Il CCNL 2000/2003 è stato siglato ieri pomeriggio.
Nei prossimi giorni sarà presentato ai lavoratori nel corso di assemblee unitarie nei luoghi di lavoro.
SUCCESSIVAMENTE SARA' SOTTOPOSTO A REFERENDUM NEl GlORNl 13 E 14 DICEMBRE.
I contenuti dell'Accordo sono coerenti con l'intesa preliminare del 2 marzo, soprattutto in riferimento alle
Relazioni Industriali, ai nuovi parametri, alla classificazione e inquadramento del personale, all'orario di lavoro,
con il convalidamento e rafforzamento del ruolo del sindacato, nella predisposizione dei turni e nella verifica
successiva per la rispondenza alle norme contrattuali e di legge, con un sostanziale impedimento di atti
unilaterali delle aziende.
E' stata inserita l'area dei servizi ausiliari della mobilità, con una normativa specifica, anche a tutela dei
lavoratori oggi in servizio.
Nella definizione delle regole per i rapporti di lavoro atipici (Part-time, Tempo determinato, CFL, Apprendistato,
Interinale) abbiamo introdotto regole e tutele più robuste rispetto alle norme di legge, migliorando il mandato
del 2 marzo su tutta questa materia e inquadrandola in una logica più ampia, coordinata ed integrata.
L'istituto della reperibilità è direttamente collegato all'assenso del sindacato locale e può essere realizzato
solo con la contrattazione aziendale.
Complessivamente, l'accordo realizza un rafforzamento del ruolo e del potere del sindacato sia a livello
aziendale, riguardo alla tutela diretta dei lavoratori, sia a livello territoriale e regionale, rispetto ai problemi di
attuazione della riforma e di riorganizzazione delle aziende.
Un contratto, quindi, più vicino ai cambiamenti in atto, ma, soprattutto, uno strumento adeguato a tutelare
gli interessi dei lavoratori in una fase di profonde modifiche strutturali del TPL.
L'unicità contrattuale, la possibilità chiara ed esplicita di discutere l'organizzaziane del lavoro e dei turni,
la garanzia di poter intervenire sulla organizzazione dei servizi e sui contenuti delle gare di appalto, sono
fra i risultati più significativi da valorizzare.
Ci sono certamente anche ombre e difficoltà, problemi risolti parzialmente, ma noi riteniamo che il giudizio
debba essere espresso sul complesso dell'intesa, sulla base degli obiettivi della piattaforma che, in alcuni
punti, proponeva soluzioni molto coraggiose e innovative. Con la consapevolezza che l'accordo rappresenta
- a nostro parere - la migliore mediazione possibile.
GLI AUMENTI RETRIBUTIVI SONO CALCOLATI SU VECCHI PARAMETRI E, PERTANTO, ABBIAMO
OTTENUTO UN RISULTATO MEDIAMENTE SUPERIORE A QUELLO CHE SAREBBE STATO REALIZZATO
APPLICANDO GLl STESSI AUMENTI Al NUOVI PARAMETRI. QUESTO COMPORTA QUALCHE DIFFICOLTA'
Dl COMPRENSIONE DEI MECCANISMI APPLICATIVl, E QUALCHE PICCOLA DIFFERENZA, MA, IN UN
CONTESTO C0MPLESSIVO CHE NOl GIUDlCHlAMO POSITIVO.
Nel merito, l'accordo prevede:
140.000 lire mensili parametrati sulla vecchia scala al 5° livello, con decorrenza 1/1/2001 ed erogazione
a partire da marzo con la decorrenza della nuova classificazione;
una quota di una tantum di 1.000.000 entro il 31 dicembre e 500.000 entro il 31 gennaio perametrati come sopra;
l'aumento dell1% del contributo per il Fondo Priamo, con particolare riguardo ai lavoratori assoggettati
al sistema contributivo INPS.
Nel corso delle Assemblee, avremo modo di illustrare ogni punto dell'Accordo e di rispondere ai quesiti su
ognuno di essi.
I cambiamenti proposti, impongono un ruolo più avanzato e propositivo del sindacato a tutti i livelli, per evitare
forzature aziendali ed il prevalere di una visione aziendale che punta a stravolgere i contenuti dell'intesa.
A partire dal confronto aziendale nell'applicazione della nuova classificazione, occorre un forte impegno per
dare risposte positive ai lavoratori.
Nell'ultima fase della trattativa ha pesato il ruolo negativo delle Regioni, sia perchè non accettavano le regole
imposte dal Capitolo sulla concertazione, sia perchè giudicavano onerose ed inaccettabili le richieste
economiche del sindacato. Per queste ragioni e per le difficoltà proposte dalle imprese fino all'ultimo,
avevamo proclamato lo sciopero del giorno 29 , ora revocato definitivamente.
Le Associazioni datoriali, con l'apertura di un pesante scontro ideologico hanno puntato a ridimensionare
il sindacato ed a ridurre i diritti dei lavoratori; in entrambi i casi non è prevalsa la loro linea, e la mancanza,
da parte loro, di una strategia alternativa chiara e leggibile ci porterà a contrastare i comportamenti che
potrebbero verificarsi nel futuro.
Anzichè puntare all'espansione ed allo sviluppo, preferiscono una piccola nicchia - portando a pretesto una
visione liberista che si traduce in un danno per i lavoratori.
Con il CCNL abbiamo bloccato questo indirizzo. Si tratta di partire da qui per andare avanti sulle posizioni e
sulle linee strategiche del sindacato sulle politiche contrattuali e sulla riforma del TPL.
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