro sruttura, paragonata a quella di una cellula è estremamente semplice: un acido nucleico (DNA o RNA) ricoperto da un involucro proteico,e basta.

La resistenza dei virus agli agenti esterni è minima nei virus di piccole dimensioni, notevole nei virus di grosse dimensioni (Vaiolo).

Non avremo parlato di virus se non esistessero malattie virali che colpiscono i canarini. Fra queste malattie la più diffusa e pericolosa è sicuramente il Vaiolo.

Il Vaiolo del canarino è la malattia più grave che possa colpire un allevamento. Nei casi di alta virulenza può soccombere la quasi totalità dei soggetti dio un allevamento.

La stagione di maggiore incidenza è l’autunno-inverno. Il periodo di incubazione da una a tre settimane.

Distinguiamo due forme di vaiolo: La forma respiratoria e la forma cutanea.

I sintomi principali sono:

-morte improvvisa dei soggetti che fino ad un momento prima sembravano sani (forma fulminante)

-soggetti che disdegnano qualsiasi tipo di alimento, si appartano in un angolo della gabbia e muoiono senza eccezioni al 2°- 3° giorno (forma acuta)

-soggetti che per 2-3 giorni presentano come unico sintomo respiro affannoso con becco semiaperto e guariscono dopo 4-5 giorni

-soggetti come i precedenti che muoiono invece dopo 4-5 giorni

-soggetti che presentano come unico sintomo i caratteristici rilievi vaiolosi (papule),intorno alla bocca, gli occhi, i quali muoiono dopo pochi giorni dalla comparsa delle papule.

-soggetti come i precedenti che guariscono dopo circa un mese.

-soggetti che presentano sia i sintomi respiratori che cutanei.

 

                          Riproduzione              

 

Processo con cui da un organismo unicellulare o pluricellulare si originano nuovi individui.

La riproduzione può essere di tipo asessuato o sessuato.

La riproduzione asessuata negli organismi unicellulari si attua mediante la divisione cellulare per mitosi della cellula madre; nei pluricellulari mediante divisione cellulare di alcune cellule somatiche (cioè corporee) dell'organismo. Tale modalità dà luogo alla formazione di individui geneticamente identici tra loro e al genitore.

La riproduzione sessuata si verifica mediante la fusione di due cellule dette gameti, prodotte da due individui diversi (siano essi unicellulari o pluricellulari) con un processo di meiosi e contenenti la metà del numero di cromosomi tipici di quella specie. La fusione dei due gameti permette la formazione di uno zigote, da cui si sviluppa il nuovo organismo che non è geneticamente identico a nessuno dei due genitori.

La riproduzione avviene quando gli organi riproduttivi raggiungono lo stadio di maturità. Nell'uomo, in particolare, ciò avviene al momento della pubertà; la capacità riproduttiva cessa con una serie di fenomeni che prende il nome di menopausa. Alcuni organismi sono comunque in grado di riprodursi pur mantenendo caratteristiche corporee larvali, o comunque, tipiche degli individui immaturi: tale fenomeno prende il nome di neotenia.

Il processo di riproduzione è controllato da diversi fattori, di tipo sia ormonale sia ambientale. Infatti, fattori come l'aumento della quantità giornaliera di luce, o l'imminenza della stagione delle piogge, o l'aumento della temperatura media, costituiscono segnali che, percepiti dagli organismi mediante recettori sensoriali (negli animali) o molecole particolari, dette fitocromi (nelle piante), avvertono l'organismo che vi sono condizioni ambientali favorevoli per la riproduzione e per la sopravvivenza dei nuovi individui; sistemi di controllo chimico (come gli ormoni) e orologi biologici interni sincronizzano gli organismi con tali periodi favorevoli alla riproduzione, e stimolano la maturazione degli organi sessuali.

Molti organismi, in particolare gran parte delle piante, organismi unicellulari e animali inferiori (come celenterati e vermi) possono attuare entrambi i tipi di riproduzione: la "scelta" dell'uno o dell'altro tipo è spesso determinata da fattori ambientali. In generale, la riproduzione asessuata permette alla specie di diffondersi rapidamente, e viene attuata perlopiù in condizioni ambientali costanti. La riproduzione sessuata viene preferita quando le condizioni sono più precarie e variabili: in tal caso, infatti, si generano individui tra loro diversi (vedi Biodiversità), e ciò aumenta la probabilità che almeno qualcuno di essi sia adatto alle nuove condizioni ambientali e possa permettere la sopravvivenza della specie. Vedi anche Selezione naturale.

Riproduzione asessuata

 


 


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