Nella notte scorsa si è giunti ad un passo dalla sigla del
nuovo CCNL degli Autoferrotranvieri.
L'opposizione di Federtrasporti, Fenit ed Anav a mettere
un punto fermo sulla sintesi faticosamente raggiunta, è stata motivata con l'assenza delle
Regioni, dei Comuni e delle Province.
Il Sindacato non sottovaluta il ruolo delle Regioni e delle
Autonomie locali; anzi, è da tempo che le sollecita ad esercitare il loro diritto-dovere
di protagonisti e di responsabili del Trasporto Pubblico Locale.
Quello che non può essere accettato, è che questa situazione
venga segnalata a valle di un anno di trattative difficili, complesse ed attraversate da
forti tensioni.
Il rifiuto da parte delle Associazioni datoriali di siglare
i testi concordati, rischia di compromettere l'intesa conclusiva su argomenti qualificanti
come le relazioni industriali, la nuova classificazione con la nuova scala parametrale,
le nuove regole sul mercato del lavoro e sull'orario di lavoro nonchè sulla ipotesi di
soluzione della parte economica.
Il risultato di un anno di impegno al Ministero del Lavoro
è soddisfacente nel merito, ma è indebolito dalle successive mediazioni formulate di volta
in volta, e potrebbe essere vanificato a causa del mancato coinvolgimento, al momento
opportuno, delle Regioni e delle Autonomie locali.
Per fronteggiare questa situazione, le Segreterie nazionali
hanno convocato il giorno 20 novembre 2000 i Direttivi Unitari nazionali ed hanno proclamato
un'azione di
sciopero di 24 ore
per il giorno
29 novembre 2000
nel rispetto delle fasce orarie di garanzia previste dalla legge 146/90 come modificata
dalla legge 83/2000.