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LE
ANALISI DEGLI ESPERTI PIU O MENO
ESPERTI
· Neil Davis, un esperto di elaborazione dimmagine
citato da Kinder [Kinder, 1979], dichiarò di non avere
trovato alcuna evidenza di falso nelle foto di Meier e
che le stesse ritraevano un grande oggetto ripreso ad una
certa distanza dalla macchina fotografica. Piccolo
problema: venne presentata una sola frase
nellambito di un rapporto di ben quattro pagine !
Il resto che è stato tralasciato diceva, praticamente,
trattarsi solo ed unicamente di risultati preliminari e
che, in ogni caso, erano assolutamente necessari i
negativi: i risultati stessi erano da considerarsi,
quindi, inconclusivi [Korff, 1995].
· Il dottor Michael Malin, un esperto
nellelaborazione dimmagine a computer, che,
però, insegnava geologia planetaria e geomorfologia,
affermò di non avere trovato .. alcun segno
evidente di contraffazione, ma anche qualcosa che
non è stato riportato da Kinder: .....senza gli
originali delle foto, non cè quasi da niente da
dire in proposito. Inoltre, chiese di potere avere
la macchina fotografica usata da Meier ed i negativi
delle foto, ma entrambe le richieste non sono mai state
soddisfatte da GENESIS III [Korff, 1995].
· Le registrazioni sonore fatte da Meier ad
unastronava pleiadiana che sono state sottoposte ad
analisi da parte del gruppo GENESIS III erano delle copie
di terza generazione. Come tutte le registrazioni audio,
se non sono ottenute sotto condizioni scientificamente
controllate, non costituiscono alcuna prova. Kinder, per
esempio, non parla del fatto che in tali registrazioni si
sentiva distintamente, per due volte, un interruttore
nellatto di essere azionato: un elemento sospetto,
che induce a pensare ad una messinscena operata
appositamente con lausilio di una fonte sonora
esterna. [Korff, 1995]
· Wally Getleman fu contattato da Kinder per esaminare
films e fotografie di Meier e venne presentato come un
esperto che lavorò come direttore degli effetti speciali
fotografici nel film di Stanley Kubrick 2001
Odissea nello Spazio: in realtà ebbe un breve
rapporto con Kubrick e lasciò la produzione dopo solo
qualche settimana, come si può ben verificare dai titoli
di coda del film stesso, dove non è affatto menzionato.
In realtà egli non era un analista fotografico e non
aveva competenze tali da potere condurre analisi ed
emettere giudizi su reperti fotografici, prova ne è un
semplice problema di ombre su una foto, evidenziato da
Korff. Questultimo ha altresì dimostrato come
laffermazione che sarebbero necessarie almeno
quindici persone ed 80.000 dollari per
riprodurre le foto di Meier sia completamente errata,
visto che egli stesso le ha replicate, con ottimi
risultati e con minimi sforzi. Gentleman, in ogni caso,
non ebbe accesso ai negativi dei documenti che gli
vennero sottoposti e neppure ai luoghi in cui furono
ripresi, dove avrebbe dovuto eseguire quelle convalide
strumentali delle misure che eseguì sui documenti
stessi. [Korff, 1995]
· Kinder nel suo libro ha omesso quanto affermato
dallanalista Eric Eliason (esperto di elaborazione
di immagini):..... E necessario partire dai
negativi. Quindi, in un certo senso, questa (- le altre
sue dichiarazioni riportate da Kinder -) non è una
dichiarazione scientificamente valida. In
precedenza era stato raggiunto da J.Dilettoso con due
sole foto di Meier, per le quali aveva affermato di non
avere trovato indicazioni per potere affermare che si
trattasse di un fotomontaggio: ma aggiunse altresì che
non si poteva escludere la possibilità che il
fotomontaggio potesse essere stato fotografato a sua
volta, in modo da ottenere un risultato difficilmente
evidenziabile e senzaltro ingannevole per il
computer [Korff, 1995]. Eliasion riferì inoltre che
Dilettoso voleva assolutamente credere alla genuinità
delle fotografie e cercheva di convincere lui stesso
della cosa.
· Robert Nathan, uno dei migliori esperti di analisi di
immagini, fu contattato da J.Dilettoso per valutare un
set di dieci foto di Meier. A seguito di questo avrebbe
affermato che non era possibile rintracciare
levidenza di un falso. In realtà, Nathan fu
successivamente intervistato da Kal Korff, al quale
avrebbe detto che Dilettoso avrebbe mentito sia su come
fu condotta lanalisi che sui risultati stessi
(entrambi riportati con enfasi da Kinder nel suo libro):
a suo giudizio le foto erano degli ovvi
falsi, di qualità estremamente povera e di
nessun valore analitico, probabilmente prodotte con
luso di modelli sospesi a dei fili (come poi fu
successivamente confermato dalle analisi condotte dallo
stesso Korff). W.C.Stevens gli fornì dei negativi
rappresentanti delle immagini fuori fuoco, che non
corrispondevano con le stampe che gli erano state
fornite. La giustificazione di ciò fu trovata nella
confusione attribuita a Meier sul livello di generazione
dei negativi che egli aveva fornito ai suoi amici
americani [Korff, 1995].
· Marcel Vogel, un esperto in chimica che lavorara
presso i laboratori di ricerca della IBM a San Josè, in
California, accusò Stevens di avere sottratto da casa
sua due foto provenienti da un progetto di analisi
dellIBM (presso cui lavorava), che sarebbero state
successivamente spacciate come i campioni di metallo di
Meier sottoposti a forte ingrandimento. Lo stesso Vogel a
seguito delle sue analisi sui campioni di metallo che gli
erano stati forniti da GENESIS III dichiarò di non aver
mai incontrato una cosa del genere, ma Korff riferisce
che gli disse trattarsi di saldatura
dargento, proprio quando, nel 1980, ne
ricevette dalle sua mani un pezzettino. Vogel, inoltre,
ad un certo punto non fu più in armonia con GENESIS III
a causa delle cose che il gruppo aveva pubblicato senza
la sua approvazione. Ma Vogel non presentava, comunque,
unintegrità al di sopra di ogni sospetto: era un
tipo che affermava di piegare i metalli con la forza
della sua mente (tanto che fu intervistato anche dal
National Enquirer in proposito) e di riuscire
a guarire le persone imponendo loro le mani: purtroppo
per lui, fu clamorosamente smentito durante una prova
delle sue capacità psichiche condotta, in condizioni
sperimentali ce smentito durante una prova delle sue
capacità psichiche condotta, in condizioni sperimentali
controllate, da un gruppo di specialisti nel 1980. Era
molto interessato allarea del paranormale e dei
fenomeni psichici in particolare, non disdegnando
altresì largomento ufologico e svluppando una
competenza specifica nel campo di studio della
comunicazione tra piante ed esseri umani.
Dichiarò inoltre a Korff che Meier era probabilmente un
falsario, ma che Semjase esisteva veramente. Non solo:
poteva anche parlare con lei, concentrandosi su un grosso
cristallo di quarzo ed ametista che aveva proprio sul
tavolo !
· La società De Anza Systems presso cui GENESIS III ha
affermato di aver condotto delle analisi fotografiche a
computer (peraltro pubblicate in [GENESIS III, 1979]) ha
negato qualsiasi coinvolgimento del genere, affermando,
anzi, di non essere in grado di fornire un servizio del
genere. I membri di GENESIS III (in particolare Dilettoso
e Welch) si recarono da loro raccontando di volere
acquistare un loro computer grafico: a scopo di
dimostrazione si fecero digitalizzare una foto, a cui
vennero applicate semplicissime tecniche di elaborazione
di immagine. Quanto visualizzato dal monitor fu
fotografato e, quindi, presentato come sofisticate
tecniche di analisi fotografica in grado di
confermare la genuinità delle foto di Meier. Nonostante
ciò GENESIS III affermò di avere speso 40.000 dollari
per le investigazioni e ben 60.000 per le analisi
fotografiche.
· Il gruppo americano G.S.W., famoso tra gli anni
settanta ed anni ottanta per le pioneristiche analisi al
computer di foto ufologiche, ricevette dieci fotografie
di Meier di seconda generazione da un ricercatore
tedesco, nel 1976. Il verdetto fu inequivocabile: un
falso realizzato diverse tecniche, come modelli sospesi,
doppie esposizioni e fotomontaggi.
I PERSONAGGI CHE HANNO PROMOSSO
LAFFARE MEIER
· Wendelle C. Stevens, un ex-tenente colonnello
dellUSAF che si è definito come uno dei
maggiori esperti di ufologia al mondo (ma in
realtà, come ricordato dallufologo canadese
Stanton Friedman è un collezionista di foto ufologiche)
[AA.VV., 1980], venne a conoscenza del caso Meier nel
1976 da parte dellufologo inglese Timothy Good e
dellufologa svizzera Lou Zinstagg, la quale gli
mostrò sedici foto di Meier. Stevens disse di essere
rimasto impressionato dalle fotografie e dal caso in sè
e nellottobre dellanno successivo si recò
direttamente in Svizzera ad incontrare Meier, primo di
una lunga serie di viaggi. Se ne tornò a casa con
trecento fotografie. Tornò lanno successivo da
Meier, questa in compagnia degli amici Brit e Lee Elders
e dopo di ciò, tutti insieme, decisero di pubblicare
sotto forma di libro le informazioni che avevano raccolto
sul caso. per far ciò fondarono una piccola società,
insieme a Tom Welch, che fu battezzata GENESIS III
Productions Limited. Lee Elders firmò un accordo
personale di diritti con Meier: questultimo avrebbe
fornito il materiale, mentre GENESIS III lo avrebbe
promosso e diffuso, agendo come unico distributore
esclusivo. Essendo senza contante, la società ricevette
un prestito di 39.923,57 dollari da un agente di
marketing di nome Michael Osborn, il quale si dichiarò
peraltro disponibile ad aiutarli. Nel 1979 uscì il primo
libro, UFO ... Contact from the Pleiades
(tradotto anche in italiano, nel 1990), presto esaurito e
ristampato in unedizione riveduta e corretta
lanno successivo. Nel 1983 Stevens e GENESIS III
produssero, separatamente, altri due titoli: ,
UFO ... Contact from the Pleiades - A Preliminary
Investigation Report [Stevens, 1983] e ,
UFO ... Contact from the Pleiades - Vol. II
[AA.VV., 1983]. Altri libri seguirono negli anni
successivi, come si può evincere dalla bibliografia
allegata. Oltre alla produzione libraria, GENESIS III
produsse e/o distribuì anche dei documentari, uno dei
quali, girato nel 1979, è stato presentato anche in
Italia nellambito della serie prodotta dalla
Columbia Tristar con la supervisione e
consulenza del Centro Ufologico Nazionale e
di Roberto Pinotti in particolare.
· W.C.Stevens e gli altri componenti del gruppo GENESIS
III furono sconfessati ed allontanati da tutti i maggiori
gruppi americani, MUFON in testa. Il compianto Jim
Lorenzen, direttore dellAPRO, si dissociò
completamente dalla citazione del suo nome
allinterno del primo libro su Meier di tale gruppo,
accusando i membri dello stesso, fra laltro, di
avere censurato le dichiarazioni e le foto
più assurde prodotte da Meier, in modo da rendere il
più possibile credibile ed accettabile lintera
storia. Non solo: Stevens aveva collaborato con
lAPRO in relazione a qualche inchiesta locale, ma
fu trovato a dirottare verso la sua abitazione il
materiale di un caso fotografico indirizzato
allAPRO stessa: Lorenzen lo dichiarò persona
non gradita e troncò ogni contatto con lui
[Lorenzen, 1984]. GENESIS III ha pubblicato diversi libri
dedicati a contattisti (tra cui anche litaliano
Dibitonto) e caratterizzati dalla profusione di
fotografie in essi contenuti (ad esempio quelli dedicati
al contattista Herrmann, che con le sue centinaia di foto
può ben essere definito un emule americano di Meier).
· GENESIS III ricevette una percentuale sulle royalties
del libro di G.Kinder, per avere messo in contatto
lautore con Meier ed avergli permesso di
raccogliere il materiale sulla questione [Moore, 1981].
Meier stipulò, praticamente, un contratto di
rappresentanza con GENESIS III, a cui cedette i diritti
di sfruttamento delle sue storie. In cambio, Meier si
impegnò a fornire tutte le informazioni ed il materiale
per potere condurre tale opera di sfruttamento. William
Moore vide personalmente questo accordo a Los Angeles,
nel 1981. GENESIS III , quindi, non può certo essere
considerato un gruppo di investigatori, ma bensì di
biografici-amici, come successe con Desmond Leslie nei
confronti di George Adamski: nessuna investigazione
imparziale e critica, quindi, ma acritica e tesa a dare
conferme là dove non ci sono. Più recentemente, i
membri del F.I.G.U. si sarebbero lamentati con
lamericano R.Winters per il fatto che un gruppo di
americani (presumibilmente quelli di GENESIS III) avevano
usato il loro materiale solo per loro profitto personale,
tradendo loro ed i loro messaggi spirituali, senza
mantenere le promesse che avevano fatto [Winters, 1992].
Tale affermazione appare ancora più strana
per il fatto che è stata riportata in un articolo
pubblicato sulla rivista ufologica di W.C.Stevens: in
ogni caso, negli ultimi anni i coniugi Elders si sono
praticamente eclissati ed il solo Stevens è rimasto
sulla scena.
· GENESIS III ha minacciato, parecchie volte, azioni
legali contro ricercatori che stavano investigando,
criticamente, il caso Meier: non per niente Lee Elders è
sempre stato molto collerico verso chi esprimeva opinioni
contrarie sul caso Meier. Per contro, la società non
pagò il conto della produzione del primo libro e la casa
editrice (Collins Publishing) fallì, lasciando un buco
di circa 40.000 dollari, direttamente provocato dalla
pubblicazione del libro stesso. Ne seguì unazione
legale da parte del curatore del libro e della stessa
casa editrice contro GENESIS III [Moore, 1981].
· Il 16 Febbraio 1993 Wendelle C. Stevens si
dichiarò volontariamentn=left>
· Il 16 Febbraio 1993 Wendelle C. Stevens si
dichiarò volontariamente colpevole di fronte ad una
corte di giustizia dello stato dellArizona, al fine
di conseguire un duplice risultato: la riduzione dei capi
di imputazione che pendevano su di lui da sedici (dieci
per molestie su bambini, quattro per aver fornito
articoli osceni o pericolosi a minori e due per le
riprese video e foto di minori impegnati in atti sessuali
osceni) a tre e la mancata resa di dominio pubblico
dellevidenza probatoria contro di lui. Il 15 Marzo
dello stesso anno fu condannato a sette anni ed il 1°
Giugno successivo fu incarcerato in una prigione poco
fuori Tucson, da dove uscì nel 1990. Ovviamente, Stevens
fu presto presentato come un martire
incastrato dalla CIA, perchè ormai troppo vicino alla
realtà sugli UFO: egli stesso contribuì a diffondere
tale dicerie per mezzo di parecchie lettere, senza
peraltro portare alcuna prova e raccontando parecchie
frottole al fine di apparire pulito [Korff,
1995]. Gli Elders hanno affermato che Stevens è stato
accusato sulla base della testimonianza di un vicino di
casa a cui Stevens aveva negato dei soldi in prestito:
sarebbe stato messo a tacere perchè ufologo
scomodo [Moore, 1981].
· Jim Dilettoso è un personaggio che è stato
usato da GENESIS III per organizzare le
pretese analisi scientifiche sui vari tipi di evidenza
presentata da Meier, presentandolo nel contempo come un
esperto particolarmente degno di fede. Lo stesso
Dilettoso disse di essere uno dei maggiori esperti di
analisi fotografica tramite computer ed affermò che
tutte le foto di Meier erano state testate ed
autenticate da lui medesimo. Millantò, fra
laltro, conoscenze in microscopia elettronica che
non possedeva assolutamente. Ha ripetutamente fornito
false indicazioni riguardo il suo coinvolgimento e le sua
attività in relazione al caso Meier, presentando in modo
fuorviante i risultati dei pochi test che furono
effettivamente condotti sullevidenza disponibile,
specie le foto. Ha dichiarato di aver avuto contatti con
specialisti che, però, non si ricordano affatto di lui o
che hanno rilasciato pareri ben diversi da quelli
riportati, una volta intervistati da terze parti: per
esempio, la società De Anza Systems prese in
considerazione la possibilità di fargli causa per le
affermazioni che gli attribuì nel primo libro [GENESIS
III, 1979]. Dilettoso dichiarò di avere conseguito una
laurea presso luniversità McGill di Montreal, che,
però, in un fax del 17/11/1994 precisò di non saperne
assolutamente nulla [Moore, 1981][Korff, 1995].
· James Deardorff è un professore
emeritus alluniversità
dellOregon che, da anni, ha sposato la causa di
Meier, soprattutto in unottica spirituale-religosa.
E autore di un libro [Deardorff, 1990] in cui viene
presentata e studiata la cosiddetta Talmud
Immanuel (o Jmmanuel), dove vengono presentate
duecento diverse ragioni per ritenere tale testo la fonte
primaria del vangelo di Matteo. Afferma che nessuna delle
foto di Meier è stata trovata contraffatta [Deardorff,
1985] e che il contattista non incoraggia nessuno, fuori
dal suo gruppo, a promuovere in alcun modo la sua storia
[Deardorff, 1996a]: ciò non spiega, però,
lintensa attività di conferenzieri e divulgatori
di personaggi come G.Moosbrugger, R.Winters e altri.
Deardorff appoggia incondizionatamente Meier e dà per
assolutamente scontata la presenza degli extratterestri
sul nostro pianeta: tutte le dichiarazioni di Meier, a
sua giudizio, risultano compatibili con una strategia di
contatto dei Pleiadiani, riuscendo sempre a trovare una
spiegazione, in tale ottica, a qualsiasi evidenza
negativa nei confronti di Meier ! A suo dire, per
lanalisi dellintero caso è necessario un
diverso atteggiamento, basato sulla consapevolezza che
gli extratterrestri esistono ed hanno una loro strategia
per confrontarsi con una civiltà emergente come la
nostra [Deardorff, 1985].
· Lintera storia di Meier è stata seguita da
altri autori. Nel 1985 lo scrittore Gary Kinder ricevette
lincarico dal proprio editore di scrivere un libro
sul contattista, che vide la luce nel 1987 e vendette
bene e velocemente, passando presto ad unedizione
in tascabile. Nellagosto 1991 il tedesco Michael
Hesemann pubblicò il libro di Guido Moosbrugger
...und sie fliegen doch !, quella che viene
presentata come lopera più completa
sullargomento e che è stata recentemente tradotta
in quattro lingue. Altri libri sono riportati in
bibliografia. Da ricordare anche la non indifferente
produzione di merchandising legata a Meier ed
alle sue foto: stampe, dipinti, calendari illustrati e
poster. Lo stesso agente Mulder della popolarissima serie
televisiva X-Files ha appeso ad una delle pareti del suo
ufficio un poster con una delle più classiche foto di
Meier e la dicitura We want to believe
(vogliamo credere).
· Gary Kinder, autore di Light Years,
ha lavorato a stretto contatto con Lee e Brit Elders per
scrivere il suo libro, per il quale avrebbe ricevuto un
anticipo di 100.000 dollari dal suo editore, Morgan
Entrekin. Non per nulla il copyright del libro stesso è
condiviso con loro, peraltro destinatari di una royalty
sulle vendite. Il libro scaturì da un contatto che i
coniugi Elders stabilirono con lagente letterario
R.Pine: questultimo rimase entusiasta dalla storia
di Meier, tanto da presentarla a Kinder per fargli
scrivere un libro. La sua inchiesta non può certamente
definirsi imparziale, in quanto raccolse materiale e
frequentò assiduamente la parte pro-Meier, tralasciando
ampiamente il materiale e le informazioni che gli furono
fornite da quei ricercatori che si erano mostrati critici
nei confronti dellintera storia. Esemplare è il
caso di Korff che fornì a Kinder gli elementi necessari
per dimostrare che si trovava difronte ad un falso e
comunque sufficienti per fargli dubitare ampiamente sulla
veridicità della questione. Al contrario, Kinder cercò
di far dire a Korff che almeno qualche parte
dellevidenza di Meier poteva essere genuina. Un
altro esempio: Kinder non intervistò le famiglie
svizzere Jacob e Wyss, di cui conosceva lesistenza
e che avrebbero potuto fornirgli dati concreti e di prima
mano sui falsi realizzati da Meier [Korff, 1995].
· Kinder è un esperto scrittore che sembra
eccellere nella scelta selettiva dei dati e nella
omissione di tutti quelli indesiderati, ma significativi
per la tesi opposta: non condusse alcuna investigazione
con metodologie scientifiche, ma si comportò unicamente
come un divulgatore interessato. Per esempio, affermò di
avere parlato con gli ufologi che avevano criticato e
smascherato Meier, ma non presentò affatto le loro
conclusioni. Ancora, riprese, senza effettuare alcun
reale controllo, le falsità e le imprecisioni relative
alle analisi condotte da molti dei pretesi
esperti citati da GENESIS III come conferme alla
genuinità delle foto di Meier. Per tutta questa somma di
ragioni, il libro di Kinder fu accolto con rifiuto
pressochè totale dai ricercatori americani, in quanto
videro in esso unoperazione commerciale che sembra
presentare unevidenza scientificamente credibile e
le dichiarazioni di Meier come degne di fede.
Lufologo americano Dennis Stacy [Stacy, 198?] lo
definì estremamente credulone, avendo lui
avuto piena fiducia nei suoi cefinì estremamente
credulone, avendo lui avuto piena fiducia nei suoi
confidenti Stevens e Elder. Lo stesso New York Post del
12 Gennaio 1987 affermò in un articolo che
leditore di Kinder si trovava in difficoltà
finanziarie ed avrebbe cercato di produrre un libro con
una forte connotazione di marketing (orientato al
soddisfacimento della voglia di credere e,
quindi, dellaspetto più sensazionalistico della
vicenda, lasciando perdere tutti gli aspetti deboli e
criticabili) per venderlo al meglio.
· Michael Hesemann è un piccolo editore tedesco
che produce una rivista, libri e videocassette sugli UFO,
sfruttando abilmente tutti i filoni più
sensazionalistici che emergono di volta in volta
sullargomento e che si tramutano in ottimi richiami
per i compratori dei suoi prodotti (sintomatico il suo
coinvolgimento nel caso della famosa autopsia
dellalieno di Santilli e con tutti i personaggi,
anche italiani, interessati allaffaire, come pure
il suo costante presenzialismo a livello di congressi
internazionali). E stato, a più riprese, un
supporter delle storie di Meier, dandogli ampio risalto
nella sua rivista, Magazin 2000 e pubblicando
almeno un intero libro, quello agiografico
dellaustriaco Guido Moosbrugger [Moosbrugger,
1991], sullargomento. Questultimo è uno
degli amici più intimi di Meier e membro
delloriginario gruppo di metafisica. Maestro di
scuola elementare, rappresenta un vero e proprio
ambasciatore di Meier in giro per il mondo,
dove frequenta numerosissimi convegni ufologici o
paraufologici (soprattutto negli Stati Uniti) al fine di
diffondere il verbo pleiadiano. Il libro sui
contatti di Meier è riccamente illustrato e contiene un
gran numero di informazioni significative
sullintera faccenda, grazie proprio al fatto di
averla vissuta (e viverla tuttora)
dallinterno.
· Randolph Winters è uno dei principali sostenitori di
Meier negli Stati Uniti. Dando una grande enfasi al
messaggio spirituale di Meier ha fuso le
storie e gli insegnamenti del contattista
svizzero con varie tematiche New Age e di
channelling (comunicazioni ricevute da
spiriti o da entità extraterrestri per via medianica),
argomenti sempre di moda negli USA. Il risultato è stata
una intensa attività di conferenziere, un libro scritto
direttamente ed altri pubblicati, un sito su INTERNET
dove è possibile acquistare tutto quello che si vuole e,
magari, iscriversi anche a dei corsi spirituali New Age,
tenuti il Sabato e la Domenica da Winters e sua moglie su
vari argomenti, alla modifica cifra di 350 dollari, il
cui 50% deve essere versato in anticipo. Winters è anche
colui che ha scoperto tale Adrian un tipo che
vivrebbe in Florida e che fin dal 1974 avrebbe
anchegli avuto contatti con i Pleiadiani, scattando
parecchie foto (stranamente simili a quelle
di Meier). Sintomatica lesperienza di Winters con
il gruppo di Meier: si recò in Svizzera nel 1988 per
incontrare il contattista, ma la possibilità gli fu
negata. Trascorse quindi tre settimane alla
comune, lavorando di giorno nella fattoria
per avere il privilegio, la sera, di parlare con i membri
del gruppo ed avere, alla fine, la possibilità di vedere
gli originali delle famose note di contatto.
Una delle componenti del F.I.G.U. gli raccontò, fra
laltro, di avere visto Meier materializzarsi
improvvisamente davanti a lei, al ritorno da uno dei
incontri [Winters, 1992].
· Il California Study Group è lultimo dei gruppi
pro-Meier che sono apparsi negli ultimi anni, ma
senzaltro appare come il più organizzato.
Organizza conferenze, pubblica, traduce e distribuisce il
materiale sulla vicenda del contattista, funzionando come
la vera e propria filiale americana del F.I.G.U. e
prendendo quindi il posto che era una volta di GENESIS
III. Organizza una volta al mese una riunione
nellarea di Los Angeles, dedicata a tutti coloro
che vogliono meglio conoscere i contatti di Meier. Hanno
un proprio sito WEB, gestito direttamente con un proprio
dominio INTERNET (www.billymeier.com) ed attraverso di
esso offrono qualche informazione, ma, soprattutto, la
vendita di vario materiale per tutti coloro che sono
dotati della magica carta di credito.
GLI ULTIMI SVILUPPI
· Una donna indiana, chiamata con lo pseudonimo
Pauline (non vuole esporsi direttamente,
perchè ha paura di perdere il proprio posto di lavoro
alle Nazioni Unite), ha dichiarato che quando era
ragazzina e si trovava dal nonno a Mehrauli, in India,
avrebbe visto Meier in compagnia di Asket (la Pleiadiana
che era in contatto a quel tempo con lo svizzero) nel
1964. Si ricorda anche di avere visto Meier fotografare
la cosmonauta. Nel 1995, quando venne a conoscenza
dellindirizzo di Billy in Svizzera, si recò a
visitarlo e là riconobbe Asket nelle foto che Meier
tuttora conserva (ma che, a quanto pare, non sono
conosciute). Alcuni sostenitori di Meier hanno
intervistato a lungo la donna, tra di essi anche
W.C.Stevens, che ne pubblicherà una foto e la storia sul
quarto volume di Message from the Pleiades.
· Il novello Meier scoperto da R.Winters nel corso di
una sua conferenza ha anchegli un raccoglitore
contenente un gran numero di foto, relative ad almeno tre
diversi tipi di astronavi. Pur avendo iniziato i suoi
contatti nel 1974, questo personaggio (peraltro
conosciuto unicamente allo stesso Winters) non ha mai
voluto presentarsi in pubblico e compiere
quellazione di divulgazione così tanto
cara a Meier ed amici. Secondo lui, i Pleiadiani hanno
ripreso i contatti nel 1995 (in contraddizione con le
dichiarazioni provenienti dal contattista svizzero,
secondo cui se ne sarebbero andati proprio in
quellanno !), in quanto quello sarebbe stato
lanno di inizio di una nuova era di cambiamenti,
dominata da disastri naturali come diluvi, terremoti,
uragani, tornadi ed altri eventi naturali catastofici.
· Stando alle ultime rivelazioni, quelli che
sono stati fin qui chiamati Pleiadiani
proverrebbero, in realtà, da un pianeta ad ottanta anni
luce da noi nella direzione nella nostra galassia in cui
si trova il sistema stellare delle Pleiadi.
KAL KORFF: LANTI-MEIER
Kal Korff, californiano, ha incominciato ad
occuparsi giovanissimo del caso Meier e, con laiuto
dellufologo William Moore, fu uno dei primi
ricercatori a criticare apertamente e con motivazioni
circostanziate lintera storia, additandola come un
probabile falso: oggigiorno è uno dei maggiori esperti
in materia, senzaltro il principale e più
preparato sul versante dei critici.
Dopo avere dato alle stampe, nel 1981, un primo libro di
127 pagine, nel 1995 ha pubblicato quello che può essere
definito il più completo studio critico sulla questione,
unopera di ben 440 pagine intitolata
Spaceships of the Pleiades [Korff, 1995] ed
edito dalla Prometheus Books, casa editrice specializzata
in libri scettici. In tale opera presenta
anche i risultati di uninvestigazione diretta,
abbastanza ardita e senzaltro inusuale per il mondo
ufologico: una visita, sotto false generalità, al
quartier generale di Meier, in Svizzera. Durante tale
visita di tre settimane ebbe modo di intervistare
parecchie persone che hanno avuto a che fare con
lex-gendarme nel passato, acquisire una grande
quantit&chie persone che hanno avuto a che fare con
lex-gendarme nel passato, acquisire una grande
quantità di materiale, parlare con i membri del
F.I.G.U., ispezionare i luoghi dei principali
avvistamenti e riprendere in foto e su video gli stessi,
oltre che riprodurre localmente alcune delle fotografie
più famose con dei modelli appositamente costruiti per
dimostrare la facilità di falsificazione dei documenti
fotografici presentati dal contattista svizzero. Data la
sua conoscenza del tedesco, ha avuto modo di avere
accesso diretto agli scritti originali di Meier in tale
lingua.
Oltre al libro, Korff ha anche prodotto una
videocassetta (EXPOSED: The Billy Meier
Hoax,) in cui mostra direttamente i risultati delle
analisi fotografiche da lui condotte (fornendo i
particolari necessari alla loro riproduzione anche da
parte di terzi) ed altro materiale inedito utile ad una
migliore comprensione dellintera vicenda. La
società che ha prodotto la videocassetta è la
Underground Video, piccola società specializzata in
video su materie misteriose, tra cui gli UFO:
inizialmente distribuì anche quelli relativi alle storie
di Meier, prodotti da GENESIS III ed altri, quindi decise
di condurre una propria inchiesta indipendente
sullintera vicenda. La conclusione fu che Meier
aveva falsificato deliberatamente tutto quanto. Come
reazione, i responsabili della società dichiararono di
volere denunciare Billy Meier ad un tribunale
californiano per truffa nei confronti dei
consumatori.
La conclusione finale di Korff al suo libro appare
piuttosto equilibrata: ... non è possibile
affermare che tutte le foto ed i filmati di Meier siano
falsi, ma se anche avesse avuto delle esperienze
precedenti, non cè alcuna evidenza credibile che
supporti le stesse. Visto che non è possibile separare
il rumore dal segnale, il problema del se le
dichiarazioni di Meier sono vere non può essere
risolto [Korff, 1995]. Korff è stato addirittura
accusato, per il suo approccio rigoroso e critico
allargomento, di essere un agente della CIA: pur
avendo lavorato, come civile, per parecchie agenzie
governative, è pur sempre un semplice ricercatore.
Efficace, a questo riguardo, laffermazione,
dellufologo americano Russ Estes: Se possiedi
anche solo mezzo cervello, sei automaticamente
etichettato come CIA.
Il lavoro di Korff è stato recentemente oggetto di una
risposta di ventuno pagine da parte di James Deardorff
[Deardorff, 1996a], in cui viene attaccato e fortemente
criticato quasi esclusivamente per ciò che concerne la
questione della cosiddetta Talmud Jimmanuel,
il testo religioso di cui Deardorff è un accesso
sostenitore. Al di là di alcuni contorsionismi logici
(es.: il tedesco con cui è stato tradotto il testo è
estremamente simile a quello, stilisticamente scorretto,
di Meier, perchè Rashid, il traduttore, corrispondeva
con lui e ne sarebbe, quindi, rimasto influenzato), le
critiche partono comunque dalla rigida assunzione che i
Pleiadiani esistono e sono (o sono stati) qui sulla Terra
e che Meier, ovviamente, è totalmente in buona fede.
Deardorff mette poi in discussione polemica i risultati
delle analisi fotografiche di Korff relative ad una delle
serie più famose, quella di Hasenboel-Langeberg del
29/3/1976: secondo il ricercatore californiano si tratta
di un modello posto vicino alla fotocamera (in quanto
allanalisi a computer appare chiaramente davanti
allalbero presso cui è ripreso) e probabilmente
sostenuto con dei fili ad una corda posta superiormente
per potere cambiare a piacimento la posizione del modello
(Pag. 206 - 207). Loggetto sarebbe stato ripreso in
controluce, proprio al tramonto, per nascondere al meglio
la presenza dei fili. Deardorff afferma che le stampe in
possesso di Korff erano di generazione superiore (ma da
[Korff, 1995] ciò non risulta perfettamente evidente)
rispetto a quelle in possesso di W.C.Stevens. Di
conseguenza, la minore qualità disponibile avrebbe
portato Korff a non rilevare durante le analisi a
computer la presenza di rami davanti alloggetto: la
polemica sui risultati di questa analisi si sviluppa poi
sulla base di altri particolari, piuttosto discutibili e
che, comunque, presuppongono alla base la totale buona
fede di Meier, cosa lungi dallessere dimostrata.
CONCLUDENDO
Laffare Meier dimostra ancora una volta, al
pari di altri episodi che hanno visto coinvolti
personaggi e situazioni similari, come unabile
presentazione di dati inconsistenti, se non palesemente
contraffatti (e comunque spesso contradditori, stando
alle diverse fonti disponibili, tutte più o meno
direttamente legate allo stesso Meier), ma comunque
difficili da controllare direttamente, possa essere
sfruttata per fornire unaura di credibilità capace
di ingannare non poche persone e di lasciare comunque una
buona dose di dubbi, legata soprattuto al fatto che le
informazioni presentate sembrano, appunto, credibili. Ne
sono la prova argomenti come Le analisi
scientifiche dellevidenza di Meier che ancora
vengono presentati nel corso di conferenze tuttora
organizzate, con una buona affluenza di pubblico pagante,
in varie parti del mondo e specialmente negli Stati
Uniti. Non solo: il sapiente uso della creazione di
situazioni misteriose e legate a fantomatiche
congiure (es.: la sparizione di fotografie o
di evidenze fisiche, come i frammenti di metallo, in modo
che non si più possibile confutare le dichiarazioni
originali), aiuta ulteriormente a superare i punti più
deboli della storia ed a rafforzare ancora di più il suo
alone di fascino. Le ragioni del successo del contattista
svizzero vanno quindi ricercate, soprattutto, nella
credulità di molte persone e nella mancanza di pensiero
critico, loro e di molte altre ancora.
Lufologia abbonda di personaggi mediocri (o
meno che tali) e di falsi, autoproclamati,
esperti che dichiarano credenziali e
competenze inesistenti, con le quali cercano di sostenere
i loro lavori e, conseguentemente, i casi che trattano.
Il gioco di presentare lesperto o lo
scienziato di turno funziona la maggior parte
delle volte, proprio nel tentativo di fornire una
maggiore dignità e credibilità a casi o situazioni
altrimenti soggette, quantomeno, al beneficio del dubbio.
Ben si sa come la reazione media di un pubblico generico
e potenzialmente acritico sia di completo ossequio nei
confronti del professore corredato di qualche
credenziale altisonante, specie se questultimo
conforta le proprie credenze ed aiuta a fugare le ultime
incertezze, permettendo di dire ... anche lo
scienziato X ha detto che ... .
Ci sono, poi, gli pseudo-ufologi che si inventano
completamente tali personaggi e costruiscono
appositamente le loro pretese credenziali, sempre allo
scopo di rendere più credibili ed accettabili le loro
investigazioni. Tale scenario non si applica unicamente
al caso Meier, ma anche a molte altre situazioni meno
note ed eclatanti, tra le quali non poche avvenute anche
nel nostro paese. Una ragione di più, questa, per
affrontare largomento UFO con la necessaria cautela
ed obiettività, armi necessarie per controbattere i
sempre più numerose personaggi ed azioni screditanti
lufologia, che hanno come risultato quello di dare
ulteriore forza ai più ottusi approcci negativisti verso
la materia.
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